Pane d’impresa
Il racconto delle vicende umane e aziendali di un panettiere si trasforma in un perfetto manuale di gestione delle organizzazioni della produzione
L’impresa sempre, anche con il pane (forse soprattutto con il pane). Comunque sempre impresa, cioè l’intrapresa di qualcosa di nuovo, fatto come lo si sente dentro. E progettato, costruito, conquistato giorno per giorno con caparbietà, ingegno, innovazione e fantasia. Sono sempre così le storie d’impresa. Sempre uguali e sempre completamente diverse le une dalle altre. Ed è sempre la “pratica” che insegna alla “teoria”. Per questo si impara ogni volta qualcosa dalla lettura delle vicende di imprenditrici e imprenditori che “hanno costruito la loro impresa”.
E’ il caso di “Volevo solo fare il panettiere” scritto da Luigi Luini panettiere per davvero e cioè imprenditore per davvero. Che ad un certo punto della sua lunga vita ha deciso di scrivere la sua storia in forma di libro che, adesso, oltre che un racconto imperdibile, è un perfetto manuale di gestione d’impresa. Tanto che la prefazione viene scritta da Sandro Castaldo professore ordinario di economia e gestione delle imprese alla Bocconi di Milano il quale non esita a rendere onore al panettiere di origini pugliesi trapiantato a Milano e, in puro linguaggio accademico, conferma quanto la “Luini Milano forno dal 1888” sia un esempio perfetto di impresa innovativa eppure legata alla tradizione, capace di crescere con gli strumenti più moderni del marketing eppure in grado di dare continuità al prodotto senza perdere mercato.
Luini scrive e racconta iniziando con un’affermazione di principio: “Io non vedo alcuna differenza di principio tra un prodotto da forno e una stretta di mano. Panzerotti, taralli, friselle e rosette sono questione di mani, e quelle mani appartengono soltanto a un uomo, che nelle sue mani profonde tutta la sua intelligenza, tutto se stesso”. Mani e cioè manifattura, fabbricazione di qualcosa che deriva da lontano, che si rinnova pur rimanendo uguale. Luini ripercorre quindi novant’anni di storia aziendale che, insieme a tante immagini, recuperano ricordi d’infanzia e vicende familiari, curiosità, aneddoti e scelte alla base di un successo imprenditoriale fatto di tradizione e coraggiosa innovazione. La storia del forno Luini si intreccia poi con quella del nostro Paese, riattraversando lo Stivale sulle tracce di un nonno materno che, emigrato da Bisceglie, porta con sé il suo paio di baffi, una camicia buona e i segreti di una cucina pugliese destinata a conquistare una città (Milano), imponendosi come prodotto locale, fino poi a rimbalzare all’altro capo del mondo in un passaparola globale. Oggi si direbbe: tutto frutto di un’attenzione costante alla qualità del prodotto e all’innovazione. In sintesi: saggezza d’impresa. Che Luigi Luini racconta con trasporto, senza nascondersi nulla. E affascinando chi legge.
L’accademico della Bocconi presentando la fatica letteraria di Luini ammette quanto Luini stesso insieme a tutti gli imprenditori che davvero vogliono dirsi tali, sanno perfettamente: “Le sue parole ci confermano che alla fine le risorse fondamentali delle aziende sono le donne e gli uomini che le animano, i loro sentimenti e le loro idee”. Tutto da leggere il libro di Luigi Luini.
Volevo solo fare il panettiere
Luigi Luini
EGEA, 2021
Il racconto delle vicende umane e aziendali di un panettiere si trasforma in un perfetto manuale di gestione delle organizzazioni della produzione
L’impresa sempre, anche con il pane (forse soprattutto con il pane). Comunque sempre impresa, cioè l’intrapresa di qualcosa di nuovo, fatto come lo si sente dentro. E progettato, costruito, conquistato giorno per giorno con caparbietà, ingegno, innovazione e fantasia. Sono sempre così le storie d’impresa. Sempre uguali e sempre completamente diverse le une dalle altre. Ed è sempre la “pratica” che insegna alla “teoria”. Per questo si impara ogni volta qualcosa dalla lettura delle vicende di imprenditrici e imprenditori che “hanno costruito la loro impresa”.
E’ il caso di “Volevo solo fare il panettiere” scritto da Luigi Luini panettiere per davvero e cioè imprenditore per davvero. Che ad un certo punto della sua lunga vita ha deciso di scrivere la sua storia in forma di libro che, adesso, oltre che un racconto imperdibile, è un perfetto manuale di gestione d’impresa. Tanto che la prefazione viene scritta da Sandro Castaldo professore ordinario di economia e gestione delle imprese alla Bocconi di Milano il quale non esita a rendere onore al panettiere di origini pugliesi trapiantato a Milano e, in puro linguaggio accademico, conferma quanto la “Luini Milano forno dal 1888” sia un esempio perfetto di impresa innovativa eppure legata alla tradizione, capace di crescere con gli strumenti più moderni del marketing eppure in grado di dare continuità al prodotto senza perdere mercato.
Luini scrive e racconta iniziando con un’affermazione di principio: “Io non vedo alcuna differenza di principio tra un prodotto da forno e una stretta di mano. Panzerotti, taralli, friselle e rosette sono questione di mani, e quelle mani appartengono soltanto a un uomo, che nelle sue mani profonde tutta la sua intelligenza, tutto se stesso”. Mani e cioè manifattura, fabbricazione di qualcosa che deriva da lontano, che si rinnova pur rimanendo uguale. Luini ripercorre quindi novant’anni di storia aziendale che, insieme a tante immagini, recuperano ricordi d’infanzia e vicende familiari, curiosità, aneddoti e scelte alla base di un successo imprenditoriale fatto di tradizione e coraggiosa innovazione. La storia del forno Luini si intreccia poi con quella del nostro Paese, riattraversando lo Stivale sulle tracce di un nonno materno che, emigrato da Bisceglie, porta con sé il suo paio di baffi, una camicia buona e i segreti di una cucina pugliese destinata a conquistare una città (Milano), imponendosi come prodotto locale, fino poi a rimbalzare all’altro capo del mondo in un passaparola globale. Oggi si direbbe: tutto frutto di un’attenzione costante alla qualità del prodotto e all’innovazione. In sintesi: saggezza d’impresa. Che Luigi Luini racconta con trasporto, senza nascondersi nulla. E affascinando chi legge.
L’accademico della Bocconi presentando la fatica letteraria di Luini ammette quanto Luini stesso insieme a tutti gli imprenditori che davvero vogliono dirsi tali, sanno perfettamente: “Le sue parole ci confermano che alla fine le risorse fondamentali delle aziende sono le donne e gli uomini che le animano, i loro sentimenti e le loro idee”. Tutto da leggere il libro di Luigi Luini.
Volevo solo fare il panettiere
Luigi Luini
EGEA, 2021