

Le otto montagne
Il romanzo di Paolo Cognetti è la storia di un’amicizia, quella tra Pietro e Bruno. E di una montagna. I due bambini si conoscono nel paesino di Grana, nel quale Pietro si reca con la famiglia ogni estate e dove Bruno vive. Con il passare degli anni i due amici crescono seguendo strade diverse, che li portano ad allontanarsi e poi ritrovarsi, ma il loro legame rimarrà un punto costante delle loro storie, cementato dalle esperienze che condividono, come le esplorazioni di creste e torrenti durante la loro infanzia o la costruzione di una casa vicino al lago, impresa che segna il loro passaggio all’età adulta. Pietro vive in città e ha un rapporto complesso con la montagna, non è un montanaro, si muove tra Milano e Grana, in bilico tra due mondi da lui percepiti come opposti; l’idillio cercato da Pietro nel suo abbandono della vita in città è per Bruno una quotidianità fatta di duro lavoro e di inverni rigidi, una realtà lontana da qualunque idealizzazione. La montagna è quindi anch’essa protagonista della storia, non semplice cornice di un romanzo di formazione, ma luogo vivo, che muta seguendo un suo tempo, che non è il tempo degli uomini. Una montagna alla quale Pietro non riuscirà mai ad appartenere totalmente, pur essendo al centro della sua vita, e attorno alla quale si trovano tutte le altre cime che continuerà ad esplorare. Le otto montagne Paolo Cognetti Einaudi, 2016