C’era due volte il barone Lamberto
Siamo sull’isola di San Giulio, sul lago d’Orta. Il vecchio barone Lamberto, esigente e malato, è accudito dal suo maggiordomo in una lussuosa villa in cui dalla soffitta riecheggia costantemente e misteriosamente il nome del suo ricco proprietario ... “Lamberto, Lamberto, Lamberto...” L’eccentrico barone dovrà fare i conti con un nipote avido, che vorrebbe impadronirsi dell’eredità, e con un gruppo di banditi decisi a rapirlo e a chiedere un enorme riscatto. La storia è tutto giocata su colpi di scena, paradossi, trovate bizzarre che offrono al lettore un divertimento assicurato. Un romanzo, ma anche un inno alla fantasia nella struttura stessa del libro, dove a fine di ogni capitolo troviamo i “poscritti”, nei qual Gianni Rodari chiacchiera un po’ con il lettore, racconta un episodio soppresso, recita una poesia, ma soprattutto suggerisce un gioco. E allora lasciamoci coinvolgere in questo gioco di creatività e divertiamoci magari insieme a tutta la famiglia a comporre nuove storie e poesie con le parole trovate aprendo a caso il vocabolario o a immaginare una diversa conclusione della storia. “Ogni lettore scontento del finale, può cambiarlo a suo piacere, aggiungendo al libro un capitolo o due. O anche tredici. Mai lasciarsi spaventare dalla parola.”
C'era due volte il barone Lamberto
Gianni Rodari
Einaudi ragazzi, 2011