Alla Fondazione Pirelli il Premio Rosa Camuna 2016
Il 29 maggio 2016, presso il Teatro Bibiena di Mantova, la Fondazione Pirelli ha ricevuto dal Governatore delle Regione Lombardia il Premio Rosa Camuna, “per aver salvaguardato e valorizzato il patrimonio culturale, storico e contemporaneo del Gruppo Pirelli, materiali e archivi che raccontano la storia dell’impresa e la storia d’Italia”. Un premio prestigiosissimo, quello istituito fin dal 2009 dalla Regione per riconoscere pubblicamente ogni anno l’impegno, l’operosità, la creatività e l’ingegno di coloro che si siano particolarmente distinti nel contribuire allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo della Lombardia.
E poi, quella che è ben più che una coincidenza. Il premio è rappresentato da una medaglia dorata di forma circolare raffigurante al proprio interno la Rosa camuna, simbolo della Regione Lombardia. Quel simbolo lo ideò nel 1975 un pool di designer che annoverava Pino Tovaglia, Bob Noorda, Bruno Munari: nomi che hanno lasciato un marchio indelebile nella storia della comunicazione visiva Pirelli. Per la Fondazione Pirelli, l’aver ricevuto il premio ha significato il riconoscimento di un ruolo importante sostenuto nella vita culturale del territorio lombardo e di quello milanese in particolare: non solo nella conservazione del patrimonio storico dell’azienda ma anche nell’ampia attività di valorizzazione, diffusione e sostegno di una moderna cultura d’impresa.
Un’immagine su tutte per dare il senso del radicamento dell’azienda del territorio milanese: all’ingresso dell’Archivio Storico, oltre tremila metri lineari di documenti conservati negli spazi della Fondazione, campeggia una grande fotografia dal titolo “L’uscita delle maestranze dallo stabilimento Pirelli di Via Ponte Seveso”. E’ opera del fotografo e regista Luca Comerio, che nel 1905 volle ritrarre la grandiosità di questa industria che dall’anno della sua nascita, nel 1872, aveva ormai raggiunto la dimensione di un grande gruppo multinazionale. Le migliaia di lavoratori immortalati da Luca Comerio fuori dai cancelli della fabbrica milanese erano lì proprio a ricordare le solide radici lombarde della società fondata da Giovanni Battista Pirelli. A tutti quelle operaie e operai del primo Novecento, e alle migliaia e migliaia di loro successori delle fabbriche Pirelli di tutto il mondo, il Premio Rosa Camuna è idealmente dedicato.
Il 29 maggio 2016, presso il Teatro Bibiena di Mantova, la Fondazione Pirelli ha ricevuto dal Governatore delle Regione Lombardia il Premio Rosa Camuna, “per aver salvaguardato e valorizzato il patrimonio culturale, storico e contemporaneo del Gruppo Pirelli, materiali e archivi che raccontano la storia dell’impresa e la storia d’Italia”. Un premio prestigiosissimo, quello istituito fin dal 2009 dalla Regione per riconoscere pubblicamente ogni anno l’impegno, l’operosità, la creatività e l’ingegno di coloro che si siano particolarmente distinti nel contribuire allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo della Lombardia.
E poi, quella che è ben più che una coincidenza. Il premio è rappresentato da una medaglia dorata di forma circolare raffigurante al proprio interno la Rosa camuna, simbolo della Regione Lombardia. Quel simbolo lo ideò nel 1975 un pool di designer che annoverava Pino Tovaglia, Bob Noorda, Bruno Munari: nomi che hanno lasciato un marchio indelebile nella storia della comunicazione visiva Pirelli. Per la Fondazione Pirelli, l’aver ricevuto il premio ha significato il riconoscimento di un ruolo importante sostenuto nella vita culturale del territorio lombardo e di quello milanese in particolare: non solo nella conservazione del patrimonio storico dell’azienda ma anche nell’ampia attività di valorizzazione, diffusione e sostegno di una moderna cultura d’impresa.
Un’immagine su tutte per dare il senso del radicamento dell’azienda del territorio milanese: all’ingresso dell’Archivio Storico, oltre tremila metri lineari di documenti conservati negli spazi della Fondazione, campeggia una grande fotografia dal titolo “L’uscita delle maestranze dallo stabilimento Pirelli di Via Ponte Seveso”. E’ opera del fotografo e regista Luca Comerio, che nel 1905 volle ritrarre la grandiosità di questa industria che dall’anno della sua nascita, nel 1872, aveva ormai raggiunto la dimensione di un grande gruppo multinazionale. Le migliaia di lavoratori immortalati da Luca Comerio fuori dai cancelli della fabbrica milanese erano lì proprio a ricordare le solide radici lombarde della società fondata da Giovanni Battista Pirelli. A tutti quelle operaie e operai del primo Novecento, e alle migliaia e migliaia di loro successori delle fabbriche Pirelli di tutto il mondo, il Premio Rosa Camuna è idealmente dedicato.