Io sono la mela
Nei rari frammenti poetici di Saffo giunti fino a noi è racchiuso tutto ciò che sappiamo di lei: è nata sull’isola di Lesbo, aveva due o forse tre fratelli, ha avuto una bambina e un marito, forse è stata amante di Alceo, di certo insegnò a ragazze di famiglie convinte che le donne meritassero un’istruzione. Soprattutto, “la decima Musa” di Platone, è stata poetessa e musicista capace di mettere in versi tutti gli aspetti dell’amore: genitoriale, adolescenziale, filiale, di coppia e anche quello tra mentore e studenti. In poche pagine Beatrice Masini intreccia ciò che resta dei suoi componimenti e ne ricostruisce una biografia fittizia in un mondo arcaico per nulla distante da quello attuale, in cui i giovani cercano ancora il loro posto nell’esistenza, in molti Paesi le donne lottano ancora per aver accesso a un’istruzione di qualità, i dolori di un cuore spezzato non conoscono distinzioni di spazio o distanze temporali. Per farlo sceglie un linguaggio alto e delicato unito alle illustrazioni lievi e accurate di Pia Valentinis, due volte Premio Andersen. A corredare il pregio dell’edizione, la cura dei dettagli posta nella grammatura della carta, nel gioco di rilievi e lucidi sulla copertina, il segnalibro e il cordino a chiusura. Io sono la mela di Beatrice Masini rueBallu, 2021