Produrre diversamente
L’ultimo libro curato da Aldo Bonomi delinea un assetto produttivo e territoriale nuovo, che cambia i paradigmi utilizzati fino ad oggi
Fabbrica “non più fabbrica”, ma luogo della produzione che si diluisce nel territorio, lo pervade, ne diventa struttura di lavoro e di vita. E’ attorno a questa raffigurazione della realtà che si muove “Oltre le mura dell’impresa. Vivere, abitare, lavorare nelle piattaforme territoriali”, libro curato da Aldo Bonomi che ha, con ragione, l’ambizione di costituire un salto di qualità nelle analisi di quanto sta accadendo nelle società industrializzate.
Frutto di decenni di ricerche, analisi e ragionamenti, il libro è contemporaneamente testo di studio e compendio di immagini che valgono più di centinaia di pagine di numeri.
Tutto inizia da una ipotesi che è anche una constatazione: la fabbrica è esplosa sul territorio, portando fuori dalle mura la logica dell’industrializzazione. Da qui parte il lungo percorso di esplorazione territoriale del consorzio Aaster (creato e animato dallo stesso Bonomi) che conduce ad una sorta di “scomposizione del lavoro fordista” (e cioè quello legato alla tradizionale organizzazione della produzione), per arrivare ad una rappresentazione di nuove configurazioni sociali fatte di momenti di lavoro e di vita, di luoghi positivi e di ambiti di sfruttamento diversi dal passato, ambivalenze e occasioni di sviluppo.
Concentrato nell’analisi di quanto è accaduto e accade al nord della Penisola, il libro non solo si fonda su decenni di lavoro ma su una solida mole di dati e ricerche, tanto da poter essere definito un “almanacco dei territori” che nel nord (ma senza dimenticare il sud) costituiscono il nucleo forte della produzione italiana.
Dopo un lungo capitolo di sintesi dello stesso Bonomi, chi legge può quindi approfondire quanto accade nelle “quattro lombardie”, nel nord-est alle prese con il “policentrismo delle molecole”, nell’Emilia-Romagna delle piattaforme, nella Torino ex company town. Ma anche nei tanti nord e cioè quelli dei poli metropolitani, delle piattaforme, delle “comunità-polvere”.
Nelle circa duecento pagine raccolte da Bonomi, si coglie un susseguirsi di analisi e suggestioni che costituiscono, queste ultime, uno dei valori aggiunti del libro (insieme ad un linguaggio che riesce spesso a superare i tornanti dei tecnicismi arrivando ad un racconto vivo di quanto accade).
Il libro è così una “inchiesta radicale e paziente sul divenire dei territori”, come scrive Bonomi, che si pone molte domande (come quella sul futuro della “comunità operosa” fattasi “capitalismo intermedio”) e non pretende di dare risposte preconfezionate ma ulteriore argomenti di ragionamento. Come, tanto per citarne uno, la connotazione delle “industrie urbane” che “mettono a valore quattro campi chiave del vivere sociale e dell’umano: salute, natura, abitare, sapere”.
“Oltre le mura dell’impresa” non è un libro da leggere di corsa (anche se si fa leggere benissimo), ma qualcosa su cui ragionare, del quale non si è obbligati a condividere tutto, ma che devono leggere tutti quelli che vogliono capire di più e meglio dell’evoluzione del nostro sistema sociale e produttivo.
Oltre le mura dell’impresa. Vivere, abitare, lavorare nelle piattaforme territoriali
Aldo Bonomi (a cura di)
DeriveApprodi, 2021
L’ultimo libro curato da Aldo Bonomi delinea un assetto produttivo e territoriale nuovo, che cambia i paradigmi utilizzati fino ad oggi
Fabbrica “non più fabbrica”, ma luogo della produzione che si diluisce nel territorio, lo pervade, ne diventa struttura di lavoro e di vita. E’ attorno a questa raffigurazione della realtà che si muove “Oltre le mura dell’impresa. Vivere, abitare, lavorare nelle piattaforme territoriali”, libro curato da Aldo Bonomi che ha, con ragione, l’ambizione di costituire un salto di qualità nelle analisi di quanto sta accadendo nelle società industrializzate.
Frutto di decenni di ricerche, analisi e ragionamenti, il libro è contemporaneamente testo di studio e compendio di immagini che valgono più di centinaia di pagine di numeri.
Tutto inizia da una ipotesi che è anche una constatazione: la fabbrica è esplosa sul territorio, portando fuori dalle mura la logica dell’industrializzazione. Da qui parte il lungo percorso di esplorazione territoriale del consorzio Aaster (creato e animato dallo stesso Bonomi) che conduce ad una sorta di “scomposizione del lavoro fordista” (e cioè quello legato alla tradizionale organizzazione della produzione), per arrivare ad una rappresentazione di nuove configurazioni sociali fatte di momenti di lavoro e di vita, di luoghi positivi e di ambiti di sfruttamento diversi dal passato, ambivalenze e occasioni di sviluppo.
Concentrato nell’analisi di quanto è accaduto e accade al nord della Penisola, il libro non solo si fonda su decenni di lavoro ma su una solida mole di dati e ricerche, tanto da poter essere definito un “almanacco dei territori” che nel nord (ma senza dimenticare il sud) costituiscono il nucleo forte della produzione italiana.
Dopo un lungo capitolo di sintesi dello stesso Bonomi, chi legge può quindi approfondire quanto accade nelle “quattro lombardie”, nel nord-est alle prese con il “policentrismo delle molecole”, nell’Emilia-Romagna delle piattaforme, nella Torino ex company town. Ma anche nei tanti nord e cioè quelli dei poli metropolitani, delle piattaforme, delle “comunità-polvere”.
Nelle circa duecento pagine raccolte da Bonomi, si coglie un susseguirsi di analisi e suggestioni che costituiscono, queste ultime, uno dei valori aggiunti del libro (insieme ad un linguaggio che riesce spesso a superare i tornanti dei tecnicismi arrivando ad un racconto vivo di quanto accade).
Il libro è così una “inchiesta radicale e paziente sul divenire dei territori”, come scrive Bonomi, che si pone molte domande (come quella sul futuro della “comunità operosa” fattasi “capitalismo intermedio”) e non pretende di dare risposte preconfezionate ma ulteriore argomenti di ragionamento. Come, tanto per citarne uno, la connotazione delle “industrie urbane” che “mettono a valore quattro campi chiave del vivere sociale e dell’umano: salute, natura, abitare, sapere”.
“Oltre le mura dell’impresa” non è un libro da leggere di corsa (anche se si fa leggere benissimo), ma qualcosa su cui ragionare, del quale non si è obbligati a condividere tutto, ma che devono leggere tutti quelli che vogliono capire di più e meglio dell’evoluzione del nostro sistema sociale e produttivo.
Oltre le mura dell’impresa. Vivere, abitare, lavorare nelle piattaforme territoriali
Aldo Bonomi (a cura di)
DeriveApprodi, 2021