

Dissolvenza a nero
Hollywood, verso la fine degli anni Quaranta. L’epoca d’oro del genere noir, sulle pagine e sul grande schermo. Charlie Parish è uno sceneggiatore che lotta con i suoi fantasmi interiori; soffre di sindrome da stress post traumatico dopo il suo ritorno dai campi di battaglia della Seconda Guerra Mondiale. Dopo una festa, Charlie si risveglia in una stanza e trova il corpo senza vita di Valeria Sommers, grande diva del cinema e sua amica. La sera prima era ubriaco e non riesce a ricordare cosa sia successo, la vicenda lo ossessiona e decide di indagare, scavando sempre più a fondo in un mondo che, dietro l’immagine patinata di “fabbrica dei sogni”, nasconde una miriade di torbidi segreti. Ed Brubaker e Sean Phillips tornano a rivisitare il genere noir (dopo i bellissimi Criminal e Sleeper), rifacendosi a grandi maestri della letteratura come Raymond Chandler e James Ellroy e a film come Sunset Boulevard di Billy Wilder. I disegni in digitale di Phillips rendono magistralmente l’atmosfera cupa della storia, con un ottimo utilizzo del nero che sembra avvolgere i personaggi. Il fumetto è inoltre pieno di citazioni e riferimenti al mondo del cinema, che iniziano sin dalla dissolvenza del titolo (Fade Out in inglese), con cui si apre ogni storia della miniserie.
Dissolvenza a nero
Ed Brubaker e Sean Phillips
Panini comics, 2018