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Agilità d’impresa

Un metodo diverso per gestire le organizzazioni della produzione alle prese con l’innovazione

 

Gestire l’impresa stando al passo con l’innovazione, soprattutto digitale. Sfida per chi, imprenditore e manager, deve da un lato far quadrare i bilanci e, dall’altro, far crescere un’azienda alle prese con la complessità mutevole del momento.  Servono, per questi obiettivi, anche nuove metodologie di lavoro. Che non è così semplice individuare e mettere in pratica.

E’ attorno a questi temi – proponendo una soluzione – che ragiona Neil Perkin con il suo “Agile transformation. Sopravvivere, svilupparsi e competere nell’era digitale”, libro appena pubblicato in italiano a cura di Marco Calzolari.

Proprio “l’era digitale” è ciò che spinge a cambiare, secondo l’autore che ha ideato il metodo di lavoro agile come risposta al blocco in cui si trovano molte imprese a confronto con la digitalizzazione dei processi e dei metodi di produzione. Secondo Perkin, infatti, molte aziende si ritrovano in questa condizione perché fermate da metodologie di lavoro sorpassate, processi decisionali poco orizzontali e che inibiscono l’innovazione: un cultura aziendale, in altri termini, che premia il conformismo e l’efficienza immediata anziché l’intraprendenza e la volontà di imparare.

Da tutto questo, appunto, la proposta della Agile Transformation che viene indicata come una strada per creare imprese che sappiano continuamente rimodellarsi sulla base delle esigenze dei clienti e delle loro risposte, che lavorino in gruppi “orizzontali e flessibili”, sostenuti dalla tecnologia e che sappiano utilizzare le proprie risorse in modo continuamente adattabile al futuro.

Dopo una lunga introduzione di Calzolari, il libro conduce chi legge partendo dalla necessità di avere un “nuovo sistema operativo” per le imprese, passando poi per la definizione e l’approfondimento delle caratteristiche della “impresa agile” per arrivare quindi ad una serie di punti cruciali: la corretta innovazione, la necessità di cambiare la gestione del cambiamento, un nuovo approccio agli obiettivi d’impresa e alla sua organizzazione.

Il libro di Perkin è da leggere con attenzione e certamente contiene indicazioni da, almeno, provare ad applicare. Scrive Calzolari nelle sue premesse: “Il vero potenziale del «movimento agile» -risiede – nella condivisione di esperienze autentiche di persone con necessità simili, e nell’applicazione di un’apparente «saggezza pratica» basata su metodologie che –  esaltano – la qualità che ogni professionista”.

Agile transformation. Sopravvivere, svilupparsi e competere nell’era digitale

Neil Perkin

Guerini Next, 2023

Un metodo diverso per gestire le organizzazioni della produzione alle prese con l’innovazione

 

Gestire l’impresa stando al passo con l’innovazione, soprattutto digitale. Sfida per chi, imprenditore e manager, deve da un lato far quadrare i bilanci e, dall’altro, far crescere un’azienda alle prese con la complessità mutevole del momento.  Servono, per questi obiettivi, anche nuove metodologie di lavoro. Che non è così semplice individuare e mettere in pratica.

E’ attorno a questi temi – proponendo una soluzione – che ragiona Neil Perkin con il suo “Agile transformation. Sopravvivere, svilupparsi e competere nell’era digitale”, libro appena pubblicato in italiano a cura di Marco Calzolari.

Proprio “l’era digitale” è ciò che spinge a cambiare, secondo l’autore che ha ideato il metodo di lavoro agile come risposta al blocco in cui si trovano molte imprese a confronto con la digitalizzazione dei processi e dei metodi di produzione. Secondo Perkin, infatti, molte aziende si ritrovano in questa condizione perché fermate da metodologie di lavoro sorpassate, processi decisionali poco orizzontali e che inibiscono l’innovazione: un cultura aziendale, in altri termini, che premia il conformismo e l’efficienza immediata anziché l’intraprendenza e la volontà di imparare.

Da tutto questo, appunto, la proposta della Agile Transformation che viene indicata come una strada per creare imprese che sappiano continuamente rimodellarsi sulla base delle esigenze dei clienti e delle loro risposte, che lavorino in gruppi “orizzontali e flessibili”, sostenuti dalla tecnologia e che sappiano utilizzare le proprie risorse in modo continuamente adattabile al futuro.

Dopo una lunga introduzione di Calzolari, il libro conduce chi legge partendo dalla necessità di avere un “nuovo sistema operativo” per le imprese, passando poi per la definizione e l’approfondimento delle caratteristiche della “impresa agile” per arrivare quindi ad una serie di punti cruciali: la corretta innovazione, la necessità di cambiare la gestione del cambiamento, un nuovo approccio agli obiettivi d’impresa e alla sua organizzazione.

Il libro di Perkin è da leggere con attenzione e certamente contiene indicazioni da, almeno, provare ad applicare. Scrive Calzolari nelle sue premesse: “Il vero potenziale del «movimento agile» -risiede – nella condivisione di esperienze autentiche di persone con necessità simili, e nell’applicazione di un’apparente «saggezza pratica» basata su metodologie che –  esaltano – la qualità che ogni professionista”.

Agile transformation. Sopravvivere, svilupparsi e competere nell’era digitale

Neil Perkin

Guerini Next, 2023

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