L’Italia di Dante
Sono settimane difficili. Di tempo ammalato e sospeso, tra paura e clausura. Volendo, anche di possibilità di silenzio, da dedicare al piacere della lettura. Si può pur viaggiare, tra le pagine d’un buon libro. Come “L’Italia di Dante”, appunto “un viaggio nel paese della Divina Commedia” di Giulio Ferroni, per La Nave di Teseo. Ferroni, professore alla Sapienza di Roma, è uno dei più autorevoli studiosi di letteratura e in questo libro ripercorre storia e poesia, per legare i luoghi della Commedia con la nostra contraddittoria contemporaneità. Si parte dalla tomba di Virgilio a Napoli, si continua con Roma e Firenze, il Sannio e il Casentino, la Rimini di Paolo e Francesca, Ravenna e la Sicilia delle peripezie di Ulisse, le città del Nord Est e, dall’altra parte, il Nord Ovest di Torino e del Monferrato, per concludere il viaggio con un ritorno in Toscana. Sono i luoghi dei personaggi raccontati da Dante e rivisti oggi, “luoghi di questa Italia che ho attraversato e vissuto nei miei anni, con la sua bellezza e il suo sfacelo; luoghi della vita e della poesia, la cui consistenza e il suo stesso habitat si sono coniugati con tanta poesia e letteratura”. Un viaggio letterario, appunto. Ma anche, proprio come Dante ci ha insegnato, un viaggio civile, in questo nostro straordinario paese da riconoscere, criticare, riformare ed amare.
L’Italia di Dante,
Giulio Ferroni,
La Nave di Teseo, 2020