In cerca di Pan
Sul ponte del porto di Brindisi, una nave da crociera extralusso salpa alla volta della Grecia. Una navigazione verso Oriente che uno strano narratore, un poeta-esule, racconta in tono avvolgente e ipnotico. Quasi un ammaliante canto di sirene che avvolge l’equipaggio e i viaggiatori. Forse la stessa voce che, in una precedente traversata, aveva annunciato la morte del dio Pan? In un percorso à rebours, i passeggeri viaggiano verso le origini dei Miti, verso il mistero che si cela dietro la scomparsa del dio. È davvero morto o è vivo e nascosto altrove? Se ne cercano le tracce andando ora a vela, ora a motore, perfino a remi. L’imbarcazione sosta a Delfi, Mikonos, Sparta superando la Grecia Antica. Il viaggio terminerà, infatti, ben oltre il Peloponneso e le coste elleniche. L’approdo è Costanza, città d’esilio di Ovidio, protagonista sottotraccia costante della strana compagnia di viaggiatori.
In un tentativo di portare all’estremo della sperimentazione e del parossismo l’alternanza prosa-poesia, sua personale cifra stilistica, Filippo Tuena realizza un’opera in cui la voce narrante e le figure sfumate dei protagonisti contribuiscono a generare un clima sognante che rievoca i Lotofagi odisseici. Sono i personaggi stessi che prendono parte alla crociera, infatti, a farsi specchi di divinità, semidèi o ninfe del passato.
In un viaggio nello spazio, ma ancor più nelle epoche e nella cultura, la nave di Tuena sovrappone, incrocia, intreccia onde che appartengono al passato e al presente, accompagnate dal canto costante di un moderno Ovidio. Un canto che sembra riportare alla mente di chi legge un mondo di cui conserva sì la memoria, ma labile, sfuggente, offuscata.
Lo stile fluido e multi-genere di Filippo Tuena trova in “In cerca di Pan” l’espressione di una forma “esplosa” del romanzo che si scompone in poesia e si ricompone in prosa; che si stratifica nel racconto di storie, ricordi, indagini filosofiche e suggestioni iconologiche per poi tornare a essere – in realtà – sospesa, ancestrale.
In cerca di Pan
di Filippo Tuena
Nottetempo, 2023