Un “inedito” Fulvio Bianconi,
pittore in fabbrica
per la Rivista Pirelli
Nel dialogo tra cultura scientifica e umanistica sulle pagine della Rivista Pirelli, una voce importante spetta agli artisti che, insieme ai fotografi, hanno accompagnato i testi di poeti, letterati, scienziati, architetti, economisti, giornalisti, confrontandosi con argomenti legati ai più svariati campi del sapere. Tra i primi artisti a collaborare con la rivista, ma anche alla comunicazione pubblicitaria aziendale, c’è Fulvio Bianconi. Nato a Padova nel 1915, negli anni Trenta si trasferisce a Milano, dove, grazie all’incontro con Cesare Zavattini, punto di riferimento per artisti e intellettuali “emigrati” a Milano come Leonardo Sinisgalli, inizia a lavorare come grafico e illustratore per le più importanti aziende milanesi del tempo. La collaborazione con Pirelli inizia tra il 1949 e il 1950, probabilmente tramite Sinisgalli, ideatore e primo direttore della rivista, con l’illustrazione degli articoli “La mosca di fuoco”, e “Quando impari a volare” del 1949 e con la realizzazione di alcune pubblicità per i materassi Pirelli Sapsa e per il fermabagagli elastico, nel 1950.
Dopo l’illustrazione con alcuni disegni a china dell’articolo La musa tra le ruote di Giansiro Ferrata dedicato alla finale del Gran Premio Pirelli del 1954,e di un articolo sulla storia della palla scritto da Armando Stefaninel 1955, nella seconda metà degli anni Cinquanta Bianconi diventa protagonista di un nuovo genere sulle pagine della rivista, quello delle “visite in fabbrica”. Sulla scorta degli esempi già proposti da “Civiltà delle macchine”, il bimestrale della Finmeccanica diretto da Sinisgalli, dall’inizio del 1956 iniziano infatti ad apparire anche su “Pirelli” una serie di articoli dedicati alla fabbrica e alla produzione industriale. Con lo scopo di rendere comprensibile anche al largo pubblico il processo di fabbricazione degli oggetti, le diverse fasi di lavorazione sono riprese dal vero da grafici e pittori, con disegni che vanno a illustrare e impreziosire testi divulgativi e didascalici sulle lavorazioni. Ecco così Fulvio Bianconi impegnato a illustrare per la rivista, alternando disegni a china nera a disegni con vividi colori, le macchine e i procedimenti che portano alla realizzazione degli svariati prodotti Pirelli: palle da tennis e cavi elettrici nel 1956, pneumatici, impermeabili, giocattoli, tubi, barche e, da ultimo, nel 1959, il filato Lastex.
Recentemente restaurati e catalogati, due nuovi disegni inediti appartenenti alla serie delle visite in fabbrica di Bianconi vanno oggi ad arricchire l’archivio storico on line. Si tratta di due disegni a gessi colorati e inchiostro sulla produzione di giocattoli della linea Pirelli Rempel (1957) e sulla produzione di tubi in resivite presso lo stabilimento dell’Azienda Articoli Tecnici (1958), realizzati durante la visita a queste produzioni ma poi non pubblicati nei relativi articoli. A questi si aggiunge un terzo disegno a tempera, inchiostro e grafite, realizzato nel 1962 per illustrare un articolo dedicato alla formazione manageriale, ultima partecipazione di Bianconi alla rivista. Negli anni Sessanta il genere dei pittori in fabbrica conoscerà nuova fortuna sulla Rivista Pirelli con altri importanti protagonisti: i pittori Ernesto Treccani e Giancarlo Cazzaniga, che racconteranno la loro personale esperienza in fabbrica, attraverso immagini dipinte e parole.
Nel dialogo tra cultura scientifica e umanistica sulle pagine della Rivista Pirelli, una voce importante spetta agli artisti che, insieme ai fotografi, hanno accompagnato i testi di poeti, letterati, scienziati, architetti, economisti, giornalisti, confrontandosi con argomenti legati ai più svariati campi del sapere. Tra i primi artisti a collaborare con la rivista, ma anche alla comunicazione pubblicitaria aziendale, c’è Fulvio Bianconi. Nato a Padova nel 1915, negli anni Trenta si trasferisce a Milano, dove, grazie all’incontro con Cesare Zavattini, punto di riferimento per artisti e intellettuali “emigrati” a Milano come Leonardo Sinisgalli, inizia a lavorare come grafico e illustratore per le più importanti aziende milanesi del tempo. La collaborazione con Pirelli inizia tra il 1949 e il 1950, probabilmente tramite Sinisgalli, ideatore e primo direttore della rivista, con l’illustrazione degli articoli “La mosca di fuoco”, e “Quando impari a volare” del 1949 e con la realizzazione di alcune pubblicità per i materassi Pirelli Sapsa e per il fermabagagli elastico, nel 1950.
Dopo l’illustrazione con alcuni disegni a china dell’articolo La musa tra le ruote di Giansiro Ferrata dedicato alla finale del Gran Premio Pirelli del 1954,e di un articolo sulla storia della palla scritto da Armando Stefaninel 1955, nella seconda metà degli anni Cinquanta Bianconi diventa protagonista di un nuovo genere sulle pagine della rivista, quello delle “visite in fabbrica”. Sulla scorta degli esempi già proposti da “Civiltà delle macchine”, il bimestrale della Finmeccanica diretto da Sinisgalli, dall’inizio del 1956 iniziano infatti ad apparire anche su “Pirelli” una serie di articoli dedicati alla fabbrica e alla produzione industriale. Con lo scopo di rendere comprensibile anche al largo pubblico il processo di fabbricazione degli oggetti, le diverse fasi di lavorazione sono riprese dal vero da grafici e pittori, con disegni che vanno a illustrare e impreziosire testi divulgativi e didascalici sulle lavorazioni. Ecco così Fulvio Bianconi impegnato a illustrare per la rivista, alternando disegni a china nera a disegni con vividi colori, le macchine e i procedimenti che portano alla realizzazione degli svariati prodotti Pirelli: palle da tennis e cavi elettrici nel 1956, pneumatici, impermeabili, giocattoli, tubi, barche e, da ultimo, nel 1959, il filato Lastex.
Recentemente restaurati e catalogati, due nuovi disegni inediti appartenenti alla serie delle visite in fabbrica di Bianconi vanno oggi ad arricchire l’archivio storico on line. Si tratta di due disegni a gessi colorati e inchiostro sulla produzione di giocattoli della linea Pirelli Rempel (1957) e sulla produzione di tubi in resivite presso lo stabilimento dell’Azienda Articoli Tecnici (1958), realizzati durante la visita a queste produzioni ma poi non pubblicati nei relativi articoli. A questi si aggiunge un terzo disegno a tempera, inchiostro e grafite, realizzato nel 1962 per illustrare un articolo dedicato alla formazione manageriale, ultima partecipazione di Bianconi alla rivista. Negli anni Sessanta il genere dei pittori in fabbrica conoscerà nuova fortuna sulla Rivista Pirelli con altri importanti protagonisti: i pittori Ernesto Treccani e Giancarlo Cazzaniga, che racconteranno la loro personale esperienza in fabbrica, attraverso immagini dipinte e parole.