La torta in cielo
Sono le sei di una mattina di aprile. Una grande e strana ombra sorvola la borgata romana del Trullo e si deposita su una collinetta. Gli adulti gridano agli UFO, costituiscono un commando militare per studiare e distruggere l’oggetto. I bambini – che invece ne sanno più degli adulti e non si fermano mai alle apparenze – si accorgono che si tratta di un’enorme torta di cioccolato finissimo e si avventurano alla sua scoperta. All'interno, uno strano signore. Ma perché vive in una torta? Perché è atterrato proprio lì e, soprattutto, come può una torta gigante, buonissima, dai mille gusti andare sprecata? “La torta in cielo” prende forma nel 1964 da un “esperimento di scrittura creativa”, diremmo oggi, organizzato dalla Maestra Maria Luisa Bigiaretti, Gianni Rodari con e per gli alunni di quinta elementare della “Collodi” di Roma. Nello stesso anno viene pubblicata a puntate sul “Corriere dei Piccoli” fino a vedere la prima edizione completa in libreria, edita da Einaudi, due anni dopo. Ad accompagnare il racconto, nella prima edizione, le preziose illustrazioni di Bruno Munari. Oggi, la ristampa dedicata al centenario dell’autore le affida alla matita di Chiara Baglioni. Il racconto, divertente e fantasioso, mette a confronto e in contrapposizione il “mondo dei grandi”, fatto di paura, sospetto e ideali di forza come solo mezzo per la risoluzione dei conflitti, con quello pacifico, curioso e coraggioso dei bambini. E a raccontare il loro mondo sono proprio i bambini, gli alunni della classe coinvolta che – partendo dal loro vissuto – e rielaborandolo in forma narrativa grazie alla guida degli adulti, riescono nel generare una storia fantastica, capace di incantare, spiazzare, divertire e far riflettere. Capacità che ogni testo di Rodari conserva, come tutti i grandi classici, anche a distanza di decenni o centinaia di anni.