La storia di Malala
Malala ha solo undici anni quando decide di alzare la voce contro il regime talebano scrivendo, per la BBC, un blog in urdu in cui denuncia la vita delle ragazze musulmane costrette a lasciare la scuola dopo l’arrivo dei talebani. E ne ha quindici quando, in un giorno come tanti, mentre insieme alle sue amiche sta andando a lezione su uno scuolabus dagli ondeggianti tendoni verdi, i talebani tentano di ucciderla. “Simbolo degli infedeli e dell’oscenità”, per un manipolo di estremisti rimasti, Malala rappresenta un pericolo: è la testimonianza vivente che le donne possono essere sentite. E quindi, quella voce, va messa a tacere. Le illustrazioni di Paolo D’Altan accolgono il giovane lettore aprendogli la porta di ogni nuovo capitolo. L’autrice, Viviana Mazza, ripercorre con fermezza e attenzione gli eventi storici più salienti che la ragazza si trova ad attraversare seguendo la quotidianità della famiglia Yousafzai fino alla fuga dalla valle di Swat a Islamabad, dal rifugio del padre a Peshawar fino a Birmingham. Un percorso attraverso Stati e città distrutte che è, contemporaneamente, un viaggio dentro l’anima di Malala e testimonianza della forte, crescente convinzione di non poter più tacere. Certezza che, dopo l’attentato, esce rafforzata. Vincitrice del Premio Nobel per la Pace e di numerosissimi altri riconoscimenti, oggi Malala cammina sulle orme di Benazir Bhutto (prima donna Primo ministro del Pakistan, di cui spesso indossa il velo) continuando a essere voce per gli oltre 66 milioni di bambini che ancora si vedono negata libertà, istruzione e infanzia. Continuando a offrire la forza della propria voce a chi esige i propri diritti, a chi esige la pace, a chi esige protezione. La storia di Malala Viviana Mazza Mondadori Ragazzi, 2013