Una serata all’insegna del passato e del presente di Milano tra teatro, musica, fotografia e buona letteratura
Giovedì 15 novembre oltre 400 persone hanno affollato l’Auditorium dell’Headquarters di Pirelli nel quartiere di Milano Bicocca per partecipare alla serata “Racconti di Milano città industriale. Parole e immagini della Fondazione Pirelli”, organizzata da Fondazione Pirelli in collaborazione con il Teatro Franco Parenti e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Ad accogliere il pubblico in sala e a introdurre il tema della serata immagini video della Milano che fu e della Milano contemporanea e, come sottofondo, le canzoni che hanno fatto la storia della città, dal famoso S.T.R.A.M.I.L.A.N.O, composta nel 1928 e resa celebre dall’interpretazione di Milly, all’intramontabile brano di Roberto Vecchioni “Luci a San Siro” passando per la canzone dialettale milanese di Nanni Svampa e Enzo Iannacci e al più recente brano di Vinicio Capossela “Pioggia di Novembre”.
In scena, gli attori Marina Rocco e Rosario Lisma si sono cimentati nell’interpretazione di brani di diverse epoche e atmosfere in grado di dar conto delle molteplici sfaccettature della Milano industriale: una città fatta di strade e vicoli, di amori, di abitudini, di fabbriche osservate dall’esterno e dall’interno, di grattacieli e di vita operaia. Una città tutta da scoprire che, come amava dire Guido Vergani, “non è bella, è un tipo”. Dino Buzzati, Giorgio Scerbanenco, Alberto Savinio, e ancora Ottiero Ottieri, Giorgio Fontana e Alberto Rollo sono solo alcuni dei 13 autori i cui brani – tratti da romanzi e dalla storica rivista “Pirelli” – hanno offerto lo spunto alle riflessioni di Giuseppe Lupo, Piero Colaprico e Pietro Redondi, guidati dalle domande del Direttore della Fondazione Pirelli Antonio Calabrò. Ad accompagnare la serata, sullo schermo dell’Auditorium le immagini conservate presso l’Archivio Storico Pirelli: un percorso visivo a mostrare l’evoluzione urbanistica e sociale della città meneghina, dal reportage fotografico di Arno Hammacher del cantiere della Metropolitana M1, agli scatti che ritraggono la costruzione del grattacielo Pirelli, dagli interni di fabbrica degli anni Venti del primo stabilimento dell’azienda ai più recenti scatti dell’industria 4.0 di Carlo Furgeri Gilbert.
La serata ha avuto il suo culmine nella lettura da parte dei due attori di alcuni stralci della sceneggiatura “Questa è la nostra città”, commissionata da Pirelli ad Alberto Moravia nel 1947. Uno spaccato di vita operaia che attraverso la presentazione delle diverse generazioni della famiglia Riva descrive la vita quotidiana della Milano delle fabbriche.
Il dialogo tra attori e relatori sul palco ha restituito un’immagine di una città profondamente cambiata dal punto di vista architettonico, sociale ed economico ma che conserva ancora una forte identità industriale o meglio “industriosa”, per citare lo stesso Piero Colaprico.
Giovedì 15 novembre oltre 400 persone hanno affollato l’Auditorium dell’Headquarters di Pirelli nel quartiere di Milano Bicocca per partecipare alla serata “Racconti di Milano città industriale. Parole e immagini della Fondazione Pirelli”, organizzata da Fondazione Pirelli in collaborazione con il Teatro Franco Parenti e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Ad accogliere il pubblico in sala e a introdurre il tema della serata immagini video della Milano che fu e della Milano contemporanea e, come sottofondo, le canzoni che hanno fatto la storia della città, dal famoso S.T.R.A.M.I.L.A.N.O, composta nel 1928 e resa celebre dall’interpretazione di Milly, all’intramontabile brano di Roberto Vecchioni “Luci a San Siro” passando per la canzone dialettale milanese di Nanni Svampa e Enzo Iannacci e al più recente brano di Vinicio Capossela “Pioggia di Novembre”.
In scena, gli attori Marina Rocco e Rosario Lisma si sono cimentati nell’interpretazione di brani di diverse epoche e atmosfere in grado di dar conto delle molteplici sfaccettature della Milano industriale: una città fatta di strade e vicoli, di amori, di abitudini, di fabbriche osservate dall’esterno e dall’interno, di grattacieli e di vita operaia. Una città tutta da scoprire che, come amava dire Guido Vergani, “non è bella, è un tipo”. Dino Buzzati, Giorgio Scerbanenco, Alberto Savinio, e ancora Ottiero Ottieri, Giorgio Fontana e Alberto Rollo sono solo alcuni dei 13 autori i cui brani – tratti da romanzi e dalla storica rivista “Pirelli” – hanno offerto lo spunto alle riflessioni di Giuseppe Lupo, Piero Colaprico e Pietro Redondi, guidati dalle domande del Direttore della Fondazione Pirelli Antonio Calabrò. Ad accompagnare la serata, sullo schermo dell’Auditorium le immagini conservate presso l’Archivio Storico Pirelli: un percorso visivo a mostrare l’evoluzione urbanistica e sociale della città meneghina, dal reportage fotografico di Arno Hammacher del cantiere della Metropolitana M1, agli scatti che ritraggono la costruzione del grattacielo Pirelli, dagli interni di fabbrica degli anni Venti del primo stabilimento dell’azienda ai più recenti scatti dell’industria 4.0 di Carlo Furgeri Gilbert.
La serata ha avuto il suo culmine nella lettura da parte dei due attori di alcuni stralci della sceneggiatura “Questa è la nostra città”, commissionata da Pirelli ad Alberto Moravia nel 1947. Uno spaccato di vita operaia che attraverso la presentazione delle diverse generazioni della famiglia Riva descrive la vita quotidiana della Milano delle fabbriche.
Il dialogo tra attori e relatori sul palco ha restituito un’immagine di una città profondamente cambiata dal punto di vista architettonico, sociale ed economico ma che conserva ancora una forte identità industriale o meglio “industriosa”, per citare lo stesso Piero Colaprico.