Categoria: Libri scelti per voi




Vacanze all’isola dei gabbiani
Con la fine della scuola si riscopre questo romanzo per ragazzi che ha appassionato già diverse generazioni di giovani lettori, tanto da diventare un vero e proprio classico per l’estate.
“Vacanze all’isola dei gabbiani” nasce nel 1964 dalla fantasia dell’autrice svedese del popolare personaggio di Pippi Calzelunghe, Astrid Lindgren, ed è la storia dei Melkerson, una famiglia di Stoccolma che decide di trascorrere le vacanze estive sulla deliziosa isoletta dell’arcipelago svedese dal nome “Isola dei Gabbiani”.
I Melkerson sono personaggi dal carattere preciso - il padre, scrittore un po’ sbadato; la figlia maggiore Karin, colei che si prende cura di tutti; i gemelli Johan e Niklas, che si divertono a scorrazzare con gli amichetti appena conosciuti; Pelle, il fratello più piccolo, che ama trascorrere le giornate all’aria aperta insieme alle amiche Stina e Melina. E poi c’è la Vecchia Falegnameria, la casa presa in affitto dalla famiglia, tanto calda e accogliente quanto affascinante e misteriosa, in grado di stregare con le sue storie antiche. Nell’insieme si compone una trama avvincente, che ha per protagonisti l’avventura, l’amore per la natura, ma anche valori fondamentali come la famiglia, l’amicizia, i primi amori, l’esperienza della crescita…
Sarà un’estate indimenticabile, immersa nei paesaggi selvaggi dell’isola, con il suono del vento che soffia fra le coste e la bellezza della natura incontaminata.
Con un linguaggio semplice e discorsi mai retorici, Astrid Lindgren invita ad assaporare ogni attimo, vivendo nel qui e ora, momento per momento, e veicolando la vera essenza del pensiero positivo, tanto caro alla cultura dei nostri giorni. Per questo un libro suggeribile anche agli adulti.
Età di lettura: dai 9 anni
Vacanze all’isola dei gabbiani
Astrid Lindgren, illustrazioni di Grazia Nidasio
Salani Editore, 1994




Caramelle dal cielo
Dalla penna di Marta Palazzesi un romanzo breve e intenso che ha per protagonista la guerra, vista dagli occhi di due ragazzini: le loro vicende si incontrano in una delle peggiori notti per Milano, fra il 12 e il 13 agosto 1943, quando la città subisce un pesante bombardamento da parte degli Alleati.
Il suono della sirena annuncia un’incursione aerea. Andrea e la sua famiglia sono andati a trascorrere la notte in campagna per sfuggire alle bombe, ma il ragazzo decide di tornare, deve cercare Guerrino, l’amato cane del nonno, costi quel che costi. Prima che le bombe inizino a cadere come “caramelle dal cielo” Andrea incontra Antonio, un ragazzo che lavora al mercato nero: non ha famiglia e rubare è l’unico modo che conosce per sopravvivere. I due sono diversissimi ma dovranno aiutarsi per salvarsi in quella notte infernale.
Il romanzo, impreziosito dalle illustrazioni di Giuseppe Palumbo, racconta gli orrori della guerra, ma anche la bellezza dell’imprevedibilità della vita, che nonostante morte e devastazione riesce a regalare a due ragazzi solidarietà e amicizia, in un incontro destinato a cambiarli per sempre.
Età di lettura: da 12 anni
Caramelle dal cielo
Marta Palazzesi, illustrazioni di Giuseppe Palumbo
Gallucci, 2021




Alfonsina e la strada
Il Giro d’Italia è sempre stata una competizione prettamente maschile, ma nella sua storia si conta un’unica straordinaria eccezione: alla dodicesima edizione del 1924 partecipò una donna: Alfonsina Morini, meglio conosciuta con il cognome da sposata, Strada. Appassionata di ciclismo già in giovane età, la ciclista si presentò nel 1917 presso la redazione della “Gazzetta dello Sport” per iscriversi al Giro di Lombardia, competizione organizzata dal quotidiano sportivo. Nonostante la richiesta fosse inusuale, venne accettata e Alfonsina riuscì a completare i 204 chilometri del percorso. La sua determinazione la portò a partecipare a successive edizioni del Giro e anche ad altre competizioni, prima di arrivare a coronare il suo sogno: essere la prima (e a oggi l’unica) donna a partecipare alla più importante delle gare ciclistiche del nostro Paese, sovvertendo regole e stereotipi e sfidando critiche e maldicenze. Il romanzo di Simona Baldelli immagina la “Regina della pedivella”, ormai settantenne, che nel 1959 parte per un giro con la sua Moto Guzzi e ricorda diversi momenti della sua vita, in un racconto che si muove avanti e indietro nel tempo. I ricordi di Alfonsina ripercorrono la sua difficile infanzia, la passione per la bicicletta, la fatica e la perseveranza che la portavano a superare sempre di più i suoi limiti e a guadagnarsi la stima e gli apprezzamenti di grandi campioni quali Girardengo, Binda e Coppi.
Alfonsina e la strada
Simona Baldelli
Sellerio, 2021




La bicicletta di Bartali
L’avvio della 108° edizione del Giro d’Italia è l’occasione per tornare a parlare di un grande campione del ciclismo italiano e mondiale, vincitore di tre Giri d’Italia e di due Tour de France, fra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso. Ma chi era Gino Bartali, oltre la passione per la competizione?
‘La bicicletta di Bartali’ è un libro che vuole raccontare ai ragazzi la profondità di un personaggio noto al mondo per le sue imprese sportive, ma da conoscere anche per il suo coraggio e la profonda umanità che nella Firenze del ’43 lo portarono a salvare oltre ottocento ebrei dai campi di sterminio nazisti, nascondendo nella canna della sua bicicletta verde i documenti falsi che servivano per l’espatrio.
Il libro, scritto con un linguaggio vivace e molto diretto, al punto da mescolare scritto e parlato, riporta in appendice la testimonianza di Andrea Bartali, figlio di Gino, che ricorda questo e altri momenti di vita del padre e della famiglia. È soltanto a lui che il grande campione aveva rivelato più tardi la sua impresa eroica, nella convinzione che “Il bene si fa ma non si dice".
Una storia vera, con un personaggio vero, dove si parla con parole vere: da consigliare per il valore storico della testimonianza, da leggere per la trama narrativa, capace di ingaggiare i giovani lettori.
Età di lettura: da 10 anni
La bicicletta di Bartali
Simone Dini Gandini, illustrazioni di Roberto Lauciello
Notes Edizioni, 2015




‘La Gabriella in bicicletta. La mia Resistenza raccontata ai ragazzi’
26 settembre 1944, siamo nel pieno dell’occupazione nazista. A Bassano del Grappa, dove Tina Anselmi abita, i tedeschi impiccano 31 giovani partigiani nella piazza del paese. Scioccata, la studentessa diciassettenne, di famiglia cattolica antifascista, decide di unirsi alla lotta partigiana. Nome di battaglia: Gabriella.
“La Gabriella in bicicletta. La mia Resistenza raccontata ai ragazzi” è la storia della staffetta partigiana Gabriella, che per molti mesi percorre un centinaio di chilometri al giorno in bicicletta per mantenere i collegamenti tra le formazioni partigiane. Trasporta stampa clandestina, armi, messaggi, correndo quotidianamente rischi enormi ma ricevendo anche tanto aiuto da chi - come lei - col coraggio che viene dalla certezza di stare dalla parte della ragione, sta vivendo in prima persona la Resistenza: “C’era un pizzico di incoscienza, ma c’era soprattutto la convinta fiducia in quello che facevamo”, commenta l’autrice.
Ecco un libro che riesce a spiegare con parole semplici e immediate le ragioni della coraggiosa scelta dei giovani di allora ai giovani di oggi e gli ideali della Resistenza, gli stessi che hanno accompagnato Tina Anselmi per tutta la sua vita al servizio del Paese, delle istituzioni e della storia. “Dobbiamo non perdere la memoria di quello che è avvenuto, di quello che abbiamo pagato perché la storia si ripete, non c’è niente e nessuno che ci possa salvare il giorno in cui noi questa storia la tradissimo proprio nella memoria.”
Il libro contiene anche una serie di schede sui momenti più significativi del Fascismo e della Resistenza, sui principali personaggi, come Matteotti e Pertini, e alcune lettere dei partigiani condannati a morte.
Età di lettura: da 10 anni
La Gabriella in bicicletta. La mia Resistenza raccontata ai ragazzi
Tina Anselmi, con un’introduzione di Laura Boldrini
Manni, 2019




L’Eternauta
Tutto inizia con una nevicata su Buenos Aires. Una strana neve fosforescente cade dal cielo e uccide chiunque tocchi. Si tratta di un’invasione aliena che decimerà la popolazione mondiale, mentre i sopravvissuti vengono rastrellati e confinati nello Stadio del River Plate dai militari che cercano di organizzare una difesa. Inizia un assedio fatto di attacchi da parte di creature insettiformi e di allucinazioni causate da sostanze misteriose. L’Eternauta del titolo è il protagonista, Khruner, che significa il “vagabondo dell’infinito”, un viaggiatore del tempo che racconta questa storia a uno scrittore di fumetti in un lungo flashback, alla fine del quale riesce a salvarsi fuggendo su un’astronave aliena, che lo porta a perdersi nel tempo e in universi paralleli. Al termine del suo racconto una domanda rimane aperta: è successo in un’altra dimensione o si tratta di quello che succederà a breve? “L’Eternauta” di Hector Oesterheld, con i disegni di Francisco Lopez, è ormai entrato nella storia della letteratura a fumetti, anche per la sua complessa storia editoriale. Venne infatti pubblicato per la prima volta tra il 1957 e il 1959, e gli eventi narrati, in particolare il rastrellamento della popolazione negli stadi e gli alieni Krol come metafora per i militari, furono profetici rispetto a quanto accadde circa vent’anni dopo in Argentina sotto la dittatura della giunta militare, ma prim’ancora in Cile con Pinochet e in Uruguay. Oesterheld stesso, insieme alle sue figlie, finì per diventare uno dei tanti desaparecidos di quel periodo, circa 30.000 persone solo in Argentina, di cui si perse ogni traccia. Dopo quasi settant’anni questa storia mantiene intatta la sua forza narrativa ed è diventata un simbolo della resistenza a ogni dittatura. Un fumetto rimasto nell’immaginario collettivo e diventato un classico, recentemente adattato anche da Netflix per una serie TV di prossima uscita. L’Eternauta Hector German Oesterheld, Francisco Solano Lopez; edizione a cura di Antonio Scuzzarella; prefazione di Goffredo Fofi 001 Edizioni, 2017




Una questione di soldi
Lolita Lobosco è diventata ormai celebre, grazie alla serie TV “Le indagini di Lolita Lobosco”, trasmessa su RAI 1, con Luisa Ranieri nei panni della protagonista. In questo nuovo romanzo, la commissaria si trova a indagare su uno strano caso, che ha per lei dei risvolti inquietanti. La vittima si chiama Margherita Colonna, direttrice di banca molto avvenente, ma c’è un dettaglio che sconvolge la commissaria Lobosco: la donna le assomiglia moltissimo, quasi una sosia. Apparentemente Margherita si è buttata dal balcone, ma l’ipotesi di suicidio viene quasi subito accantonata e - scavando nella vita della vittima - inizia a emergere un passato di relazioni infelici, oscuri legami, avidità e acquisti compulsivi di beni di lusso. L’indagine porta la commissaria a scoprire che in tanti potrebbero avere avuto un movente. Forse si tratta di un delitto legato alla sfera sentimentale o forse, appunto, “una questione di soldi”. La cornice del romanzo è sempre la bellissima Bari, con le sue delizie culinarie a fare da contorno, come gli immancabili spaghetti all’assassina.
Una questione di soldi
Gabriella Genisi
Sonzogno editori, 2025




Il favoloso viaggio delle piante
Chi l’ha detto che le piante non si possono muovere? Dopo il successo de “Il favoloso mondo delle piante”, insignito dell’Ibby Italian Choice 2024, Stefano Mancuso, studioso delle piante e scienziato di fama mondiale, e Philip Giordano, illustratore italiano premiato a livello internazionale, tornano insieme per raccontare le incredibili imprese degli esseri viventi più imperscrutabili della Terra - a partire dalla loro capacità di spostarsi conquistando, generazione dopo generazione, luoghi anche molto lontani.
La grande abilità divulgativa dei due autori costruisce un “racconto scientifico” avventuroso e affascinante, che ha per protagonisti i semi e i loro viaggi nello spazio e nel tempo, con gli animali nel ruolo di veicolarli in giro per il mondo. Le loro imprese sono incredibili: viaggiano a bordo di un treno, navigano per mare, vengono sparati con un’esplosione o ingeriti da mastodonti! Con resilienza sopravvivono alle peggiori avversità, sotto terra mentre fuori scoppia la bomba atomica… “Il favoloso viaggio delle piante” è una lettura coinvolgente, resa ancor più avvincente dal tratto coloratissimo delle immagini, ma ha anche il compito di stimolare la curiosità dei lettori più giovani verso l’ambiente, la scienza e il rapporto fra noi e il pianeta. Parola di un botanico che trent’anni fa s’interessò alle piante in quanto esseri “intelligenti”, oggi incluso dal “New Yorker” tra coloro che sono “destinati a cambiarci la vita”.
Età di lettura: dai 7 anni
Il favoloso viaggio delle piante
Stefano Mancuso, Philip Giordano
Aboca Kids, 2025




Il problema del tempo umano
Le biblioteche di fabbrica istituite da Adriano Olivetti a partire gli anni Quaranta, così come il Centro Culturale di Ivrea, hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione, facendo irrompere la cultura nei luoghi di lavoro. Un cambio di paradigma, che reinterpreta i luoghi della produzione, tenendo conto del tempo degli operai e cercando di trasformarli in veri e propri luoghi di comunità, favorendo il confronto e la condivisione culturale. La visione di Olivetti sovverte la concezione di una cultura d’élite, accessibile a pochi, reinterpretandola come conoscenza partecipata e diffusa. Se è pur vero che esempi di biblioteche aziendali già esistevano – vale la pena ricordare la biblioteca Pirelli per gli iscritti al dopolavoro aziendale, che risale già al 1928 – il merito di Olivetti è stato quello di mettere i libri e la cultura al centro di una riflessione sul problema del tempo e dello sviluppo dell’essere umano. Il libro di Chiara Faggiolani ripercorre l’esperienza delle biblioteche olivettiane ponendo l’accento sull’idea che con i libri si possa cambiare la vita delle persone. Un’idea tanto potente da portare Olivetti a includere la cultura e la formazione tra i servizi sociali di fabbrica, pensandoli come parte integrante del salario operaio. L’autrice si interroga sulla forza che questa idea possa – o non possa – avere sul presente e sul futuro, in cui pensare e progettare ancora biblioteche come luoghi di riconquista di un tempo di curiosità, immaginazione, dialogo, lettura. Le biblioteche Pirelli, presenti oggi sia nella sede centrale di Bicocca che nelle fabbriche di Settimo Torinese e Bollate, sono uno degli esempi contemporanei di biblioteche aziendali in Italia, che stanno conoscendo un nuovo sviluppo, legato anche alle attuali riflessioni sul rapporto tra tempo e lavoro, di cui Olivetti è stato precursore.
Il problema del tempo umano. Le biblioteche di Adriano Olivetti: storia di un’idea rivoluzionaria
Chiara Faggiolani
Edizioni di Comunità, 2025




Furto a regola d’arte. La famiglia Swift
Un nuovo caso per gli Swift, la famiglia di detective più bizzarra d’Inghilterra, nata dalla penna di Beth Lincoln e dalla sua passione per i romanzi gialli e il gotico allegro, vera e propria celebrazione delle parole e dell’individualità. L’autrice inglese torna in libreria con una storia piena di suspense, dialoghi arguti, giochi di parole, che si intrecciano in un linguaggio divertente ed eccentrico, creatore di personaggi stravaganti orgogliosamente portatori della loro unicità – fisica e caratteriale. Marachella, la più giovane degli Swift, è stata invitata a Parigi all'Hotel Martinet per indagare sui ripetuti furti delle opere del famoso artista Pierrot, opera di un gruppo di strani ladri acrobati. Ma la situazione è intricata, il tuttofare dell'albergo sparisce all’improvviso, messaggi segreti spuntano dai posti più impensabili, e moltissime altre stranezze ancora, come scale che portano da nessuna parte e finestre che non corrispondono ai piani... e perfino un omicidio! Marachella è decisa a incastrare i colpevoli, ma la realtà potrebbe non essere quella che sembra… “Furto a regola d’arte” è un libro che i ragazzi leggono tutto d’un fiato perché avvincente e spassoso, ma è veicolo anche di un importante messaggio: essere fedeli a sé stessi nonostante ciò che gli altri pensino che siamo o dovremmo essere. Parola della famiglia Swift.
Età di lettura: dagli 11 anni
Furto a regola d’arte. La famiglia Swift
Beth Lincoln
Mondadori, 2025