

Centomilioni
Teresa ha 47 anni, vive con i genitori in un’anonima cittadina di provincia e insegna inglese. Teresa non è né bella né brutta, né alta né bassa, né magra né grassa. Teresa non esprime i suoi desideri, neanche per ordinare un caffè, ci pensa la madre a decidere e a parlare per lei. Teresa legge i libri in inglese, unico modo per poter leggere qualcosa senza che sua madre possa capire cosa. Teresa scrive un diario, unico luogo nel quale i suoi desideri prendono forma, unico modo per arrivare a pensarli. Teresa “vive come una sogliola”, schiacciata sul fondale marino, senza disturbare, senza che nessuno si accorga di lei. Teresa, che non ha mai conosciuto l’amore, si innamora di Alessandro, un suo ex studente che ha abbandonato la scuola, molto più giovane di lei, bello, “biondo, ma con modi da castano”. Alessandro è consapevole della propria bellezza e dell’innamoramento di Teresa. Disprezza la propria vita e come unica via di fuga vede il denaro, sua ossessione. Marta Cai racconta la storia di Teresa con una scrittura intensa e spigolosa, tagliente e spiazzante, alternando una voce narrante che si rivolge direttamente al lettore alle pagine del diario della protagonista. Il libro ci parla anche della vita di provincia, con una punta di ironia amara. I luoghi, come i personaggi, diventano indefiniti e sfumati. Il tempo è scandito dal ritmo ripetitivo delle routine di paese: la spesa nei giorni di mercato, il parrucchiere al sabato pomeriggio, la messa domenicale.
Centomilioni
Marta Cai
Einaudi, 2023