

Il futuro. Storia di un’idea
Il futuro e la memoria. Le capacità di progettare e l’impegno a fare. L’innovazione e le sue radici. La creatività e la fabbrica. Nelle stagioni della crisi e della metamorfosi, è necessario ragionare con lucidità e vivere con passione i cambiamenti. Interpretare i segni del tempo. Capire, per esempio, dove stiamo andando, con le pagine d’un libro edito da Laterza e intitolato, con esemplare essenzialità, “Il futuro. Storia di un’idea”. 55 autori scrivono di filosofia e architettura, musica e teatro, scienza e letteratura, politica ed economia, riflettendo sui testi di Sofocle e Platone, Leonardo e Brunelleschi, Machiavelli e Giordano Bruno, Marinetti e Salgari, Keynes e Olivetti, Le Corbusier e Chagall, John Lennon e Papa Francesco. Il risultato è il racconto contemporaneamente singolare e corale d’un lungo impegno a pensare e costruire un futuro migliore, più giusto ed equilibrato, rispetto ai tempi che si vivevano nella storia e ancora oggi stiamo faticosamente attraversando. Con un’indicazione finale, affidata alle sapienti parole di Karl Popper: “Il futuro è decisamente aperto. Esso dipende da noi; da tutti noi. Dipende da quello che noi e molte altre persone facciamo e faremo… dai nostri desideri, dalle nostre speranze, dalle nostre paure. Dipende da come vediamo il mondo e da come valutiamo le possibilità largamente disponibili del futuro”.
Il futuro. Storia di un’idea
Aavv
Laterza, 2021