

Stradario aggiornato di tutti i miei baci
Molto più simile ad un “saggio romanzato” che a un romanzo stesso, Stradario aggiornato di tutti i miei baci è – come lo definisce l’autrice stessa – “una disastrologia”, un trattato della difficoltà di stare al mondo, di essere allineati con le sue leggi: «parla degli “inadattabili”, quelli che stanno scomodi ovunque li si metta, quelli che sono isole nel mare degli altri uomini, che non hanno dimestichezza con le cose materiali e immateriali del mondo tra le quali – in primis – l’amore». Le tante sfaccettature dell’Eros (l’incontro, il flirt, il piacere, le convivenze sbagliate, la violenza, l’idealizzazione, la dipendenza) vengono sviscerate in un diario lucido e iperrealistico in cui ogni dettaglio assume al contempo i tratti di un dato scientifico e di una ferita dell’anima. Dalla pandemia di Covid-19 alla vita quotidiana di Roma, tutto è oggetto di una narrazione ironica e burrascosa insieme. Un ironico e dissacrante catalogo di “casi umani”, una galleria di ritratti di tipi umani e professionali, bozzetti di uomini che rappresentano le tappe di un percorso personale e interiore, in una sorta di studio antropologico dell’umanità maschile. Di tutti gli uomini che la protagonista colleziona l’unica costante è A., un Dionisio siciliano fuori dall’orizzonte in grado di mettere sotto scacco ogni suo tentativo di sabotaggio mentre migra, senza sosta, da un amore all’altro spinta ora dalla fame, ora dal bisogno di sentirsi amata o concupita, ora dalla necessità di colmare un vuoto emotivo di cui è lucidamente consapevole: quello lasciato dall’improvvisa morte del padre.
Stradario aggiornato di tutti i miei baci
di Daniela Ranieri
Ponte alle Grazie, 2021