Canto Milano
Una raccolta di poesie e di prosa, edite e inedite, che ci mostrano il complesso legame tra la “poetessa dei Navigli” e la città nella quale ha vissuto tutta la vita. Parole spesso cupe che raccontano la decadenza e la trasformazione di Milano, la città della sua infanzia, ormai perduta e irriconoscibile, quella delle osterie sui Navigli, dei poeti, dei folli, degli ultimi. Un volume ricco anche di fotografie, che raccontano i luoghi cantati e vissuti da Alda Merini, le rive dei Navigli e i vicoli, le osterie nelle quali fumava innumerevoli sigarette, bevendo un bicchiere di vino, in compagnia della sua fedele macchina da scrivere. La grande poetessa italiana è nata il 21 marzo, primo giorno di primavera, che dal 1999 è stato proclamato dall’Unesco Giornata mondiale della Poesia.
La celebriamo con una delle sue poesie:
È morta.
La città più cara al mio cuore
Tra nuvole polvere e sbarre
Si è accasciata come un fantoccio
Che abbia perduto la testa.
Sono venuti gli Alemanni
e le briglie d’oro della poesia,
sono venuti i trionfi di Cesare,
la storia si è così confusa
che non sappiamo più
chi sono i veri pirati del male.
Eppure in questo batticuore oltraggioso
Milano non ha la sua ragione
che era il perdono alla vita
e il canto della primavera.
(Alda Merini, È morta la città più cara al mio cuore)
Canto Milano
Alda Merini
Manni Editori, 2007