Le scuole a lezione di Innovazione in Fondazione Pirelli
InsideEdu è il progetto di videointerviste che dà voce ai bambini e ai ragazzi che partecipano alle attività didattiche del programma Fondazione Pirelli Educational. L’obiettivo della telecamera segue gli studenti durante lo svolgimento dei percorsi educativi: mentre visitano la Fondazione Pirelli e si confrontano con documenti originali come brevetti e bozzetti pubblicitari, intenti ad assistere e a partecipare a interventi di esperti o ancora nel momento in cui sono chiamati a mettere in pratica quello che hanno imparato realizzando una campagna pubblicitaria o programmando e mettendo in funzione un robot. Le loro impressioni e le loro opinioni sono state raccolte attraverso interviste realizzate proprio durante i percorsi presso la Fondazione Pirelli.
Il primo tema affrontato in questa serie di appuntamenti è il tema dell’Innovazione, negli ultimi anni sempre più centrale sia nel mondo dell’impresa sia in campo scolastico ed educativo.
Il modello di sviluppo tecnologico di Pirelli può costituire un interessante esempio per i giovani studenti che sempre di più si confronteranno con le nuove tecnologie e con la capacità innovativa delle aziende. La storia di Pirelli è infatti il risultato di quasi 150 anni di storia, di ricerca e produzione. Con oltre 6100 brevetti depositati dal 1872 a oggi l’azienda – nei suoi laboratori di Ricerca e Sviluppo – continua a sperimentare per realizzare prodotti sempre più innovativi e performanti, ma anche sempre più attenti alla sostenibilità e alla sicurezza. La Fondazione Pirelli conserva nel suo Archivio Storico le testimonianze di schede e disegni tecnici, progetti, studi e ricerche sui materiali di questo continuo sforzo dell’azienda per essere all’avanguardia.
Grazie anche alla presenza durante il percorso “Occhi meccanici, robot e musica per la fabbrica digitale” di ingegneri Pirelli specializzati nei nuovi processi di produzione di pneumatici, gli studenti possono scoprire le funzioni e le potenzialità del sistema robotico automatizzato Next Mirs e del Controllo Automatico Visivo (CVA) che permette di riconoscere in maniera robotizzata eventuali difetti del pneumatico, per poi costruire un piccolo robot, sperimentandone la programmazione. I ragazzi delle scuole medie e superiori inoltre possono vedere dal vivo le varie fasi di realizzazione dei pneumatici Pirelli e visitare, con la mediazione dello staff del Dipartimento Educativo di Fondazione Pirelli, il Dipartimento di Ricerca e Sviluppo, lo stabilimento Next-Mirs di Milano-Bicocca e il Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese. Attraverso questi percorsi formativi gli studenti si avvicinano quindi al mondo del lavoro e cominciano a confrontarsi con le nuove professionalità richieste dai cambiamenti prodotti dall’introduzione dei processi digitali.
Ma che cosa si aspettano i ragazzi dall’innovazione e dallo sviluppo tecnologico? Gli studenti intervistati si prefigurano “città fatte di robot” e “macchine capaci di svolgere dei compiti che permettano di facilitare la vita e di vivere nuove esperienze senza bisogno dell’intervento umano”. Importante è quindi trasmettere loro che anche l’utilizzo delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale richiede comunque una mediazione umana, e sottolineare l’importanza di sviluppare competenze che permettano di lavorare con le macchine intelligenti. Perché anche la scuola sia preparata a un futuro sempre più digitale e connesso.
InsideEdu è il progetto di videointerviste che dà voce ai bambini e ai ragazzi che partecipano alle attività didattiche del programma Fondazione Pirelli Educational. L’obiettivo della telecamera segue gli studenti durante lo svolgimento dei percorsi educativi: mentre visitano la Fondazione Pirelli e si confrontano con documenti originali come brevetti e bozzetti pubblicitari, intenti ad assistere e a partecipare a interventi di esperti o ancora nel momento in cui sono chiamati a mettere in pratica quello che hanno imparato realizzando una campagna pubblicitaria o programmando e mettendo in funzione un robot. Le loro impressioni e le loro opinioni sono state raccolte attraverso interviste realizzate proprio durante i percorsi presso la Fondazione Pirelli.
Il primo tema affrontato in questa serie di appuntamenti è il tema dell’Innovazione, negli ultimi anni sempre più centrale sia nel mondo dell’impresa sia in campo scolastico ed educativo.
Il modello di sviluppo tecnologico di Pirelli può costituire un interessante esempio per i giovani studenti che sempre di più si confronteranno con le nuove tecnologie e con la capacità innovativa delle aziende. La storia di Pirelli è infatti il risultato di quasi 150 anni di storia, di ricerca e produzione. Con oltre 6100 brevetti depositati dal 1872 a oggi l’azienda – nei suoi laboratori di Ricerca e Sviluppo – continua a sperimentare per realizzare prodotti sempre più innovativi e performanti, ma anche sempre più attenti alla sostenibilità e alla sicurezza. La Fondazione Pirelli conserva nel suo Archivio Storico le testimonianze di schede e disegni tecnici, progetti, studi e ricerche sui materiali di questo continuo sforzo dell’azienda per essere all’avanguardia.
Grazie anche alla presenza durante il percorso “Occhi meccanici, robot e musica per la fabbrica digitale” di ingegneri Pirelli specializzati nei nuovi processi di produzione di pneumatici, gli studenti possono scoprire le funzioni e le potenzialità del sistema robotico automatizzato Next Mirs e del Controllo Automatico Visivo (CVA) che permette di riconoscere in maniera robotizzata eventuali difetti del pneumatico, per poi costruire un piccolo robot, sperimentandone la programmazione. I ragazzi delle scuole medie e superiori inoltre possono vedere dal vivo le varie fasi di realizzazione dei pneumatici Pirelli e visitare, con la mediazione dello staff del Dipartimento Educativo di Fondazione Pirelli, il Dipartimento di Ricerca e Sviluppo, lo stabilimento Next-Mirs di Milano-Bicocca e il Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese. Attraverso questi percorsi formativi gli studenti si avvicinano quindi al mondo del lavoro e cominciano a confrontarsi con le nuove professionalità richieste dai cambiamenti prodotti dall’introduzione dei processi digitali.
Ma che cosa si aspettano i ragazzi dall’innovazione e dallo sviluppo tecnologico? Gli studenti intervistati si prefigurano “città fatte di robot” e “macchine capaci di svolgere dei compiti che permettano di facilitare la vita e di vivere nuove esperienze senza bisogno dell’intervento umano”. Importante è quindi trasmettere loro che anche l’utilizzo delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale richiede comunque una mediazione umana, e sottolineare l’importanza di sviluppare competenze che permettano di lavorare con le macchine intelligenti. Perché anche la scuola sia preparata a un futuro sempre più digitale e connesso.