Il cortile delle sette fate
«Certe storie iniziano così, con due personaggi che anziché incontrarsi corrono in due direzioni diverse»
Arte è una gatta alla sua terza vita. Non ha scelto di rinascere nella Palermo del 1586, quella che fino alla Riforma Caracciolo ha ospitato la sede del Tribunale della Santa Inquisizione, ma ora si trova lì. E lì che corre anche Carmen, una bambina selvaggia cresciuta in un bosco. Ma Palermo racchiude un segreto. In una piazza, al riparo della torretta dell'acqua, sei donne, sei fate, danzano su canzoni ammalianti. Così a Carmen basta trovarsi nei pressi della torretta per essere travolta dalla danza di quelle bellissime donne, cadere in un sonno profondo e attirare a sé l’attenzione degli inquisitori che l’arresteranno. Le fate, però, saranno pronte ad aiutare tutte le gatte randagie e le bambine vagabonde che corrono verso la libertà.
Accompagnata dalle illustrazioni di Simona Mulazzi, prende forma una fiaba ipnotica, cupa. Una potente storia di libertà e incoraggiamento a non rinunciare alla propria essenza per omologarsi alla massa. Ma anche una metafora del potere che l’unione femminile attraverso la Storia. La danza corale delle fate riunite diventa simbolo di dissenso e di resistenza al male. Una resistenza che spesso viene anche da vacillamenti, volteggi, bisbigli e non, necessariamente, puntando il bersaglio.
Il cortile delle sette fate
Di Nadia Terranova
Guanda Editore