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Viaggio e modernità, tra Cinema e Storia.
Si è conclusa l’XI edizione del Corso di aggiornamento per docenti

Si è concluso il 3 aprile “Cinema & Storia – Viaggio e modernità”, il corso di formazione gratuito per docenti delle scuole secondarie, promosso da Fondazione Pirelli e Fondazione ISEC, in collaborazione con il Cinema Beltrade di Milano.

Sei gli appuntamenti online che hanno coinvolto più di 200 docenti da tutta Italia sulla tematica del viaggio indagato tra metafora e realtà: cinque lezioni condotte da docenti universitari e affiancate da una selezione di film resi disponibili in streaming e commentati da esperti del settore, e un laboratorio didattico sui linguaggi cinematografici.

Il corso è stato avviato dalla lezione del professor Gian Luca Podestà, docente di Storia Economica presso l’Università degli Studi di Parma, che ha analizzato l’espansione coloniale italiana in Africa, tentativo di consacrare la giovane nazione tra le grandi potenze, e i suoi rapporti con gli ideali di unificazione del Risorgimento.
Il legame con l’Africa è stato esaminato anche nel film Safari di Ulrich Seidl (2016), una spietata ricerca antropologica che registra voci e riflessioni di ricchi turisti austriaci e tedeschi durante le battute di caccia nelle riserve al confine fra Namibia e Sudafrica. Tra economia, vita e morte, il film ricerca il senso dell’attività venatoria.

Tra la prima e la seconda lezione è stato proposto un appuntamento curato da Monica Naldi, tra i responsabili del Cinema Beltrade, che con il laboratorio In viaggio con Pigmalione – il potere delle immagini in movimento ha condotto i docenti verso un utilizzo più consapevole del testo filmico a fini didattici, a partire dalla scelta dei titoli fino alle modalità di approfondimento con gli studenti in classe.

La seconda lezione è stata tenuta dalla professoressa Patrizia Battilani, docente di Storia dell’Economia e del Turismo presso l’Università di Bologna, che ha offerto uno sguardo sulle profonde trasformazioni che i cambiamenti tecnologici e di costume degli ultimi due secoli hanno prodotto sul settore del turismo culturale. Un racconto che dal Grand Tour giunge fino ai voli Low Cost di oggi.
Un’attualità caratterizzata da un’esistenza frenetica, fatta di spostamenti infiniti, e da un lavoro che non tiene più conto dei ritmi umani è il ritratto simbolico che emerge dal film Generazione Low Cost di Julie Lecoustre e Emmanuel Marre (2022) e dalla sua protagonista, Cassandra, alle prese con gli affetti, le inquietudini e le speranze del suo tempo.

Il professor Sandro Rinauro, del dipartimento di Geografia Politica ed Economica all’Università degli Studi di Milano, ha approfondito, durante la terza lezione del corso, le migrazioni interne degli italiani dagli anni Trenta del Novecento fino all’intenso periodo della ricostruzione e del boom economico. Non è mancato uno sguardo alla contemporaneità e ai cambiamenti della geografia migratoria delle partenze e delle destinazioni.
Il film Europa di Haider Rashid (2021) ha condotto i corsisti attraverso un racconto straordinario e fortemente immersivo, una strenua lotta per la libertà e la vita. Kamal è un giovane iracheno che seguendo la “rotta balcanica” cerca di entrare in Europa a piedi, in fuga dalla polizia bulgara e dai “Cacciatori di Migranti”.

Il Direttore della Fondazione Pirelli Antonio Calabrò ha condotto una lezione sul viaggio degli imprenditori, inteso non solo come occasione per apprendere nuove prospettive ma come viaggio delle idee, delle conoscenze, delle informazioni e dei capitali. Una lunga storia che giunge alla necessità odierna di “ripensare la globalizzazione” e definire criteri più equilibrati.
Ad affiancare questa quarta lezione è stato il film Erasmus a Gaza di Matteo Delbò e Chiara Avesani (2021). È il percorso di formazione e di crescita umana verso l’impresa di costruire il proprio futuro professionale di Riccardo, giovane studente di medicina, nella Striscia di Gaza.

Con l’ultima lezione del corso, condotta dalla professoressa Raimonda Riccini, docente di Storia del Design all’Università IUAV di Venezia, gli insegnanti si sono confrontati con il movimento, nel tempo e nello spazio, degli oggetti quotidiani: bussole moderne che ci orientano nel sistema dei consumi come nella dimensione del ricordo e degli affetti.
“Cosa accadrebbe se un artista famoso offrisse a un rifugiato di diventare una sua opera per ottenere la libertà di movimento?”. Questo quesito della regista Kaouther Ben Hania è stato il punto di partenza per il film L’uomo che vendette la sua pelle (2020). Sam Ali, un giovane siriano, viene così trasformato in merce, in oggetto artistico, tramite un visto Schengen tatuato sulla schiena. Una profonda riflessione sul concetto di libertà.

 

 

 

 

Si è concluso il 3 aprile “Cinema & Storia – Viaggio e modernità”, il corso di formazione gratuito per docenti delle scuole secondarie, promosso da Fondazione Pirelli e Fondazione ISEC, in collaborazione con il Cinema Beltrade di Milano.

Sei gli appuntamenti online che hanno coinvolto più di 200 docenti da tutta Italia sulla tematica del viaggio indagato tra metafora e realtà: cinque lezioni condotte da docenti universitari e affiancate da una selezione di film resi disponibili in streaming e commentati da esperti del settore, e un laboratorio didattico sui linguaggi cinematografici.

Il corso è stato avviato dalla lezione del professor Gian Luca Podestà, docente di Storia Economica presso l’Università degli Studi di Parma, che ha analizzato l’espansione coloniale italiana in Africa, tentativo di consacrare la giovane nazione tra le grandi potenze, e i suoi rapporti con gli ideali di unificazione del Risorgimento.
Il legame con l’Africa è stato esaminato anche nel film Safari di Ulrich Seidl (2016), una spietata ricerca antropologica che registra voci e riflessioni di ricchi turisti austriaci e tedeschi durante le battute di caccia nelle riserve al confine fra Namibia e Sudafrica. Tra economia, vita e morte, il film ricerca il senso dell’attività venatoria.

Tra la prima e la seconda lezione è stato proposto un appuntamento curato da Monica Naldi, tra i responsabili del Cinema Beltrade, che con il laboratorio In viaggio con Pigmalione – il potere delle immagini in movimento ha condotto i docenti verso un utilizzo più consapevole del testo filmico a fini didattici, a partire dalla scelta dei titoli fino alle modalità di approfondimento con gli studenti in classe.

La seconda lezione è stata tenuta dalla professoressa Patrizia Battilani, docente di Storia dell’Economia e del Turismo presso l’Università di Bologna, che ha offerto uno sguardo sulle profonde trasformazioni che i cambiamenti tecnologici e di costume degli ultimi due secoli hanno prodotto sul settore del turismo culturale. Un racconto che dal Grand Tour giunge fino ai voli Low Cost di oggi.
Un’attualità caratterizzata da un’esistenza frenetica, fatta di spostamenti infiniti, e da un lavoro che non tiene più conto dei ritmi umani è il ritratto simbolico che emerge dal film Generazione Low Cost di Julie Lecoustre e Emmanuel Marre (2022) e dalla sua protagonista, Cassandra, alle prese con gli affetti, le inquietudini e le speranze del suo tempo.

Il professor Sandro Rinauro, del dipartimento di Geografia Politica ed Economica all’Università degli Studi di Milano, ha approfondito, durante la terza lezione del corso, le migrazioni interne degli italiani dagli anni Trenta del Novecento fino all’intenso periodo della ricostruzione e del boom economico. Non è mancato uno sguardo alla contemporaneità e ai cambiamenti della geografia migratoria delle partenze e delle destinazioni.
Il film Europa di Haider Rashid (2021) ha condotto i corsisti attraverso un racconto straordinario e fortemente immersivo, una strenua lotta per la libertà e la vita. Kamal è un giovane iracheno che seguendo la “rotta balcanica” cerca di entrare in Europa a piedi, in fuga dalla polizia bulgara e dai “Cacciatori di Migranti”.

Il Direttore della Fondazione Pirelli Antonio Calabrò ha condotto una lezione sul viaggio degli imprenditori, inteso non solo come occasione per apprendere nuove prospettive ma come viaggio delle idee, delle conoscenze, delle informazioni e dei capitali. Una lunga storia che giunge alla necessità odierna di “ripensare la globalizzazione” e definire criteri più equilibrati.
Ad affiancare questa quarta lezione è stato il film Erasmus a Gaza di Matteo Delbò e Chiara Avesani (2021). È il percorso di formazione e di crescita umana verso l’impresa di costruire il proprio futuro professionale di Riccardo, giovane studente di medicina, nella Striscia di Gaza.

Con l’ultima lezione del corso, condotta dalla professoressa Raimonda Riccini, docente di Storia del Design all’Università IUAV di Venezia, gli insegnanti si sono confrontati con il movimento, nel tempo e nello spazio, degli oggetti quotidiani: bussole moderne che ci orientano nel sistema dei consumi come nella dimensione del ricordo e degli affetti.
“Cosa accadrebbe se un artista famoso offrisse a un rifugiato di diventare una sua opera per ottenere la libertà di movimento?”. Questo quesito della regista Kaouther Ben Hania è stato il punto di partenza per il film L’uomo che vendette la sua pelle (2020). Sam Ali, un giovane siriano, viene così trasformato in merce, in oggetto artistico, tramite un visto Schengen tatuato sulla schiena. Una profonda riflessione sul concetto di libertà.

 

 

 

 

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