L’impresa del creare
Essere creativi per innovare. Anche nelle imprese, forse soprattutto nelle imprese. Passaggio obbligatorio, per dare orizzonti diversi alla produzione e quindi alla collocazione sui mercati, quello della creatività viene vissuto spesso come un privilegio per pochi, illuminati, felici imprenditori. Ovvio, una certa predisposizione ci vuole. Ma la creatività è per tutti. Basta imparare e prima ancora rendersene conto.
E’ questo uno dei messaggi di “Essere creativi…una possibilità per tutti. Guida al DNA delle idee per innovare ogni giorno”, un volumetto (poco meno di 200 pagine), scritto da Massimo Carignano, Francesco Rossetti, Alessandro Dondo, Fabio Schena ed Elisabetta Cavallari (giovani esperienze diverse messe in comune, dall’ingegneria all’economia, passando per la fisica, l’archeologia e il diritto applicate in ambiti ancora più disparati dall’Università, alla grande industria e alle PMI). Il libro esplora teoria e tecnica della creatività per l’innovazione con un metodo diverso da solito. “L’innovazione è una prerogativa universale dell’uomo”, spiegano i cinque autori, anche in senso biologico e genetico; quindi è propria degli uomini, di tutti gli uomini. E’ possibile di conseguenza studiarla, spiegarla, applicarla, farla crescere raccontando e sviluppando le idee attraverso una specie di “carta di identità” composta da elementi che – come i geni -, possono comporsi e ricomporsi infinite volte, generando infiniti modi del pensare del creare. Spazio aperto per tutti, quindi, anche per chi pensa di aver esaurito tutte le risorse per far crescere l’innovazione nell’impresa, nella produzione e nei mercati. Della “genomation” – questo il nome dato al metodo -, vengono dati i tratti essenziali e fornite una serie di applicazioni. Nelle pagine del volume, dopo la teoria vi sono casi pratici come la predisposizione dei questionari aziendali, la strutturazione di una rete vendita, l’impostazione di un centro studi per le PMI, il social commerce, la selezione e la assunzione del personale. E anche spazi, pagine bianche “per pensare e reagire” immediatamente a quanto si è appena letto.
“Essere creativi” è un volume positivo, che fa bene alla cultura d’impresa, anche provocando reazioni contrastanti.
E’ bello quanto pongono i cinque autori nelle pagine iniziali della loro fatica citando Antoine de Saint-Exupery: “Creare…equivale a sbagliare quel passo nella danza. Significa dare di traverso quel colpo di scalpello nella pietra”.
Essere creativi…una possibilità per tutti! Guida al DINA delle idee per innovare ogni giorno
M. Carignano, F. Rossetti, A. Dondo, F. Schena, E. Cavallari
Edizioni Creativa, marzo 2014.


Essere creativi per innovare. Anche nelle imprese, forse soprattutto nelle imprese. Passaggio obbligatorio, per dare orizzonti diversi alla produzione e quindi alla collocazione sui mercati, quello della creatività viene vissuto spesso come un privilegio per pochi, illuminati, felici imprenditori. Ovvio, una certa predisposizione ci vuole. Ma la creatività è per tutti. Basta imparare e prima ancora rendersene conto.
E’ questo uno dei messaggi di “Essere creativi…una possibilità per tutti. Guida al DNA delle idee per innovare ogni giorno”, un volumetto (poco meno di 200 pagine), scritto da Massimo Carignano, Francesco Rossetti, Alessandro Dondo, Fabio Schena ed Elisabetta Cavallari (giovani esperienze diverse messe in comune, dall’ingegneria all’economia, passando per la fisica, l’archeologia e il diritto applicate in ambiti ancora più disparati dall’Università, alla grande industria e alle PMI). Il libro esplora teoria e tecnica della creatività per l’innovazione con un metodo diverso da solito. “L’innovazione è una prerogativa universale dell’uomo”, spiegano i cinque autori, anche in senso biologico e genetico; quindi è propria degli uomini, di tutti gli uomini. E’ possibile di conseguenza studiarla, spiegarla, applicarla, farla crescere raccontando e sviluppando le idee attraverso una specie di “carta di identità” composta da elementi che – come i geni -, possono comporsi e ricomporsi infinite volte, generando infiniti modi del pensare del creare. Spazio aperto per tutti, quindi, anche per chi pensa di aver esaurito tutte le risorse per far crescere l’innovazione nell’impresa, nella produzione e nei mercati. Della “genomation” – questo il nome dato al metodo -, vengono dati i tratti essenziali e fornite una serie di applicazioni. Nelle pagine del volume, dopo la teoria vi sono casi pratici come la predisposizione dei questionari aziendali, la strutturazione di una rete vendita, l’impostazione di un centro studi per le PMI, il social commerce, la selezione e la assunzione del personale. E anche spazi, pagine bianche “per pensare e reagire” immediatamente a quanto si è appena letto.
“Essere creativi” è un volume positivo, che fa bene alla cultura d’impresa, anche provocando reazioni contrastanti.
E’ bello quanto pongono i cinque autori nelle pagine iniziali della loro fatica citando Antoine de Saint-Exupery: “Creare…equivale a sbagliare quel passo nella danza. Significa dare di traverso quel colpo di scalpello nella pietra”.
Essere creativi…una possibilità per tutti! Guida al DINA delle idee per innovare ogni giorno
M. Carignano, F. Rossetti, A. Dondo, F. Schena, E. Cavallari
Edizioni Creativa, marzo 2014.