La più grande
Shi Yu è nata a Canton, in Cina. Ha sei anni e non ha mai conosciuto i suoi genitori. Costretta a subire le angherie del locandiere per cui lavora, un giorno incontra Li Wei, un ragazzino esperto in arti marziali che la convincerà a imparare a difendersi grazie al wushu. Quando, pochi anni dopo, viene rapita dai pirati, a salvarle la vita sarà proprio la sua abilità nella lotta, che ne faranno un membro della ciurma invece di ucciderla. E dopo non molto tempo diventerà comandante della flotta pirata più temuta di tutto il Mar della Cina. Il suo nome risuona ovunque e i nemici sono dietro l’angolo, pronti a distruggere lei e il wushu dell'Aria e dell'Acqua, di cui è diventata l’ultima maestra. Ispirato a una delle tante figure storiche femminili di cui è ricca la letteratura cinese, “La più grande” racconta la vita di Cheng Shih, comandante di una delle più temute flotte di pirati del Settecento. Il lettore accompagna Shi Yu nella sua evoluzione, da bambina che vuole difendersi dalle angherie degli uomini a guerriera fiera e inarrestabile. Lasciando sulla terraferma la brutalità di una società assuefatta al maschilismo e imbarcandosi nella ciurma libera e “dal codice d’onore” del Drago d’Oro, Yu viaggia tra navi i cui nomi diventeranno familiari (Stella Cadente, Sirena Azzurra, Vendetta), amori, torture, battaglie, evasioni, vendette, tradimenti. Insomma, tutti gli ingredienti principali delle storie di pirati, con un tocco di magia in più e con parole capaci di dipingere contorni sempre più vividi, pagina dopo pagina. Fino a quando il fumo della battaglia non oscurerà la vista del lettore portandolo direttamente sul campo, accanto a Yu, a cercare di scrutare oltre il fumo. La più grande di Davide Morosinotto Rizzoli 2020