Polene
Il mare, i viaggi, i racconti, i miti, le scoperte e i simboli. Come le “Polene”, gli “occhi del mare”, annunciati nel titolo del nuovo libro di Claudio Magris, edito da La nave di Teseo: immagini di donne sulle prue delle navi, per proteggere i marinai dalla paura dei naufragi. Come sempre nelle pagine di Magris, il viaggio si trasforma in racconto e il racconto rinvia ad altre pagine della letteratura, da Günter Grass a Nathaniel Hawthorne, da Karen Blixen a Juan Octavio Prenz, dai porti di Anversa e Buenos Aires ai ricordi della battaglia di Lepanto. Le polene si immergono tra le onde durante le tempeste e ne riemergono, mostrano, con le ferite nel legno, l’usura del tempo e degli elementi naturali eppure restano, anche oggi nei musei che le custodiscono, come testimonianza di una passione antica e sempre rinnovata dell’uomo: navigare, fantasticare. E, appunto, raccontare.
Polene. Occhi del mare
Claudio Magris
La nave di Teseo, 2019