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  • 17 Aprile 2024 In Canto Il mistero della vita che affiora dalla materia, i primi passi di un’Umanità che impara a dare nome alle cose, trovano espressione in un viaggio nel tempo visionario ... +
  • 17 Aprile 2024

    In Canto

    Il mistero della vita che affiora dalla materia, i primi passi di un’Umanità che impara a dare nome alle cose, trovano espressione in un viaggio nel tempo visionario che sembra cantare la meraviglia del cosmo. “In Canto” celebra il momento in cui tutto ha avuto inizio, l’arrivo della parola che genera e dà forma al mondo, le creature che lo abitano. Partendo dagli acquerelli di Alessandro Sanna, le parole di Giusi Quarenghi danno un nome a ogni cosa e – così facendo – ne testimoniano e riconoscono l’esistenza, ne identificano le caratteristiche e il significato. La parola, sembrano dirci gli autori, è tanto generativa quanto la Creazione stessa. Nel volume, molti sono gli spazi bianchi, poche le parole, e il colore viene principalmente usato alla stregua di un lampo per aprire orizzonti ai lettori, avvalendosi di elementi geometrici per scandire una materia in trasformazione. Appaiono così cieli stellati, albe, tramonti, galassie, alberi, isole. Sanna e Quarenghi tengono insieme mondo materiale e dimensione sacra ricordando al lettore da dove l’Umanità abbia avuto origine e quanto sia importante assumersi la responsabilità di custodirlo. Un inno al diritto, e forse ancora di più al dovere, di dire, di dare un nome, di mettere in canto parole e immagini.  

    In Canto
    di Giusi Quarenghi con le illustrazioni di Alessandro Sanna
    Terre di Mezzo, 2023

    In Canto
  • 10 Aprile 2024 La guerra dei metalli rari Da decenni si parla di transizione digitale e ambientale, trasformazioni che continuano a succedersi senza sosta facendo diventare il mondo sempre più connesso e, auspicabilmente, sempre più sostenibile ... +
  • 10 Aprile 2024

    La guerra dei metalli rari

    Da decenni si parla di transizione digitale e ambientale, trasformazioni che continuano a succedersi senza sosta facendo diventare il mondo sempre più connesso e, auspicabilmente, sempre più sostenibile e attento alla salvaguardia dell’ambiente. La quasi totalità delle innovazioni messe in campo richiede però un intenso sfruttamento delle risorse che si trovano sotto la crosta terrestre, in particolare le cosiddette “terre rare”, un gruppo di 17 elementi chimici centrali per la produzione di nuove tecnologie, dalla robotica alle energie rinnovabili, dall’intelligenza artificiale all’elettronica di consumo. Il controllo di queste risorse è un tema centrale per gli equilibri geopolitici del pianeta. Il giornalista francese Guillaume Pitron racconta i rischi che derivano dallo sfruttamento intensivo di questi metalli, la cui estrazione e purificazione richiede processi costosi e con un notevole impatto ambientale. Una valida lettura per approfondire un argomento che continua a porre interrogativi scottanti, che richiedono risposte per evitare che il sogno dello sviluppo di “tecnologie verdi” si trasformi in un incubo.  

    La guerra dei metalli rari
    Guillaume Pitron
    Luiss University Press, 2019

    La guerra dei metalli rari
  • 03 Aprile 2024 Il canto del mare In un luogo senza tempo, quando iniziavano le vacanze estive, gli scolari passavano il loro tempo a casa di Nonnamà. Si trovava proprio dietro Collina Secca e, qui, ... +
  • 03 Aprile 2024

    Il canto del mare

    In un luogo senza tempo, quando iniziavano le vacanze estive, gli scolari passavano il loro tempo a casa di Nonnamà. Si trovava proprio dietro Collina Secca e, qui, i bambini si riunivano intorno a una donna senz’età, cristallizzata nei suoi gesti antichi, per ascoltare le storie più belle di tutte. Quelle che sono anche un po’ vere, ma non si sa mai davvero fino a che punto. Nonnamà raccontava tutto mentre sbucciava frutta e verdure. Tra queste storie, c’era quella di Gnazio, che tanto tanto tempo prima viveva in quel villaggio e amava la terra e le piante, ma che poi era dovuto andare oltre mare ed era stato via così tanto che quando era tornato era forse troppo vecchio per avere una moglie. Poi ne aveva effettivamente trovata una, Maruzza. Bella, bellissima, con una voce melodiosa, che amava Gnazio e amava anche il mare, e aveva quella strana attrazione per l'acqua. Chi è quella signora?, le chiedevano i bambini, ma lei non rispondeva e, con un sorriso, continuava a spuntare i fagiolini…   Il canto del mare è una rilettura di quello che è stato definito il più poetico dei romanzi di Camilleri: dolce, imprevedibile come l’acqua del mare, fiabesco. Maurizio de Giovanni rinarra la storia di Maruzza Musumeci, rendendo omaggio al più grande narratore italiano con un'edizione impreziosita dai disegni della figlia, Mariolina Camilleri. Non si tratta di una traduzione in italiano del siciliano “camillerese” ma, a tutti gli effetti, di un’operazione metaletteraria che mette al centro non un personaggio ma la narrazione stessa, focalizzandosi sull’opera della narratrice, Nonnamà, e sul suo adattare le componenti adulte della storia ai piccoli ascoltatori. Insieme a lei, si scoprirà l’amore di Gnazio per Maruzza, s’incontreranno i loro figli, si attraverseranno eventi sia tragici che lieti, così come nella vita, in un racconto di formazione che nel corso del “cunto” intreccia storia familiare ed evocazioni di tempi perduti e leggende mediterranee. Insieme a Il casellante e Il sonaglio, Maruzza Musumeci va a comporre la "trilogia fantastica", scritta in quel siciliano che ha reso Camilleri famoso in tutto il mondo. Una trilogia nella quale Camilleri disse che risiedeva il meglio di sé.  

    Il canto del mare
    di Maurizio de Giovanni e Andrea Camilleri; con le illustrazioni di Mariolina Camilleri
    Salani, 2024

    Il canto del mare
  • 20 Marzo 2024 Versi perversi Immaginate che Cappuccetto Rosso e Biancaneve diventino grandi amiche, che Jack, noto a tutti per aver barattato una mucca per un fagiolo, s’innamori perdutamente della vicina di casa ... +
  • 20 Marzo 2024

    Versi perversi

    Immaginate che Cappuccetto Rosso e Biancaneve diventino grandi amiche, che Jack, noto a tutti per aver barattato una mucca per un fagiolo, s’innamori perdutamente della vicina di casa Cenerentola, che il più furbo dei tre porcellini sia diventato niente meno che un banchiere o che il principe azzurro – in realtà – non sia poi così “azzurro”. Che fiabe ne verrebbero fuori? Ci pensa Roald Dahl a darcene un assaggio.   Versi perversi è una raccolta di filastrocche comiche del 1982, scritta da Roald Dahl e illustrata da Quentin Blake. Un libro in cui l’autore più stravagante della letteratura per ragazzi trasforma, ribalta e reinventa alcune celebri favole e fiabe tradizionali (come Cenerentola, Biancaneve, Jack e il fagiolo magico, Cappuccetto Rosso, I tre porcellini) e le storie dei relativi protagonisti con risvolti ironici e non di rado sorprendenti. Sulla pagina prendono vita versi che sembrano sussurrati all’orecchio del piccolo lettore “da un diavoletto” che si diverte a distorcere gli originali (o forse a raccontare per la prima volta quelle verità che gli adulti non hanno mai voluto rivelare ai più piccoli). Così, capita che le trame si popolino di protagoniste femminili senza scrupoli, dotate di acutezza, intelligenza e buon senso, ma anche d’intrecci di storie diverse, di divertenti e inaspettati crossover, di ribellioni e inversioni di rotta dei personaggi rispetto ai finali “già scritti” per loro. Le nuove chiusure, proposte dall’autore, saranno tutt’altro che scontate: comiche, ricche di suspence, avventurose e – perché no? – anche un pochino horror. Il tutto in un gioco di stile – tipicamente roaldiano, sapientemente tradotto da Roberto Piumini – in cui rovesciamento, burla e persuasione si fondono con colpi di scena, tratti macabri e humor nero. D’altronde, credevate veramente nel “e vissero tutti felici e contenti”?  

    Versi perversi
    di Roald Dahl, con la traduzione di Roberto Piumini
    Salani, 2016

    Versi perversi
  • 20 Marzo 2024 Il cappotto di astrakan Un protagonista senza nome racconta in prima persona la sua vita nella Parigi del Dopoguerra. Attratto dalla Francia e dalla sua capitale, vista come una Mecca verso la ... +
  • 20 Marzo 2024

    Il cappotto di astrakan

    Un protagonista senza nome racconta in prima persona la sua vita nella Parigi del Dopoguerra. Attratto dalla Francia e dalla sua capitale, vista come una Mecca verso la quale ogni uomo dovrebbe fare pellegrinaggio nella sua vita, il quarantenne di Luino, sul Lago Maggiore, si reca all’ombra della Tour Eiffel senza un programma preciso, in cerca di occasioni per cambiare la sua vita o perlomeno di avventure da raccontare al suo ritorno in Italia. L’uomo riesce a convincere una vedova, la signora Lenormand, ad affittargli una camera in casa sua, da condividere però con il gatto Domitien, che non ha intenzione di abbandonare i propri spazi nella stanza. La donna, dapprima restìa e schiva, inizia poco per volta ad abituarsi alla sua presenza e a raccontargli episodi della sua vita e del figlio Maurice che l’ha apparentemente abbandonata per andare a vivere in Indocina. La somiglianza tra Maurice e il giovane italiano, sia fisica sia per affinità dell’animo, colpisce la signora Lenormand al punto che durante l’inverno decide di regalargli alcuni abiti del figlio, tra cui anche un cappotto di astrakan, nello stile della moda russa al tempo degli Zar. Al contempo, il protagonista inizia a frequentare una ragazza di nome Valentine, che però un giorno si incupisce vedendogli indossare il cappotto, che le ricorda quello posseduto da un suo amore passato. Piero Chiara scrive un romanzo dal sapore europeo che, pur partendo dai luoghi a lui cari nei quali ambienta la maggior parte dei suoi romanzi, si sposta nella capitale francese, dove il protagonista, forse in parte personaggio autobiografico, cerca di trovare un orizzonte più ampio di quello della quieta provincia italiana. L’autore ripercorre i luoghi della sua vita anche sulle pagine della Rivista Pirelli, sulla quale pubblica due articoli: “La sponda magra”, del 1952, in cui descrive un viaggio primaverile sulle sponde del Lago Maggiore, e “Valsolda piccolo mondo”, del 1962, in cui racconta di una visita alla valle lombarda tra il Lago di Como e quello di Lugano, sulle tracce di Antonio Fogazzaro.  

    Il cappotto di astrakan
    Piero Chiara
    Mondadori, 1978

    Il cappotto di astrakan
  • 14 Marzo 2024 Il Re Giallo Un libro maledetto, che scatena la follia in chi lo legge e si diffonde come una pestilenza, nonostante i tentativi di censura. Il protagonista è il Re Giallo, ... +
  • 14 Marzo 2024

    Il Re Giallo

    Un libro maledetto, che scatena la follia in chi lo legge e si diffonde come una pestilenza, nonostante i tentativi di censura. Il protagonista è il Re Giallo, vestito di stracci, che regna sull’oscura città di Carcosa, sulla quale risplendono due soli gemelli. Quest’opera teatrale d’invenzione è il filo conduttore dei primi quattro racconti che compongono invece il “vero” libro, “Il Re Giallo” di Robert W. Chambers, autore che ha rinnovato il genere gotico e posto le basi per la letteratura horror del Novecento, a partire da Howard Phillips Lovecraft che ne riconosce l’influenza in particolare per l’invenzione del “Necronomicon”. In tempi più recenti il libro è stato anche la fonte d’ispirazione per la prima stagione della celebre serie TV “True detective”, scritta da Nic Pizzolatto, il cui successo ha portato alla stampa di nuove edizioni della raccolta, per molti anni dimenticata. L’opera raccoglie dieci racconti ambientati tra l’America e la Parigi di fine Ottocento e inizio Novecento (un Novecento futuristico dato che l’opera è stata pubblicata nel 1895), storie oniriche e macabre che parlano di pulsioni omicide, misteriose profezie, sogni inquietanti, amori e guerre. Orrori cosmici e paure esistenziali, in grado di far rabbrividire anche il lettore contemporaneo, a distanza di oltre cento anni.   Il Re Giallo Robert W. Chambers Vallardi, 2014

    Il Re Giallo
  • 06 Marzo 2024 Ragazze con i numeri. Storie, passioni e sogni di cinque ... Ci sono Valentina Tereshkova, la prima donna al mondo ad andare nello spazio; Jane Goodall, etologa, considerata l’unico essere umano mai accettato da una comunità di scimpanzé selvatici; Rita Levi Montalcini, ... +
  • 06 Marzo 2024

    Ragazze con i numeri. Storie, passioni e sogni di cinque ...

    Ci sono Valentina Tereshkova, la prima donna al mondo ad andare nello spazio; Jane Goodall, etologa, considerata l’unico essere umano mai accettato da una comunità di scimpanzé selvatici; Rita Levi Montalcini, che ha saputo proseguire il suo lavoro nonostante le persecuzioni razziali aprendo la strada a nuove cure per molte malattie; Maryam Mirzakhani, prima (e unica donna) matematica iraniana a vincere la Field Medal; l'austriaca Hedy Lamarr, attrice scandalo, la "donna più bella del mondo", che ha messo a punto la tecnologia alla base delle moderne reti wireless; la chimica inglese Rosalind Franklin, che per prima fotografò la molecola del DNA. E ancora, l’antropologa Margaret Mead, che ha dimostrato come ambiente e cultura influenzino le nostre vite; la cinese Tu Youyou che con le sue erbe medicinali ha vinto la battaglia contro la malaria (e un Nobel); Katherine Johnson, matematica che ha dato un contributo fondamentale alla ricerca spaziale statunitense e alla lotta per l’uguaglianza dimostrando con il proprio lavoro e le proprie abilità come il colore della pelle non abbia niente a che vedere con la preparazione scientifica.   Sono quindici le biografie che Ragazze con i numeri riunisce con cura, precisione, chiarezza di contenuti ed espressività narrativa. Quindici storie di coraggio, determinazione, superamento dei pregiudizi e di lotta per farsi spazio in un mondo dominato dagli uomini con tenacia, intelligenza, perseveranza e competenza. Ad ognuna di loro è dedicato un capitolo, introdotto da un ritratto monocromatico realizzato dalla matita di Giulia Sagramola, che gioca sull’espediente del dialogo e dei pensieri immaginati dalla scrittura armoniosa di Vichi De Marchi (in rosso) e Roberta Fulci (in blu). A corredo del testo si aggiunge una linea del tempo capace di fornire al lettore un quadro complessivo del periodo storico in cui le scienziate hanno vissuto: dal Seicento della naturalista tedesca Maria Sibylla Merian al presente di Maryam Mirzakhani, matematica iraniana recentemente scomparsa.   Una lettura adatta tanto alle ragazze quanto ai ragazzi, e ai lettori di ogni fascia d’età. Perché il cambiamento e le battaglie per la parità di genere non hanno età né sesso.  

    Ragazze con i numeri. Storie, passioni e sogni di cinque scienziate
    Di Vichi De Marchi e Roberta Fulci con le illustrazioni di Giulia Sagramola
    Editoriale Scienza, 2018

    Ragazze con i numeri. Storie, passioni e sogni di cinque ...
  • 29 Febbraio 2024 Dissolvenza a nero Hollywood, verso la fine degli anni Quaranta. L’epoca d’oro del genere noir, sulle pagine e sul grande schermo. Charlie Parish è uno sceneggiatore che lotta con i suoi ... +
  • 29 Febbraio 2024

    Dissolvenza a nero

    Hollywood, verso la fine degli anni Quaranta. L’epoca d’oro del genere noir, sulle pagine e sul grande schermo. Charlie Parish è uno sceneggiatore che lotta con i suoi fantasmi interiori; soffre di sindrome da stress post traumatico dopo il suo ritorno dai campi di battaglia della Seconda Guerra Mondiale. Dopo una festa, Charlie si risveglia in una stanza e trova il corpo senza vita di Valeria Sommers, grande diva del cinema e sua amica. La sera prima era ubriaco e non riesce a ricordare cosa sia successo, la vicenda lo ossessiona e decide di indagare, scavando sempre più a fondo in un mondo che, dietro l’immagine patinata di “fabbrica dei sogni”, nasconde una miriade di torbidi segreti. Ed Brubaker e Sean Phillips tornano a rivisitare il genere noir (dopo i bellissimi Criminal e Sleeper), rifacendosi a grandi maestri della letteratura come Raymond Chandler e James Ellroy e a film come Sunset Boulevard di Billy Wilder. I disegni in digitale di Phillips rendono magistralmente l’atmosfera cupa della storia, con un ottimo utilizzo del nero che sembra avvolgere i personaggi. Il fumetto è inoltre pieno di citazioni e riferimenti al mondo del cinema, che iniziano sin dalla dissolvenza del titolo (Fade Out in inglese), con cui si apre ogni storia della miniserie.  

    Dissolvenza a nero
    Ed Brubaker e Sean Phillips
    Panini comics, 2018

    Dissolvenza a nero
  • 21 Febbraio 2024 Io parlo come un fiume Ogni mattina al suo risveglio, le parole si affacciano sulle sue labbra. Parole che gli si aggrovigliano in gola. E quello che il bambino sa per certo è ... +
  • 21 Febbraio 2024

    Io parlo come un fiume

    Ogni mattina al suo risveglio, le parole si affacciano sulle sue labbra. Parole che gli si aggrovigliano in gola. E quello che il bambino sa per certo è che sarà un nuovo giorno di silenzio a scuola. In fondo alla classe, spera sempre di non essere chiamato a rispondere, ma quando il maestro lo chiama a parlare, ecco che di nuovo tutto s’intreccia e gli occhi dei compagni ridono puntati sulla sua balbuzie. E poi, un posto tranquillo: il corso del fiume scelto dal padre per far passare rabbia e lacrime. Ed è l’acqua sempre in movimento che suo padre gli mostra a fargli scoprire che lui parla proprio come un fiume.   In Io parlo come un fiume, Jordan Scott e Sydney Smith danno voce a una storia commovente, poetica, a tratti drammatica incentrata sulla capacità di superare le difficoltà (in questo caso rappresentato dalla balbuzie). Sarebbe tuttavia riduttivo dire che tratti solo questi temi. Si parla di diversità, resilienza, rapporti umani, genitorialità e della relazione tra uomo e natura che è, spesso, ancora di salvataggio nelle giornate più difficili ma anche un gioco di specchi che l’essere umano dovrebbe imparare – o reimparare – a riconoscere e osservare. Ed è così che il fiume parla nello stesso modo gorgogliante, tumultuoso, vorticoso e dirompente del piccolo protagonista. Nelle quarantaquattro pagine dell’albo, le illustrazioni accompagnano il lettore scandendo un ritmo lento e a volte, come le parole del bambino, spezzettato o – al contrario – dilatato in un silenzio che ne esprime l’assenza o il tentativo di vincere la resistenza a esprimersi causata dalla balbuzie.    

    Io parlo come un fiume
    di Sydney Smith
    Orecchio Acerbo, 2021  

    Io parlo come un fiume
  • 15 Febbraio 2024 Pesci piccoli Nell’ultimo romanzo di Alessandro Robecchi, “Pesci piccoli”, ritroviamo Carlo Monterossi, l’autore televisivo e investigatore che ha dato inizio alla fortunata saga, recentemente trasposta nella serie TV “Monterossi”, prodotta ... +
  • 15 Febbraio 2024

    Pesci piccoli

    Nell’ultimo romanzo di Alessandro Robecchi, “Pesci piccoli”, ritroviamo Carlo Monterossi, l’autore televisivo e investigatore che ha dato inizio alla fortunata saga, recentemente trasposta nella serie TV “Monterossi”, prodotta da Palomar. Non possono mancare anche i comprimari a cui i lettori si sono affezionati in questi anni, e che in questa nuova avventura si trovano ad avere a che fare con personaggi di poco conto: i marginali di una Milano che è sempre più una città per ricchi, i pesci piccoli, appunto. Non si tratta di criminali navigati, con piani organizzati e in grado di guadagnare una fortuna, ma di persone comuni che spesso lottano per sopravvivere tra stipendi bassi e spese pressanti, e che quando trovano un’occasione per guadagnare qualcosa la colgono sperando di migliorare la propria vita, rimanendo però poi imbrigliati in vicende più grandi di loro. Ritroviamo quindi i poliziotti Ghezzi e Carella, che smaltiscono i casi di poco conto rimasti sulla scrivania, per lo più piccoli crimini compiuti da poveracci che vivono di espedienti; ci sono i due investigatori della Sistemi Integrati, Oscar Falcone e Agatina Cirielli, che insieme a Carlo provano a indagare su un furto che non può essere denunciato alla polizia. Infine, ovviamente, c’è lei, Flora De Pisis, la regina della TV spazzatura sempre pronta a rovistare nel torbido, che prepara una puntata di “Crazy Love” dedicata a un prete che non è un prete e a un crocifisso miracoloso, che si trovano in un paesino dell’hinterland milanese in cui si raduna una folla di fedeli. Un romanzo noir amaro che, come ormai ci ha abituato Robecchi nei suoi romanzi, continua a descrivere una Milano piena di contraddizioni, fatta di luci scintillanti ma anche di ombre cupe, in cui “servono un sacco di perdenti per tenere vivo il mito della città vincente”.  

    Pesci piccoli
    Alessandro Robecchi
    Sellerio, 2024

    Pesci piccoli
    CIAO, COME POSSO AIUTARTI?