Da Piambello a Pietraligure: le colonie estive Pirelli
Sin dai primi decenni del Novecento, Pirelli si è impegnata a supportare la famiglia con diverse iniziative. Tra queste la costruzione di opere destinate a soddisfare specifici bisogni, quali asili, doposcuola e colonie per l’accoglienza dei figli dei dipendenti. Colonie marine, montane ed elioterapiche.
La prima colonia è quella del Villaggio Alpino di Piambello (Varese), organizzata dal Touring Club Italiano con cui Pirelli stabilì una convenzione già nel 1927. I figli dei dipendenti potevano così trascorrere, ospiti del Villaggio, due mesi a contatto con la natura, sia in estate che in inverno.
Nel 1947 Pirelli inaugura la colonia marina di Pietraligure, costruita di fronte al mare e circondata da ulivi e agrumeti. La giornata in colonia era rigidamente scandita: sveglia alle 7.00, alle 8.15 in spiaggia, alle 12.30 il pranzo, dalle 14.00 alle 16.00 sonnellino pomeridiano, etc. Oltre trecento bambini assistiti da dodici giovani “vigilatrici” che avevano il compito di controllarne anche il peso. Importante, infatti, che i bambini tornassero alle proprie famiglie ingrassati. L’aumento medio del peso dei bambini era una dato tenuto in grande considerazione per valutare la qualità della colonia.
Infine, il 26 giugno 1951 Pirelli apre la colonia elioterapica di Vimodrone che, da giugno a settembre, accoglierà ogni giorno oltre 150 bambini che trascorreranno così l’estate all’aria aperta a contatto con la natura.
Nel corso degli anni Sessanta si aggiungono poi la colonia elioterapica di Milano Marittima, gestita dai Padri Camilliani, e “La Rondinella” di Monte Varzi, e poi Piancavallo (Charitas Ambrosiana) e ancora la Colonia “Leone XIII” a Rota d’Imagna…
Ma a partire dagli anni Settanta i grandi cambiamenti politici e sociali dell’epoca modificano profondamente anche il vecchio modello di welfare, portando ad una progressiva riduzione delle Colonie.
Sin dai primi decenni del Novecento, Pirelli si è impegnata a supportare la famiglia con diverse iniziative. Tra queste la costruzione di opere destinate a soddisfare specifici bisogni, quali asili, doposcuola e colonie per l’accoglienza dei figli dei dipendenti. Colonie marine, montane ed elioterapiche.
La prima colonia è quella del Villaggio Alpino di Piambello (Varese), organizzata dal Touring Club Italiano con cui Pirelli stabilì una convenzione già nel 1927. I figli dei dipendenti potevano così trascorrere, ospiti del Villaggio, due mesi a contatto con la natura, sia in estate che in inverno.
Nel 1947 Pirelli inaugura la colonia marina di Pietraligure, costruita di fronte al mare e circondata da ulivi e agrumeti. La giornata in colonia era rigidamente scandita: sveglia alle 7.00, alle 8.15 in spiaggia, alle 12.30 il pranzo, dalle 14.00 alle 16.00 sonnellino pomeridiano, etc. Oltre trecento bambini assistiti da dodici giovani “vigilatrici” che avevano il compito di controllarne anche il peso. Importante, infatti, che i bambini tornassero alle proprie famiglie ingrassati. L’aumento medio del peso dei bambini era una dato tenuto in grande considerazione per valutare la qualità della colonia.
Infine, il 26 giugno 1951 Pirelli apre la colonia elioterapica di Vimodrone che, da giugno a settembre, accoglierà ogni giorno oltre 150 bambini che trascorreranno così l’estate all’aria aperta a contatto con la natura.
Nel corso degli anni Sessanta si aggiungono poi la colonia elioterapica di Milano Marittima, gestita dai Padri Camilliani, e “La Rondinella” di Monte Varzi, e poi Piancavallo (Charitas Ambrosiana) e ancora la Colonia “Leone XIII” a Rota d’Imagna…
Ma a partire dagli anni Settanta i grandi cambiamenti politici e sociali dell’epoca modificano profondamente anche il vecchio modello di welfare, portando ad una progressiva riduzione delle Colonie.