Cultura dell’organizzazione produttiva
Un libro appena ripubblicato in Italia affronta uno dei temi più interessanti della cultura d’impresa
Le organizzazioni produttive sono rese vive da donne e uomini, e le une e gli altri riescono a plasmare gli schemi con comportamenti ogni volta diversi dei quali, comunque, è bene tentare di delineare analisi attente per capirne il significato e l’evoluzione. Studiare il comportamento organizzativo continua ad essere cosa utile per chi voglia capire meglio la situazione e l’evoluzione delle imprese. Leggere la terza edizione di “Comportamento organizzativo” scritto da Massimo Pilati e Henry Tosi, è una buona strada da percorrere.
Il libro offre un’analisi sistematica, scientifica e aggiornata degli studi sul comportamento organizzativo, per quanto attiene sia ai principali schemi teorici di riferimento sia ai più rilevanti risultati della ricerca empirica. Particolare attenzione viene prestata alla dimensione applicativa e alle implicazioni manageriali dello studio del comportamento organizzativo. Il libro – scritto da un ordinario di organizzazione aziendale e da un emerito di organizzazione e management -, illustra lo studio del comportamento all’interno delle organizzazioni della produzione utilizzando prospettive teoriche e di ricerca multidisciplinari, di matrice psicologica, sociologica ed economica. Emerge così dalle pagine del volume l’obiettivo comune di questa disciplina: studiare le azioni e le interazioni di individui e gruppi nelle organizzazioni, per comprendere e predire le determinanti delle prestazioni individuali, di gruppo e dell’organizzazione, e per spiegarne il funzionamento, individuando le possibili aree di miglioramento.
Per raggiungere questo traguardo, Pilati e Tosi iniziano affrontando prima l’analisi della personalità e poi i meccanismi legati agli atteggiamenti, alle emozioni, alle percezioni e ai giudizi, in una parola agli individui. Successivamente, si passa a ragionare attorno alle relazioni tra gli individui per arrivare poi ai collegamenti tra persone e organizzazione della produzione.
Il tema del libro non è certamente facile, ma le pagine sono scritte con un linguaggio diretto e semplice. Ciò che più conta, inoltre, è il delinearsi di stretti legami tra il comportamento organizzativo e la più generale cultura del produrre che dà forma all’impresa presa nel suo complesso.
Comportamento organizzativo
Massimo Pilati, Henry Tosi
EGEA, 2020
Un libro appena ripubblicato in Italia affronta uno dei temi più interessanti della cultura d’impresa
Le organizzazioni produttive sono rese vive da donne e uomini, e le une e gli altri riescono a plasmare gli schemi con comportamenti ogni volta diversi dei quali, comunque, è bene tentare di delineare analisi attente per capirne il significato e l’evoluzione. Studiare il comportamento organizzativo continua ad essere cosa utile per chi voglia capire meglio la situazione e l’evoluzione delle imprese. Leggere la terza edizione di “Comportamento organizzativo” scritto da Massimo Pilati e Henry Tosi, è una buona strada da percorrere.
Il libro offre un’analisi sistematica, scientifica e aggiornata degli studi sul comportamento organizzativo, per quanto attiene sia ai principali schemi teorici di riferimento sia ai più rilevanti risultati della ricerca empirica. Particolare attenzione viene prestata alla dimensione applicativa e alle implicazioni manageriali dello studio del comportamento organizzativo. Il libro – scritto da un ordinario di organizzazione aziendale e da un emerito di organizzazione e management -, illustra lo studio del comportamento all’interno delle organizzazioni della produzione utilizzando prospettive teoriche e di ricerca multidisciplinari, di matrice psicologica, sociologica ed economica. Emerge così dalle pagine del volume l’obiettivo comune di questa disciplina: studiare le azioni e le interazioni di individui e gruppi nelle organizzazioni, per comprendere e predire le determinanti delle prestazioni individuali, di gruppo e dell’organizzazione, e per spiegarne il funzionamento, individuando le possibili aree di miglioramento.
Per raggiungere questo traguardo, Pilati e Tosi iniziano affrontando prima l’analisi della personalità e poi i meccanismi legati agli atteggiamenti, alle emozioni, alle percezioni e ai giudizi, in una parola agli individui. Successivamente, si passa a ragionare attorno alle relazioni tra gli individui per arrivare poi ai collegamenti tra persone e organizzazione della produzione.
Il tema del libro non è certamente facile, ma le pagine sono scritte con un linguaggio diretto e semplice. Ciò che più conta, inoltre, è il delinearsi di stretti legami tra il comportamento organizzativo e la più generale cultura del produrre che dà forma all’impresa presa nel suo complesso.
Comportamento organizzativo
Massimo Pilati, Henry Tosi
EGEA, 2020