Beco
Ayrton Senna è stato un mito, una leggenda, sulla pista e fuori dalla pista. Veloce, forse il più veloce di sempre, sicuramente il più amato. Vincente, oltre quaranta Gran Premi, una storia di successi sul circuito di Montecarlo, innumerevoli pole position. Una vita di grandi passioni, non solo per le corse automobilistiche, ma anche per altri sport come tennis, ciclismo, nuoto e per il volo. Una profonda fede religiosa che lo accompagnò per tutta la vita. Molti lo chiamavano Magic, pochi ricordano il suo soprannome da bambino: Beco, un nomignolo che involontariamente rappresenta anche la fragilità dell’uomo dietro la forza immortale del mito. Questo soprannome è il titolo del romanzo di Leonardo Guzzo, che tratteggia la figura di Ayrton Senna attraverso alcuni poetici frammenti della sua vita: quella vittoria stremante sul circuito di Interlagos, la rivalità con Prost, passando per le gare storiche di Imola e di Suzuka, la sua tragica fine in una splendida giornata di sole a Imola, chiuso nel suo abitacolo prima della partenza, pronto a inseguire l’ennesima vittoria.
“Così sapeva vivere. Intrappolato in un sentimento di solitudine, in una grazia che non trovava corrispettivi fuori di lui, se non nel vento, nel tumultuoso susseguirsi, nella percezione di un oltre, nel tempo sempre più breve che serviva a raggiungerlo, e a superarlo.”
Beco. Vita in romanzo di Ayrton Senna
Leonardo Guzzo
Pequod, 2022
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