Gestione interconnessa per crescere meglio
Come le aziende possono tenere conto di tutte le variabili che contano nei processi produttivi
Efficienza ma con giudizio, e soprattutto con efficacia misurata. In un’epoca nella quale la competitività pare essere l’obiettivo di ogni organizzazione della produzione che voglia crescere (accanto all’attenzione ai risvolti sociali della propria esistenza), l’individuazione dell’efficienza nell’ambito delle aziende appare essere uno dei passaggi fondamentali. Elemento complesso, tuttavia, da valutare, quello dell’efficienza. A partire dalla sua stessa individuazione nei comportamenti d’impresa. Leggere allora “Efficienza per competere. La strategia, il modello e gli strumenti per uno sviluppo innovativo delle prestazioni aziendali” di Alessandro Amadio, può essere un buon strumento per farsi largo in un tema complesso e insidioso.
Amadio scrive sulla scorta della sua esperienza di direttore manufacturing di Meccanica H7, una delle aziende in prima fila nella meccanica di precisione, nell’automazione e nella costruzione di grandi impianti industriali, ma anche mettendo a frutto il suo lavoro in aziende multinazionali nei settori alimentari, del packaging, dell’automotive e dei cablaggi industriali. L’autore parte da una constatazione: “La svolta tecnologica degli ultimissimi anni di Industry 4.0, le innovazioni tecnologiche di processo e di prodotto, la razionalizzazione dell’impiego e del costo dei materiali e delle risorse impiegate, i sistemi più razionali di distribuzione, le soluzioni commerciali e di marketing avanzato restano ancora tutti fattori di successo necessari ma non sono più sufficienti oggi, soprattutto quando non realizzati in modo interconnesso per produrre quel vantaggio competitivo in grado di garantire il futuro del proprio business”. Ciò che cambia, in altre parole, è il livello di complessità della quale l’azienda deve tenere conto per dirsi davvero efficiente. Amadio ricorda il termine in gergo gestionale coniato negli Usa per sintetizzare tutto questo: Vuca, e cioè volatility, uncertainty, complexity and ambiguity. Le aziende si ritrovano sempre di più ad aver a che fare con un ambiente volatile, incerto, complesso e ambiguo. E’ da qui che inizia il ragionare dell’autore.
Il libro prende quindi in considerazione prima i collegamenti tra politiche commerciali e organizzazione della produzione, successivamente l’attenzione si ferma su una serie di strumenti di analisi e di intervento nella gestione aziendale e nell’organizzazione della produzione, si arriva così alla Balanced scorecard uno strumento studiato per misurare strategie e processi organizzativi in un sistema interdipendente.
Amadio scrive da uomo d’azienda, non con un approccio teorico ma guardando all’operatività di cui ha bisogno chi legge. Schemi, tabelle, diagrammi di flusso ed esempi pratici sono posti dall’autore proprio per raggiungere meglio il traguardo che Amadio vuole aiutare a conquistare: quello di una “gestione interconnessa” che si sforza (con successo), di tenere in conto parametri e aspetti del produrre fino ad oggi non considerati nel loro insieme.
Efficienza per competere. La strategia, il modello e gli strumenti per uno sviluppo innovativo delle prestazioni aziendali
Alessandro Amadio
Franco Angeli, 2020


Come le aziende possono tenere conto di tutte le variabili che contano nei processi produttivi
Efficienza ma con giudizio, e soprattutto con efficacia misurata. In un’epoca nella quale la competitività pare essere l’obiettivo di ogni organizzazione della produzione che voglia crescere (accanto all’attenzione ai risvolti sociali della propria esistenza), l’individuazione dell’efficienza nell’ambito delle aziende appare essere uno dei passaggi fondamentali. Elemento complesso, tuttavia, da valutare, quello dell’efficienza. A partire dalla sua stessa individuazione nei comportamenti d’impresa. Leggere allora “Efficienza per competere. La strategia, il modello e gli strumenti per uno sviluppo innovativo delle prestazioni aziendali” di Alessandro Amadio, può essere un buon strumento per farsi largo in un tema complesso e insidioso.
Amadio scrive sulla scorta della sua esperienza di direttore manufacturing di Meccanica H7, una delle aziende in prima fila nella meccanica di precisione, nell’automazione e nella costruzione di grandi impianti industriali, ma anche mettendo a frutto il suo lavoro in aziende multinazionali nei settori alimentari, del packaging, dell’automotive e dei cablaggi industriali. L’autore parte da una constatazione: “La svolta tecnologica degli ultimissimi anni di Industry 4.0, le innovazioni tecnologiche di processo e di prodotto, la razionalizzazione dell’impiego e del costo dei materiali e delle risorse impiegate, i sistemi più razionali di distribuzione, le soluzioni commerciali e di marketing avanzato restano ancora tutti fattori di successo necessari ma non sono più sufficienti oggi, soprattutto quando non realizzati in modo interconnesso per produrre quel vantaggio competitivo in grado di garantire il futuro del proprio business”. Ciò che cambia, in altre parole, è il livello di complessità della quale l’azienda deve tenere conto per dirsi davvero efficiente. Amadio ricorda il termine in gergo gestionale coniato negli Usa per sintetizzare tutto questo: Vuca, e cioè volatility, uncertainty, complexity and ambiguity. Le aziende si ritrovano sempre di più ad aver a che fare con un ambiente volatile, incerto, complesso e ambiguo. E’ da qui che inizia il ragionare dell’autore.
Il libro prende quindi in considerazione prima i collegamenti tra politiche commerciali e organizzazione della produzione, successivamente l’attenzione si ferma su una serie di strumenti di analisi e di intervento nella gestione aziendale e nell’organizzazione della produzione, si arriva così alla Balanced scorecard uno strumento studiato per misurare strategie e processi organizzativi in un sistema interdipendente.
Amadio scrive da uomo d’azienda, non con un approccio teorico ma guardando all’operatività di cui ha bisogno chi legge. Schemi, tabelle, diagrammi di flusso ed esempi pratici sono posti dall’autore proprio per raggiungere meglio il traguardo che Amadio vuole aiutare a conquistare: quello di una “gestione interconnessa” che si sforza (con successo), di tenere in conto parametri e aspetti del produrre fino ad oggi non considerati nel loro insieme.
Efficienza per competere. La strategia, il modello e gli strumenti per uno sviluppo innovativo delle prestazioni aziendali
Alessandro Amadio
Franco Angeli, 2020