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  • 12 Dicembre 2025 Ricordo di Natale Per questo Natale un piccolo classico della letteratura americana. “Ricordo di Natale” è il racconto natalizio di Truman Capote, pubblicato per la prima volta nel 1958 nel volume ... +
  • 12 Dicembre 2025

    Ricordo di Natale

    Per questo Natale un piccolo classico della letteratura americana. “Ricordo di Natale” è il racconto natalizio di Truman Capote, pubblicato per la prima volta nel 1958 nel volume dal titolo “Colazione da Tiffany” insieme all’omonimo romanzo e ad altre due novelle, e protagonista di decine di riedizioni e adattamenti teatrali, al cinema e in tv. È la storia di un’amicizia e della gioia che arriva in dono dall’amicizia e dai tanti meravigliosi momenti vissuti insieme, specie con l’avvicinarsi del Natale, quando per Buddy e Sook il bosco diventa il luogo incantato dell’attesa e dei suoi rituali. Ma è anche la storia della separazione, dolorosa ma necessaria, che segna la fine di un’età e l’inizio della vita nuova. Buddy ha solo sette anni, Sook qualche decina di più. È una lontana cugina e insieme vivono nella casa di alcuni ostili parenti che li sopportano a malapena. Buddy e Sook si vogliono un gran bene e si divertono un mondo insieme, costruire aquiloni è la loro passione e ogni anno, quando si avvicinano le feste, si apprestano a compiere un rituale tutto loro: entrare di nascosto nel bosco e raccogliere noci e poi, con gli spiccioli risparmiati durante l’anno, andare a comperare farina e uvetta e whisky per fare il tipico dolce di Natale, il panfrutto, per sé e per gli amici. Ma quali amici, ci si domanda? Fra il reale e lo straordinario, questo Natale lascerà in Buddy un ricordo speciale. E per mantenerlo vivo nella memoria ne racconterà la storia, rivelandosi così personalità autobiografica di Truman Capote. Sebbene ispirato a Dickens e alle atmosfere del suo Canto, “Ricordo di Natale” è infatti una ricetta narrativa molto originale, dove si mescolano spirito delle feste, autobiografia e un pizzico di noir. Le pennellate calde, delicate e coloratissime della disegnatrice newyorkese Beth Peck animano la storia di questa amicizia felice, poetica e travolgente, senza tempo. Come il Natale.

    Età di lettura: dai 7 anni

    Ricordo di Natale
    Truman Capote, illustrazioni di Beth Peck
    Donzelli, 2022

    Ricordo di Natale
  • 05 Dicembre 2025 Babbo Natale giustiziato Nel dicembre del 1951, un fantoccio raffigurante Babbo Natale viene impiccato e bruciato di fronte alla Cattedrale di Digione. Sono gli anni del Dopoguerra francese, un periodo permeato ... +
  • 05 Dicembre 2025

    Babbo Natale giustiziato

    Nel dicembre del 1951, un fantoccio raffigurante Babbo Natale viene impiccato e bruciato di fronte alla Cattedrale di Digione. Sono gli anni del Dopoguerra francese, un periodo permeato dalla cultura consumistica statunitense, e sia la chiesa protestante sia quella cattolica protestano frequentemente per la crescente paganizzazione del Natale. L’antropologo Claude Lévi-Strauss, padre dello Strutturalismo, decide di scrivere un breve articolo sulla figura di Babbo Natale prendendo spunto proprio da questo fatto. Lo scritto, ironico e sagace, viene pubblicato sulla rivista engagé “Les tempes modernes” e analizza le profonde stratificazioni culturali della festività e di questa figura che l’antropologo classifica non come un mito o una leggenda ma come una vera e propria divinità, con la singolare differenza che, rispetto alle altre, a questa credono solo i bambini. La funzione culturale di Babbo Natale diventa quindi quella di tenere separate e di riunire due fasce sociali, svolgendo un ruolo liminale, che sancisce il rito di passaggio dall’una all’altra fascia. Gli adulti, travestendosi con barba, sacco e vestito rosso, svolgono quindi questa funzione rituale, diventando controllori dell’infanzia (si pensi ad esempio a come i bambini vengano disciplinati attraverso la promessa dei doni a chi si comporterà bene) e garantendone il passaggio all’adultità e quindi all’ingresso in società, attraverso l’iniziazione che consegue al disvelamento della verità. Questo tipo di funzione rituale non è esclusiva di Babbo Natale, ma si riscontra in riti analoghi in molte parti del mondo, come ad esempio gli spiriti dei morti, i Katchina, nelle tradizioni dei nativi Pueblo, del sud ovest degli Stati uniti. In ultima analisi, il rogo inscenato dal clero francese diventa una sorta di autodafé, in cui l’oggetto dell’iconoclastia non viene distrutto ma trasfigurato, restituendo a Babbo Natale la sua funzione rituale e provando la sua perennità.   Babbo Natale giustiziato Claude Lévi-Strauss Sellerio, 2024

    Babbo Natale giustiziato
  • 28 Novembre 2025 L’inverno, la gatta, il fuoco e il libro Dalla poetessa Alba Donati il libro perfetto per aspettare il Natale. La piccola Adelaide si rende conto di avere già tutto ciò che le serve per essere felice: ... +
  • 28 Novembre 2025

    L’inverno, la gatta, il fuoco e il libro

    Dalla poetessa Alba Donati il libro perfetto per aspettare il Natale. La piccola Adelaide si rende conto di avere già tutto ciò che le serve per essere felice: una casa calda e accogliente, con il fuoco che scoppietta, una gatta che le sta sempre vicino, un libro con storie sempre nuove da leggere e la magia del bianco inverno. Cosa chiedere dunque? Poche misurate parole formano il testo di questo libro per bambini intriso di poesia. Qui si celebra la meraviglia delle piccole cose, quelle di cui è fatta la nostra quotidianità e che possono bastare per darci gioia, se sappiamo guardarle e utilizzarle bene. Le immagini delicate di Anna Rizzi si sposano perfettamente con il linguaggio poetico dell’autrice, al suo esordio nella scrittura per ragazzi, rendendo questo libro capace di scaldare l’anima anche in tempi dominati dall’accumulo e della continua ricerca di soddisfazione attraverso gli oggetti. Questa storia di Natale lascia ai lettori più piccoli un messaggio di grande valore e una domanda ai più grandi: cosa resta da desiderare?

    Età di lettura: dai 7 anni

    L’inverno, la gatta, il fuoco e il libro
    Alba Donati, illustrazioni di Anna Rizzi
    Mondadori, 2025

    L’inverno, la gatta, il fuoco e il libro
  • 21 Novembre 2025 La ricreazione è finita Marcello Gori è un trentenne di Viareggio immobile in una condizione esistenziale di inerzia, un’eterna post adolescenza dalla quale non riesce a uscire. Dopo un percorso quasi decennale ... +
  • 21 Novembre 2025

    La ricreazione è finita

    Marcello Gori è un trentenne di Viareggio immobile in una condizione esistenziale di inerzia, un’eterna post adolescenza dalla quale non riesce a uscire. Dopo un percorso quasi decennale all’Università salta da un lavoretto precario a un altro, in un continuo procrastinare le decisioni importanti della vita, come la sua relazione con Lucrezia, che continua ad auto sabotare per paura di diventare adulto. In questo continuo rimanere a galla succede qualcosa di inaspettato, contro ogni pronostico: Marcello vince una borsa di Dottorato presso l’Università di Pisa, con il Prof. Sacrosanti, luminare della Letteratura italiana nonché barone dal grande potere accademico. Nonostante le aspirazioni di Marcello a sviluppare una tesi ambiziosa e omnicomprensiva che parli di Borges e Unamuno lettori del Don Chisciotte oppure una che leghi insieme Gadda, Bolaño e Foster Wallace, il Prof. gli consiglia di concentrarsi invece su un autore italiano minore, Tito Sella, terrorista e autore promettente nei primi anni Ottanta. Durante il lavoro di ricerca di Marcello, Tito diventa quasi il suo alter ego, e il libro segue il duplice racconto delle loro vite e di due mondi che ci dicono molto della Storia recente d’Italia. Gli anni di piombo e l’accademia contemporanea sono descritti da Dario Ferrari con sagace ironia, a tratti grottesca, che strapperà più di un sorriso al lettore. Ferrari, rifacendosi a esempi quali Borges o Cervantes, arricchisce inoltre la metanarrazione con l’introduzione della “Fantasima”, romanzo nel romanzo che è la fantomatica autobiografia di Sella, opera perduta della quale si dubita perfino dell’esistenza e che Marcello cercherà di ricomporre grazie al materiale trovato negli archivi parigini dell’autore, ricostruendone la vita e la lotta politica della brigata Ravachol di cui faceva parte.

    La ricreazione è finita
    Dario Ferrari
    Sellerio, 2023

    La ricreazione è finita
  • 14 Novembre 2025 Mina e il sogno di carta Dalla penna di David Almond ancora una storia di sogno, grazia e bellezza. E di grande scrittura. Mina si trova a Kyoto, tra grattacieli e templi, mercati di ... +
  • 14 Novembre 2025

    Mina e il sogno di carta

    Dalla penna di David Almond ancora una storia di sogno, grazia e bellezza. E di grande scrittura. Mina si trova a Kyoto, tra grattacieli e templi, mercati di fiori e bar di sushi, in un Giappone dove tutto è meraviglioso, tutto è da scoprire, anche le piccole cose, anche ogni gesto quotidiano. Seduta sull’autobus, osserva incantata una donna trasformare un foglio di carta in una barchetta di origami – un gesto semplice, che rivela fin da subito la sua magia, perché quella barchetta sarà foriera di amicizia con Mikio, perché unirà i due ragazzi con i fili invisibili della poesia, perché renderà vicini due mondi lontani… Già vincitore nel 2010 dell’Hans Christian Andersen Award, il premio Nobel della letteratura per ragazzi, e nel 2022 del prestigioso Premio Nonino, David Almond è entrato con questo libro nella selezione del Premio Strega Ragazzi 2025. Le illustrazioni di Kirsti Beautyman colgono i dettagli, gli sguardi, le pause di un mondo che viaggia a un altro ritmo, restituendo lo stupore di Mina cui si rivela la bellezza nascosta nel quotidiano. Un invito per grandi e piccini a riscoprire il fascino delle piccole cose.

    Età di lettura: dai 7 anni

    Mina e il sogno di carta
    David Almond, illustrazioni di Kirsti Beautyman
    Salani, 2025

    Mina e il sogno di carta
  • 06 Novembre 2025 L’orologiaio di Brest Vera Coen e Andrea Malchiodi sono i due protagonisti del nuovo romanzo di Maurizio De Giovanni. Due quarantenni per i quali il tempo pare essersi cristallizzato. Lei è ... +
  • 06 Novembre 2025

    L’orologiaio di Brest

    Vera Coen e Andrea Malchiodi sono i due protagonisti del nuovo romanzo di Maurizio De Giovanni. Due quarantenni per i quali il tempo pare essersi cristallizzato. Lei è giornalista presso una testata locale, con un lavoro e una vita precari, da sempre alla ricerca della verità sulla morte del padre. Lui è un professore segnato dal peso di una carriera bruscamente interrotta da uno scandalo in cui si è trovato coinvolto e da un matrimonio ormai in frantumi. Le loro esistenze si intrecciano quando i due si incontrano e Vera rivela ad Andrea una verità sconvolgente: una storia nera avvenuta quarant’anni prima li lega e potrebbe riscrivere il loro passato. I due si trovano a indagare sulle ombre della Repubblica Italiana, ombre che sono cupe come la notte. Scaveranno nei misteri dei primi anni Ottanta, un’epoca a cavallo tra gli anni di piombo e un futuro in cui tutto sembra destinato a cambiare, per poi rimanere uguale. De Giovanni scrive un noir raffinato e avvolgente, che si svela pian piano, in un continuo gioco di riflessi tra passato e presente. Un’indagine sul tempo e sui lati nascosti della storia repubblicana, strutturata come un mosaico che si compone pagina dopo pagina, man mano che le verità emergono e si fanno sempre più nitide. Un romanzo che è anche una profonda riflessione sul tempo e sulla memoria, sulla capacità di affrontare il dolore e le proprie paure, sulla ricerca della verità e sul rapporto tra padri e figli.

    L’orologiaio di Brest  
    Maurizio De Giovanni
    Feltrinelli, 2025

    L’orologiaio di Brest
  • 31 Ottobre 2025 Frankenstein Uno dei classici della letteratura fantastica più amati di tutti i tempi. Una delle storie horror più conosciute, tradotte, illustrate e riprodotte di sempre. Ma anche una delle ... +
  • 31 Ottobre 2025

    Frankenstein

    Uno dei classici della letteratura fantastica più amati di tutti i tempi. Una delle storie horror più conosciute, tradotte, illustrate e riprodotte di sempre. Ma anche una delle opere più stimolanti e all’avanguardia su temi e riflessioni oggi attualissimi: può l’uomo sconfiggere la morte? Cosa rende una creatura “umana”? E ancora: può l’uomo creare la vita? La storia è quella inventata dall’autrice inglese Mary Shelley (1797 – 1851), che cominciò a scrivere questo romanzo nel 1816, durante un soggiorno in Svizzera insieme ai poeti Lord Byron e Percy Bysshe Shelley, suo futuro marito, ispirata dalla lettura di storie di fantasmi. Il dottor Frankenstein, "il moderno Prometeo", è uno scienziato che vuole infondere la vita in un corpo inerte, un fantoccio ottenuto dall’assemblaggio di membra inanimate. Facendo ricorso al galvanismo otterrà una creatura deforme, rozza, ma animata da una forza spaventosa. Un mostro, evidentemente incapace di distinguere il bene dal male, escluso dalla società che ne ha paura. È un "Frankenstein" per tutti quello che viene proposto dal Battello a Vapore in edizione integrale a leggibilità facilitata, con il carattere di stampa Leggimi©, che semplifica la lettura da parte di bambini con Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) e Bisogni Educativi Speciali (BES). Un romanzo ipnotico, dove si rincorrono spunti e interrogativi, da proporre ai ragazzi anche ben oltre i giorni di Halloween. Età di lettura: dai 9 anni

    Frankenstein
    Mary Shelley, illustrazioni di Matteo Pincelli
    Il Battello a Vapore, 2020

    Frankenstein
  • 24 Ottobre 2025 Agguato all’incrocio Il periodo Edo in Giappone è un’epoca affascinante e piena di mistero. Un nuovo Shogun ha riunificato tutto il territorio e i samurai che hanno perso la guerra ... +
  • 24 Ottobre 2025

    Agguato all’incrocio

    Il periodo Edo in Giappone è un’epoca affascinante e piena di mistero. Un nuovo Shogun ha riunificato tutto il territorio e i samurai che hanno perso la guerra vagano senza più un padrone, diventando dei ronin. Matsuyama Kaze (tradotto “il vento della pineta”) è il nome con cui si presenta uno di questi guerrieri, senza più patria ma ancora fedele al suo vecchio signore. Ormai vagabondo, Kaze si mette in cammino per onorare una promessa fatta alla moglie del suo signore prima che morisse: ritrovare la figlia scomparsa. Questo viaggio si imbatte in uno strano omicidio, un uomo viene trovato morto all’incrocio tra quattro strade. Il delitto viene addossato con molta fretta sul carbonaio che ha ritrovato il corpo, ma l’occhio acuto di Kaze si accorge subito che diverse cose non tornano. Con questo romanzo inizia una tetralogia che mescola elementi di vari generi, a cavallo tra il giallo, il romanzo storico, la commedia e le storie di cappa e spada giapponesi. Scritti per un pubblico occidentale affascinato dalla terra del Sol Levante, i libri di Furutani offrono attente ricostruzioni storiche e sociali del periodo, raccontando anche dettagli sul cibo e sulla vita quotidiana del tempo. Ogni capitolo si apre con un breve Haiku, che contribuisce a far immergere il lettore nella poesia che si trova dietro a ogni gesto e a ogni racconto di questo straordinario Paese.

    Agguato all’incrocio
    Dale Furutani
    Marcos y Marcos, 20233

    Agguato all’incrocio
  • 17 Ottobre 2025 La principessa del pisello e altre fiabe Un nuovo libro è andato recentemente ad arricchire il catalogo della biblioteca della Fondazione Pirelli. Si tratta di una raccolta originale di fiabe per l’infanzia scritta tra la ... +
  • 17 Ottobre 2025

    La principessa del pisello e altre fiabe

    Un nuovo libro è andato recentemente ad arricchire il catalogo della biblioteca della Fondazione Pirelli. Si tratta di una raccolta originale di fiabe per l’infanzia scritta tra la fine degli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta da Giorgia de Cousandier con le illustrazioni di Bruno Angoletta. Sono gli anni in cui l’autrice - traduttrice, scrittrice e pubblicista - collabora alla stesura di alcuni articoli per la celebre rivista “Pirelli”. Il volumetto, dato alle stampe per conto della Pirelli, viene distribuito in omaggio ai bambini delle scuole italiane per “ricordare i miracoli della Gommapiuma”, la morbida schiuma di lattice di caucciù, introdotta da Pirelli a partire dal 1933 e che in pochi anni si è diffusa nelle case di tutti gli italiani, sostituendo crine, molle e piume nelle imbottiture di poltrone, divani e cuscini. Gli elementi di partenza sono quelli delle fiabe tradizionali: reami e castelli, sontuosi banchetti e foreste incantate, casette di marzapane, popolati dai personaggi che tutti noi conosciamo — pigri re, principi malinconici e annoiati, fate e fatine dai poteri magici, animali parlanti, fino ai più celebri: Pinocchio, Cenerentola, Pollicino, i Sette Nani e molti altri. Ma, man mano che le storie procedono si rivela la fantasia della scrittrice tradotta anche nelle tavole in bianco e nero o colorate di Angoletta, in una delle sue rare collaborazioni con il mondo dell’impresa. La principessa sul pisello, ad esempio, non è colei che riesce, grazie al suo sangue reale, a percepire il minuscolo legume sotto strati di materassi, ma una scaltra ancella che sostituisce i materassi di piume di cigno con moderni materassi in gommapiuma. Il re pigro, invece, riesce a convincere i ministri del proprio regno a non fare la guerra regalando loro una nuova serie di comodissimi divani imbottiti in gommapiuma. E ancora, nella fiaba “C’era una volta… (e non ci sono più?)”, la stessa scrittrice, condotta da bambina nel meraviglioso Regno delle Fiabe, vi fa ritorno molti anni dopo per scoprire che la fede in quel mondo incantato si è affievolita: la guerra e il progresso hanno spento la capacità di sognare dei bambini. Per lenire la loro tristezza, Giorgia dona loro soffici e morbidi oggetti in gommapiuma: carrozzine, materassi, cuscini... Il messaggio è chiaro: con la gommapiuma Pirelli, “la vostra casa diventerà più bella, più comoda e più pulita, quasi magica, come gli ambienti delle favole che avete letto.”

    La principessa del pisello e altre fiabe
    Giorgia de Cousandier, illustrazioni Bruno Angoletta
    Milano: Pirelli S.a.A. [1950]

    La principessa del pisello e altre fiabe
  • 09 Ottobre 2025 La fila alle poste Dopo “Chi dice e chi tace” Chiara Valerio ci riporta a Scauri, al confine tra Lazio e Campania, dove si avverte ancora l’eco della vita di Vittoria, scomparsa ... +
  • 09 Ottobre 2025

    La fila alle poste

    Dopo “Chi dice e chi tace” Chiara Valerio ci riporta a Scauri, al confine tra Lazio e Campania, dove si avverte ancora l’eco della vita di Vittoria, scomparsa tre anni prima. È qui, sulle spiagge dalle quali ultimamente scompaiono misteriosamente le vongole, che ritroviamo l’avvocato Lea Russo. Proprio nel giorno del suo quarantatreesimo compleanno, Lea si trova ad affrontare un nuovo caso di omicidio, in apparenza semplice. Una bambina, di nome Agata Palmieri, è stata trovata morta e tutti sono convinti che la colpevole sia la madre, Giovanna. Come per il precedente romanzo, la trama noir è solo un pretesto, si tratta anche qui di un’indagine esistenziale, che scava nelle vite dei personaggi, affrontando temi complessi che scaturiscono dalle vicende narrate. Si parla di maternità, di cura e anche del peso che ci si può portare dentro quando la dedizione a una persona diventa totale e totalizzante, fino a sentirsi sfuggire la propria identità. La ricerca della verità è quindi sempre una ricerca dell’identità dei personaggi, in particolare delle donne che compaiono in questa vicenda: madri, suore, figlie, accusate e investigatrici, rinchiuse in una definizione dagli schemi sociali del piccolo paese di provincia e che sempre sfuggono a queste maglie troppo strette. Il paese, come da tradizione del giallo di provincia italiano, è un piccolo microcosmo che riflette le dinamiche sociali più complesse e la fila in attesa alle poste diventa un momento di confronto generazionale e sociale, nel quale emergono verità taciute e pettegolezzi.

    La fila alle poste
    Chiara Valerio
    Sellerio, 2025

    La fila alle poste
    CIAO, COME POSSO AIUTARTI?