Diario di un’estate marziana
Il diario di un’estate trascorsa passeggiando per le vie di una Roma in cui le strade sono deserte e gli uffici chiusi, una città surreale e metafisica. Tommaso Pincio cammina rileggendo Ennio Flaiano e intrecciando i suoi passi al racconto di episodi della sua vita. Un gioco di rimandi tra presente e passato, ricordando gli anni del primo Premio Strega, vinto da Flaiano con il suo unico romanzo “Tempo di uccidere”, gli anni del dopoguerra e il mondo del cinema di cui Flaiano era protagonista, la sua amicizia con Federico Fellini, la mondanità delle serate romane di ieri e di oggi Il libro di Pincio è una raccolta di pensieri, tra saggio, biografia, autobiografia e racconto, in cui a partire da Flaiano emerge la vera protagonista del libro: Roma, una città che è come un grande set cinematografico, dove tutte le persone che la vivono sembrano interpretare il copione di un film. L’estate marziana del titolo è un omaggio al protagonista di un racconto satirico di Flaiano, nel quale un extraterrestre proveniente dal pianeta Marte arriva a Roma, accolto con stupore e curiosità, ma che dopo il clamore iniziale viene dimenticato e si aggira solitario, assorbito da una città che è impossibile non amare e altrettanto impossibile non odiare. Un rapporto di “odiamore”, come lo definisce Pincio, che connota i sentimenti di Flaiano per la città eterna.
Diario di un’estate marziana
Tommaso Pincio
Giulio Perrone Editore, 2022