Grande meraviglia
La protagonista dell’ultimo romanzo di Viola Ardone si chiama Elba, come un fiume dell’Europa Centrale che sfocia nel Mare del Nord. L’unica realtà che conosce è quella del manicomio in cui è cresciuta con la madre, il Fascione, da lei chiamato il “mezzomondo”. Dopo la morte della madre, Elba rimane chiusa tra le mura della clinica, scrivendo e annotando la sua quotidianità fatta di persone, odori e sapori. Un mondo in cui vive aspettando pazientemente che la madre ritorni da lei. Sono passati pochi anni dall’approvazione della legge Basaglia, ma la realtà è ancora quella del contenimento dei pazienti nei manicomi, dell’elettroshock, delle camicie di forza. Al Fascione lavora il dottor Fausto Meraviglia, uno psichiatra che crede nel lavoro di Basaglia e nel superamento del sistema attuale per ridare dignità alle persone. Decide di adottare Elba e di farla crescere in casa sua. Il romanzo prosegue poi nel 2019, dove troviamo un vecchio e stanco Dottor Meraviglia che ripercorre la sua vita e i suoi rimpianti. Un libro che arriva al cuore del lettore raccontando l’amore che si sviluppa tra i due protagonisti, come “una forma di pazzia”, e che chiude un’ideale trilogia sulla seconda metà del Novecento, iniziata con “Il treno dei bambini” e proseguita con “Oliva Denaro”.
Grande meraviglia
Viola Ardone
Einaudi, 2023