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Dall’impresa alle istituzioni, un passaggio di testimone

La notizia uscì sui giornali il 10 dicembre 1977: la Pirelli intendeva vendere il Grattacielo. Una proposta di acquisto fu fatta dal Presidente della Regione Lombardia Cesare Golfari e l’acquisto del Grattacielo da parte della Regione fu finalizzato alcuni mesi dopo, nel giugno 1978. Per far fronte alla crisi che da cinque anni aveva colpito l’Occidente, il Gruppo Pirelli lanciò un piano di riassetto industriale quinquennale: il rafforzamento della struttura finanziaria consentito dalla vendita del Grattacielo era un passaggio essenziale. Peraltro, in quel momento il Gruppo occupava solo un quinto della disponibilità totale dell’immobile.

Nata ufficialmente nel 1970, la Regione Lombardia aveva a sua volta l’urgenza di trovare una sede unica che raggruppasse i suoi vari uffici fino a quel momento sparsi per Milano. Ancora una volta si rinsaldava un legame tra Pirelli e il suo territorio: il Pirellone, da simbolo di una realtà imprenditoriale lombarda, diventò simbolo della stessa istituzione regionale.
Particolare non secondario: la Rosa Camuna, simbolo della Regione Lombardia fin dal 1975, è stata disegnata da un pool di artisti che comprende Bob Noorda, Pino Tovaglia, Bruno Munari. Come a dire: la storia della comunicazione visiva Pirelli degli anni Cinquanta e Sessanta, designer che conoscevano bene gli ambienti del Pirellone e che certamente si erano incontrati molte volte al 25° piano del Grattacielo, dove avevano sede gli uffici della Direzione Propaganda dell’azienda.

Nel 2002, il 26° piano dell’edificio fu distrutto da un piccolo aereo da turismo che si schiantò contro l’edificio provocando la morte di alcune persone. Dopo una lunga chiusura per motivi di sicurezza, i lavori di restauro con il rifacimento della facciata esterna e degli ambienti interni, portarono alla riapertura nel 2004, con l’inaugurazione del nuovo Auditorium intitolato a Giorgio Gaber. Il 26° piano oggi è adibito a memoriale, in ricordo delle vittime dell’incidente.

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La notizia uscì sui giornali il 10 dicembre 1977: la Pirelli intendeva vendere il Grattacielo. Una proposta di acquisto fu fatta dal Presidente della Regione Lombardia Cesare Golfari e l’acquisto del Grattacielo da parte della Regione fu finalizzato alcuni mesi dopo, nel giugno 1978. Per far fronte alla crisi che da cinque anni aveva colpito l’Occidente, il Gruppo Pirelli lanciò un piano di riassetto industriale quinquennale: il rafforzamento della struttura finanziaria consentito dalla vendita del Grattacielo era un passaggio essenziale. Peraltro, in quel momento il Gruppo occupava solo un quinto della disponibilità totale dell’immobile.

Nata ufficialmente nel 1970, la Regione Lombardia aveva a sua volta l’urgenza di trovare una sede unica che raggruppasse i suoi vari uffici fino a quel momento sparsi per Milano. Ancora una volta si rinsaldava un legame tra Pirelli e il suo territorio: il Pirellone, da simbolo di una realtà imprenditoriale lombarda, diventò simbolo della stessa istituzione regionale.
Particolare non secondario: la Rosa Camuna, simbolo della Regione Lombardia fin dal 1975, è stata disegnata da un pool di artisti che comprende Bob Noorda, Pino Tovaglia, Bruno Munari. Come a dire: la storia della comunicazione visiva Pirelli degli anni Cinquanta e Sessanta, designer che conoscevano bene gli ambienti del Pirellone e che certamente si erano incontrati molte volte al 25° piano del Grattacielo, dove avevano sede gli uffici della Direzione Propaganda dell’azienda.

Nel 2002, il 26° piano dell’edificio fu distrutto da un piccolo aereo da turismo che si schiantò contro l’edificio provocando la morte di alcune persone. Dopo una lunga chiusura per motivi di sicurezza, i lavori di restauro con il rifacimento della facciata esterna e degli ambienti interni, portarono alla riapertura nel 2004, con l’inaugurazione del nuovo Auditorium intitolato a Giorgio Gaber. Il 26° piano oggi è adibito a memoriale, in ricordo delle vittime dell’incidente.

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