Il solitario di Rodriguez
Sballottata tra genitori divorziati, Nina ha dodici anni e pochi amici. Le vacanze di Natale si avvicinano e così anche la festa di Capodanno. Mentre tutti aspettano i festeggiamenti, Nina viene mandata in uno sperduto borgo in mezzo ai colli toscani dai parenti del padre. Quella che alla protagonista sembra inizialmente una punizione si trasformerà invece in una rivelazione: le storie d’infanzia che suo padre le raccontava sono reali. Ma allora, quali altri segreti nasconde la sua famiglia? Chi è la creatura misteriosa che vive nella serra? Fra bizzarri personaggi, ragazzi indecifrabili, arcane presenze nei boschi e la leggenda di un misterioso uomo-uccello, Nina non riscopre solo il passato nascosto della sua famiglia, ma anche lo splendore della natura e i segreti di un mondo fuori dal tempo. Alice Keller mette alla prova la sua capacità di scrittura con un primo romanzo, corposo per pagine e intreccio, raccontando senza addolcirla la difficoltà di parlarsi, di guardarsi, di abbracciarsi tra padre e figlia quando è passato ormai il tempo per recuperare e, con esso, tanto silenzio. A ben vedere, infatti, il tempo è un altro dei protagonisti de “Il solitario di Rodriguez”: il suo scorrere, il modo in cui scegliamo di gestirlo o di rimanere passivi nel suo procedere. Ma è anche il tempo narrativo che la fa da padrone grazie a colpi di scena che lo portano ad accelerare fino a collassare per poi rallentare di nuovo accompagnando il lettore verso un finale aperto. Non c’è soluzione, non c’è risposta qui. Quest’ultimo segreto, quest’ultima ricerca è lasciata al lettore. Il solitario di Rodriguez Alice Keller Risma Editore, 2020