Pirelli in un mondo in movimento
Dal velocipede alla future mobility
È il 1890. La Pirelli inizia a produrre il “tipo Milano”, primo pneumatico per velocipede, un mezzo di trasporto che allora stava conoscendo numerosi cambiamenti, che lo porteranno a trasformarsi nella moderna bicicletta. Lungo il corso del tempo la bici diventerà sempre più popolare, dando inizio a una vera e propria moda nel mondo dei trasporti. Il XX secolo si apre all’insegna del mito della velocità. Nascono alcune delle più grandi competizioni automobilistiche, come la Targa Florio e il Gran Premio di Le Mans. È l’era dei grandi raid automobilistici che portano team di piloti a competere lungo tratte mai provate prima: si corre dalla Cina alla Francia e poi alla Spagna. Si attraversa anche l’oceano, fino a New York, per poi ritornare in Europa. Sulla scia delle grandi competizioni, l’industria automobilistica inizierà la costruzione in grande serie di autoveicoli, che si diffonderanno sempre più durante tutto il secolo. Il processo di motorizzazione di massa durante il boom economico degli anni Sessanta permette agli italiani di riscoprire la libertà. Le auto, ma anche le moto o gli scooter sono lo strumento che consente di raggiungere il luogo di lavoro, ma anche di viaggiare, alla scoperta di un paese che rinasce. Pirelli è stata la prima azienda italiana a produrre i pneumatici per motorscooter alla fine degli anni Quaranta, gommando le mitiche “Vespa” e “Lambretta”. Gli anni del boom economico si concludono bruscamente con la crisi petrolifera del 1973. Diventa pressante l’esigenza di trovare un combustibile alternativo e i dipartimenti di ricerca e sviluppo delle case automobilistiche si orientano anche verso l’utilizzo dell’energia elettrica. Iniziano gli studi, che porteranno alla produzione delle prime auto elettriche o ibride. Tra la fine del Novecento e i primi anni 2000 si afferma la visione della mobilità sostenibile. Si cercano nuovi modi di immaginare il trasporto, soprattutto urbano, che rispettino l’ambiente e riducano le emissioni. Auto elettriche quindi, ma anche una riscoperta dell’uso della bicicletta. Le bici con pedalata assistita sono sempre più utilizzate per muoversi nelle città, anche attraverso i servizi di Bike sharing che ridefiniscono il concetto di mobilità.
Un mondo in movimento, dal velocipede alla future mobility, sempre “gommato” Pirelli.
È il 1890. La Pirelli inizia a produrre il “tipo Milano”, primo pneumatico per velocipede, un mezzo di trasporto che allora stava conoscendo numerosi cambiamenti, che lo porteranno a trasformarsi nella moderna bicicletta. Lungo il corso del tempo la bici diventerà sempre più popolare, dando inizio a una vera e propria moda nel mondo dei trasporti. Il XX secolo si apre all’insegna del mito della velocità. Nascono alcune delle più grandi competizioni automobilistiche, come la Targa Florio e il Gran Premio di Le Mans. È l’era dei grandi raid automobilistici che portano team di piloti a competere lungo tratte mai provate prima: si corre dalla Cina alla Francia e poi alla Spagna. Si attraversa anche l’oceano, fino a New York, per poi ritornare in Europa. Sulla scia delle grandi competizioni, l’industria automobilistica inizierà la costruzione in grande serie di autoveicoli, che si diffonderanno sempre più durante tutto il secolo. Il processo di motorizzazione di massa durante il boom economico degli anni Sessanta permette agli italiani di riscoprire la libertà. Le auto, ma anche le moto o gli scooter sono lo strumento che consente di raggiungere il luogo di lavoro, ma anche di viaggiare, alla scoperta di un paese che rinasce. Pirelli è stata la prima azienda italiana a produrre i pneumatici per motorscooter alla fine degli anni Quaranta, gommando le mitiche “Vespa” e “Lambretta”. Gli anni del boom economico si concludono bruscamente con la crisi petrolifera del 1973. Diventa pressante l’esigenza di trovare un combustibile alternativo e i dipartimenti di ricerca e sviluppo delle case automobilistiche si orientano anche verso l’utilizzo dell’energia elettrica. Iniziano gli studi, che porteranno alla produzione delle prime auto elettriche o ibride. Tra la fine del Novecento e i primi anni 2000 si afferma la visione della mobilità sostenibile. Si cercano nuovi modi di immaginare il trasporto, soprattutto urbano, che rispettino l’ambiente e riducano le emissioni. Auto elettriche quindi, ma anche una riscoperta dell’uso della bicicletta. Le bici con pedalata assistita sono sempre più utilizzate per muoversi nelle città, anche attraverso i servizi di Bike sharing che ridefiniscono il concetto di mobilità.
Un mondo in movimento, dal velocipede alla future mobility, sempre “gommato” Pirelli.