Girotondo
Girotondo? Di quale giratondo stiamo parlando? Quello fatto mano nella mano dai bambini? No, quello in cui vengono risucchiati i ragazzi durante l’adolescenza. Ancor più oggi. Al tempo di whatsapp e della velocità digitale. Dieci episodi, mille sfumature. Una giostra di amori, amicizie, innamoramenti, cotte, tradimenti. Una ruota che sembra non fermarsi mai, che va a mille all’ora; una centrifuga di sentimenti e azioni difficili spesso da mettere a fuoco e capire quando “ci si è dentro”. Agnese Innocente e Sergio Rossi, con schiettezza e lucidità, aprono una riflessione sull’amore oggi, raccontando i giovani come loro stessi si racconterebbero. Con uno sguardo e un tratto di grande dolcezza il lettore osserva, quasi in silenzio, quasi per non disturbare, lo sbocciare dei primi amori, le speranze e le attese dei protagonisti. In un intreccio che non cede spazio a giudizi o pregiudizi ma solo alla possibilità di riconoscersi in dettagli (magari mai colti prima) di sé. La potenza di questa graphic novel, vincitrice del Premio Andersen 2021, si riassume tutta in un’unica parola: empatia. Più dettagliata, invece, la motivazione lasciata dalla giuria che ne ha decretata la vittoria «per la capacità non solo di trasporre nel linguaggio del fumetto un classico della letteratura drammaturgia ma anche, e soprattutto, per averlo fatto con un’originalità che si fa intensamente interprete delle sensibilità e dei turbamenti dell’adolescenza contemporanea» Girotondo di Sergio Rossi con le illustrazioni di Agnese Innocente Il Castoro, 2020