Una buona mappa
Un libro di Maurizio Ferraris fornisce una lettura diversa e importante dell’oggi e soprattutto di un possibile domani
Buone mappe per capire dove si è; buone bussole per trovare il cammino migliore per andare avanti. Necessità per tutti. Anche per chi – imprenditore o manager -, si trova ad essere non sono responsabile di se stesso ma anche di donne e uomini che con lui affrontano l’avventura di un’impresa. Una buona mappa per capire, che è anche bussola per orientarsi, è certamente l’ultimo libro di Maurizio Ferraris – “Documanità. Filosofia del mondo nuovo” -, che descrive il presente e soprattutto il futuro con un approccio assolutamente stimolante e da apprezzare.
Punto di partenza dell’autore è la constatazione del fatto che pensare al futuro basandosi sul passato è ormai cosa desueta e inutile perché la “rivoluzione tecnologica” che stiamo vivendo ha radicalmente cambiato tutti i termini della questione.
Il web – spiega Ferraris -, è il più grande apparato di registrazione che l’umanità abbia sinora sviluppato, e questo spiega l’importanza dei cambiamenti che ha prodotto. Basti pensare che sebbene più di un essere umano su due non possieda ancora un cellulare, il numero di dispositivi connessi è pari a 23 miliardi: più di tre volte la popolazione mondiale. Questa connessione, ogni giorno, produce un numero di oggetti socialmente rilevanti maggiore di quanto non ne producano tutte le fabbriche del mondo: una mole immane di atti, contatti, transazioni e tracce codificati in 2,5 quintilioni di byte. Il numero di segni disponibile per la manipolazione e la combinazione diviene incommensurabilmente più elevato che in qualunque cultura precedente, e questo cambia tutto.
Da qui, appunto, il libro di Ferraris che inizia con un prologo dedicato proprio a descrivere il “mondo nuovo” per proseguire poi con una prima parte dedicata alla descrizione della natura del web e con una seconda e una terza parte dedicate a raccontare noi stessi e la nostra origine. La quarta e ultima parte, infine, affronta la domanda cruciale: dove andiamo? Ferraris ha scritto un gran libro. Nel mezzo del percorso di lettura, certo, si trovano passaggi affascinanti ma non sempre facili, ma ci si può calare con lo scrittore in un mondo – che è quello nostro – visto con occhi diversi. Ritrovando anche punti di riferimento conosciuti come quelli dedicati all’automazione, all’informazione, all’ambiente, alla biosfera, al significato del lavoro, al merito, alla produzione, ai beni, all’educazione, al consumo.
Ne emerge una radicale revisione della costruzione concettuale dei nostri modi di guardare alla tecnica, all’umanità e al capitale. Bellissimo libro da leggere e rileggere.
Documanità. Filosofia del mondo nuovo
Maurizio Ferraris
Laterza, 2021


Un libro di Maurizio Ferraris fornisce una lettura diversa e importante dell’oggi e soprattutto di un possibile domani
Buone mappe per capire dove si è; buone bussole per trovare il cammino migliore per andare avanti. Necessità per tutti. Anche per chi – imprenditore o manager -, si trova ad essere non sono responsabile di se stesso ma anche di donne e uomini che con lui affrontano l’avventura di un’impresa. Una buona mappa per capire, che è anche bussola per orientarsi, è certamente l’ultimo libro di Maurizio Ferraris – “Documanità. Filosofia del mondo nuovo” -, che descrive il presente e soprattutto il futuro con un approccio assolutamente stimolante e da apprezzare.
Punto di partenza dell’autore è la constatazione del fatto che pensare al futuro basandosi sul passato è ormai cosa desueta e inutile perché la “rivoluzione tecnologica” che stiamo vivendo ha radicalmente cambiato tutti i termini della questione.
Il web – spiega Ferraris -, è il più grande apparato di registrazione che l’umanità abbia sinora sviluppato, e questo spiega l’importanza dei cambiamenti che ha prodotto. Basti pensare che sebbene più di un essere umano su due non possieda ancora un cellulare, il numero di dispositivi connessi è pari a 23 miliardi: più di tre volte la popolazione mondiale. Questa connessione, ogni giorno, produce un numero di oggetti socialmente rilevanti maggiore di quanto non ne producano tutte le fabbriche del mondo: una mole immane di atti, contatti, transazioni e tracce codificati in 2,5 quintilioni di byte. Il numero di segni disponibile per la manipolazione e la combinazione diviene incommensurabilmente più elevato che in qualunque cultura precedente, e questo cambia tutto.
Da qui, appunto, il libro di Ferraris che inizia con un prologo dedicato proprio a descrivere il “mondo nuovo” per proseguire poi con una prima parte dedicata alla descrizione della natura del web e con una seconda e una terza parte dedicate a raccontare noi stessi e la nostra origine. La quarta e ultima parte, infine, affronta la domanda cruciale: dove andiamo? Ferraris ha scritto un gran libro. Nel mezzo del percorso di lettura, certo, si trovano passaggi affascinanti ma non sempre facili, ma ci si può calare con lo scrittore in un mondo – che è quello nostro – visto con occhi diversi. Ritrovando anche punti di riferimento conosciuti come quelli dedicati all’automazione, all’informazione, all’ambiente, alla biosfera, al significato del lavoro, al merito, alla produzione, ai beni, all’educazione, al consumo.
Ne emerge una radicale revisione della costruzione concettuale dei nostri modi di guardare alla tecnica, all’umanità e al capitale. Bellissimo libro da leggere e rileggere.
Documanità. Filosofia del mondo nuovo
Maurizio Ferraris
Laterza, 2021