Perché le fabbriche fanno bene all’Italia
Rachele Sessa, studiosa di economia, racconta bene, per l’editore Rubbettino, “Perché le fabbriche fanno bene all’Italia”, con un’interessante prefazione di Giuseppe Berta. La manifattura di qualità è cardine della nostra storia, di un’identità dinamica, aperta e inclusiva. E la coscienza della bellezza riguarda non soltanto ambiente e monumenti, ma anche gli oggetti prodotti dalla nostra industria e apprezzati nel mondo. Il design del made in Italy ne è testimonianza esemplare. Adesso che dobbiamo fare i conti con la transizione ambientale e digitale, anche la fabbrica va ripensate al di là dei canoni produttivi nel Novecento fordista. È il tempo della “fabbrica bella”, ben progettata, accogliente, sostenibile, sicura. Che l’opinione pubblica deve imparare a conoscere meglio. L’industria, insomma, “deve ritornare al centro delle politiche di una nazione come l’Italia. Una scelta civile, prima che politica in senso stretto”.
Perché le fabbriche fanno bene all’Italia
Rachele Sessa
Rubbettino, 2021