Le fiabe della terra addormentata
Sotto la coltre di neve della Taiga dormono spiriti buoni e malvagi e ogni elemento naturale ha una sua voce: volpi bianche, orsi, foche non sono mai quello che sembrano. Così come il fuoco, la pioggia, il gelo. Nascondono spiriti, che stregano e guidano gli uomini e le donne nelle loro imprese, tesori di un folklore secolare tutto da riscoprire.
Da sempre tramandate da famiglia in famiglia, Le fiabe della terra addormentata insegna ai piccoli lettori coraggiosi ed astuti a non avere paura, a custodire la memoria degli antenati, a valorizzare amicizia e solidarietà, ma soprattutto a vivere in armonia con la Natura. Dense di metafore, significati nascosti, allegorie e una morale da ricordare, la raccolta dipinge il ritratto di una terra sconfinata, ricca di foreste rigogliose, fiumi vorticosi, chiamata dagli antichi proprio “addormentata”. Un mondo difficile in cui vivere ma non per questo più avaro di bellezza: gli uomini nati nelle terre addormentate dovevano e devono tutt’ora lottare quotidianamente per la loro sopravvivenza e, per farlo, è necessario trovare (nonchè mantenere) un equilibrio con essa. In Siberia, spiega Lilin, i nativi non vogliono lottare o prevaricare la Madre Terra, ma cercano di coesistere in armonia con essa.
A differenza delle fiabe occidentali, infatti, in cui il fulcro sono le relazioni tra gli uomini, quelle siberiane sono incentrate sul rapporto Uomo-Natura e sulla necessità di trovare un modo di coesistere in sintonia con i suoi grandi meccanismi. E così il mondo proposto dall’autore diventa una meravigliosa sinergia tra le miriadi di varietà di esseri viventi che lo popolano e interagiscono tra loro, seguendo regole mistiche.
Le fiabe della terra addormentata
di Nicolai Lilin
Mondadori Electa, 2021