Umanità d’impresa
Il racconto dele risorse umane nelle organizzazioni della produzione
Risorse umane capitale d’impresa. Facile a dirsi, difficilissimo a farsi (per davvero). Questione non solo di cultura d’impresa, ma anche di vincoli, circostanze, accadimenti, influenze esterne all’azienda e tanto altro ancora. Vale comunque sempre la fatica cercare di comprendere come tentare di realizzare sul serio qualcosa che ormai dovrebbe essere alla base di ogni buona impresa. E per iniziare, è possibile leggere “Risorse (molto) umane” di Giorgio Pivetta che, partendo dalle letture su Adriano Olivetti oltre che di psicologia e sociologia del lavoro, ha intrapreso un percorso professionale nell’ambito delle risorse umane passando prima da Barilla e poi da Campari.
Il senso del libro è tutto nel sottotitolo (oltre che nella parentesi del titolo): “Miti, riti e dilemmi in un viaggio tra passato e futuro”. Perché, quello delle risorse umane nelle aziende è davvero un insieme di miti e riti ma anche di dilemmi e interrogativi. E di immaginari collettivi.
Pivetta prova a raccontare tutto partendo naturalmente dalla globalizzazione per passare a guardare dentro le imprese oggi – tentando di mettere insieme persone, organizzazione e cultura -, e provare a guardare sempre dentro le imprese ma domani, quando la digitalizzazione la farà davvero da padrona. Tutto per arrivare ad affermare che in fatto di risorse umane non ci sono precetti sempre validi o formule generali mentre quello che si può fare è proporre una prospettiva. Senza dimenticare il tratto fondamentale: l’umanità che vive dentro ogni impresa.
Scrive l’autore ad un certo punto del suo libro: “Il mio racconto utilizza da un lato il filtro dell’esperienza diretta sul campo e dall’altro il confronto con l’evoluzione del mondo, delle organizzazioni e soprattutto delle persone che le vivono”. Il risultato è qualcosa da leggere tutto. Interessante, al fondo, l’indicazione della “biblioteca dell’autore” con trenta titoli tra i più vari in cui spiccano Adriano Olivetti e Max Weber.
Risorse (molto) umane. Miti, riti e dilemmi in un viaggio tra passato e futuro
Giorgio Pivetta
Guerini Next, 2023
Il racconto dele risorse umane nelle organizzazioni della produzione
Risorse umane capitale d’impresa. Facile a dirsi, difficilissimo a farsi (per davvero). Questione non solo di cultura d’impresa, ma anche di vincoli, circostanze, accadimenti, influenze esterne all’azienda e tanto altro ancora. Vale comunque sempre la fatica cercare di comprendere come tentare di realizzare sul serio qualcosa che ormai dovrebbe essere alla base di ogni buona impresa. E per iniziare, è possibile leggere “Risorse (molto) umane” di Giorgio Pivetta che, partendo dalle letture su Adriano Olivetti oltre che di psicologia e sociologia del lavoro, ha intrapreso un percorso professionale nell’ambito delle risorse umane passando prima da Barilla e poi da Campari.
Il senso del libro è tutto nel sottotitolo (oltre che nella parentesi del titolo): “Miti, riti e dilemmi in un viaggio tra passato e futuro”. Perché, quello delle risorse umane nelle aziende è davvero un insieme di miti e riti ma anche di dilemmi e interrogativi. E di immaginari collettivi.
Pivetta prova a raccontare tutto partendo naturalmente dalla globalizzazione per passare a guardare dentro le imprese oggi – tentando di mettere insieme persone, organizzazione e cultura -, e provare a guardare sempre dentro le imprese ma domani, quando la digitalizzazione la farà davvero da padrona. Tutto per arrivare ad affermare che in fatto di risorse umane non ci sono precetti sempre validi o formule generali mentre quello che si può fare è proporre una prospettiva. Senza dimenticare il tratto fondamentale: l’umanità che vive dentro ogni impresa.
Scrive l’autore ad un certo punto del suo libro: “Il mio racconto utilizza da un lato il filtro dell’esperienza diretta sul campo e dall’altro il confronto con l’evoluzione del mondo, delle organizzazioni e soprattutto delle persone che le vivono”. Il risultato è qualcosa da leggere tutto. Interessante, al fondo, l’indicazione della “biblioteca dell’autore” con trenta titoli tra i più vari in cui spiccano Adriano Olivetti e Max Weber.
Risorse (molto) umane. Miti, riti e dilemmi in un viaggio tra passato e futuro
Giorgio Pivetta
Guerini Next, 2023