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Design e Gioco, con Fondazione Pirelli al nuovo Adi Design Museum

Questa mattina si è tenuta l’inaugurazione di ADI Design Museum – Compasso d’Oro che ospita la Collezione storica composta dagli oggetti che dal 1954 a oggi hanno ottenuto il premio considerato uno dei più antichi e importanti riconoscimenti mondiali nell’ambito del design industriale. In questa occasione non poteva mancare un racconto, realizzato attraverso la riproduzione di fotografie, copertine e articoli della Rivista Pirelli provenienti dall’archivio storico aziendale, dedicato ai giocattoli Pirelli e alla scimmiettà Zizì realizzata in gommapiuma Pirelli da Bruno Munari che, nella prima edizione del Compasso d’Oro, vince il prestigioso premio , grazie alla sua “essenzialità formale” e all’”impiego tipico della materia” – la gommapiuma articolata da un’armatura di filo metallico – che consentiva “il divertimento di una infinità di atteggiamenti”.

Pirelli, Bruno Munari e i giocattoli in gommapiuma “armata”

Già alla fine degli anni Quaranta la Pirelli si rivolge a Bruno Munari, artista poliedrico, grafico e designer, per studiare una nuova applicazione della gommapiuma, innovativo materiale brevettato dall’azienda negli anni Trenta fino a quel momento utilizzato principalmente come imbottitura di materassi e poltrone. Come ricorderà lo stesso Munari, lo studio del materiale e delle sue caratteristiche, in primo luogo la morbidezza, “che fa venire in mente la stessa sensazione che si prova a tenere in braccio un gattino o un piccolo animaletto”, lo portano a progettare una serie di animali per bambini. Nascono così i giocattoli in gommapiuma “armata”, animati cioè da filo metallico snodabile: primo tra tutti il gatto Meo Romeo, brevettato nel 1950. In mostra è esposto l’esemplare originale che fa parte del patrimonio della Fondazione Pirelli.

Pirelli e il design
I giocattoli Pirelli e Bruno Munari sono solo alcuni dei tanti prodotti e dei tanti nomi del mondo del design, raccontati ed esposti lungo il percorso allestitivo, che hanno intrecciato le loro storie a quella di Pirelli e delle sue società consociate: dall’orologio elettromeccanico Cifra 5 di Gino Valle, tra i vincitori del premio del 1956, ai teleindicatori del 1962. E ancora il premio per il progetto della linea rossa della metropolitana a cui Pirelli partecipa attraverso la produzione di articoli vari e dell’ormai storico pavimento in gomma a bolli e le collaborazioni con i celebri maestri della grafica e del design come Roberto Menghi, Giancarlo Iliprandi e Alessandro Mendini, tributati dal Compasso d’Oro con il premio alla carriera.

Questa mattina si è tenuta l’inaugurazione di ADI Design Museum – Compasso d’Oro che ospita la Collezione storica composta dagli oggetti che dal 1954 a oggi hanno ottenuto il premio considerato uno dei più antichi e importanti riconoscimenti mondiali nell’ambito del design industriale. In questa occasione non poteva mancare un racconto, realizzato attraverso la riproduzione di fotografie, copertine e articoli della Rivista Pirelli provenienti dall’archivio storico aziendale, dedicato ai giocattoli Pirelli e alla scimmiettà Zizì realizzata in gommapiuma Pirelli da Bruno Munari che, nella prima edizione del Compasso d’Oro, vince il prestigioso premio , grazie alla sua “essenzialità formale” e all’”impiego tipico della materia” – la gommapiuma articolata da un’armatura di filo metallico – che consentiva “il divertimento di una infinità di atteggiamenti”.

Pirelli, Bruno Munari e i giocattoli in gommapiuma “armata”

Già alla fine degli anni Quaranta la Pirelli si rivolge a Bruno Munari, artista poliedrico, grafico e designer, per studiare una nuova applicazione della gommapiuma, innovativo materiale brevettato dall’azienda negli anni Trenta fino a quel momento utilizzato principalmente come imbottitura di materassi e poltrone. Come ricorderà lo stesso Munari, lo studio del materiale e delle sue caratteristiche, in primo luogo la morbidezza, “che fa venire in mente la stessa sensazione che si prova a tenere in braccio un gattino o un piccolo animaletto”, lo portano a progettare una serie di animali per bambini. Nascono così i giocattoli in gommapiuma “armata”, animati cioè da filo metallico snodabile: primo tra tutti il gatto Meo Romeo, brevettato nel 1950. In mostra è esposto l’esemplare originale che fa parte del patrimonio della Fondazione Pirelli.

Pirelli e il design
I giocattoli Pirelli e Bruno Munari sono solo alcuni dei tanti prodotti e dei tanti nomi del mondo del design, raccontati ed esposti lungo il percorso allestitivo, che hanno intrecciato le loro storie a quella di Pirelli e delle sue società consociate: dall’orologio elettromeccanico Cifra 5 di Gino Valle, tra i vincitori del premio del 1956, ai teleindicatori del 1962. E ancora il premio per il progetto della linea rossa della metropolitana a cui Pirelli partecipa attraverso la produzione di articoli vari e dell’ormai storico pavimento in gomma a bolli e le collaborazioni con i celebri maestri della grafica e del design come Roberto Menghi, Giancarlo Iliprandi e Alessandro Mendini, tributati dal Compasso d’Oro con il premio alla carriera.
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