Se l’acqua ride
Il libro di Paolo Malaguti è un romanzo di avventura, come quelli classici, che appassionano i ragazzi durante l’adolescenza poiché anche il protagonista vive come loro una fase liminale, di passaggio all’età adulta. È un libro di viaggio, ambientato sull’acqua, non si tratta però di luoghi per noi esotici come i Caraibi o l’Oceano Indiano, ma dei fiumi della Pianura Padana e della Laguna veneta degli anni Sessanta. Il protagonista è un ragazzino chiamato Ganbeto, che ha appena finito la terza media, passando per il rotto della cuffia e accendendo un cero in chiesa per ringraziare San Giacomo. La sua vita sta per cambiare, stravolta da poche parole pronunciate a cena dal padre e dal nonno Caronte che, dopo avergli servito un bicchiere di vino, - perché “così se parla tra òmeni” - gli comunicano che l’indomani si imbarcherà sulla Teresina, il burchio del nonno. Fino ad allora il mondo di Ganbeto era stato circoscritto al paese, tutt’al più si era spinto fino a Padova con la mamma, a vedere “il Santo”, quel giorno però si apre di fronte ai suoi occhi un mondo nuovo. Un mondo sull’acqua, “fatto di approdi e squeri, pontili e chiuse”, un mondo misterioso che incute timore e rispetto ma che suscita anche curiosità e voglia di esplorare. Un mondo che cambia, destinato a scomparire, negli anni in cui il trasporto su gomma sostituisce sempre più il trasporto fluviale e i vecchi barcari pian piano si trasformano in operai, lasciando le loro imbarcazioni per andare a lavorare nei capannoni delle fabbriche che riempiono le campagne venete. Se l’acqua ride Paolo Malaguti Einaudi, 2020