L’età d’oro dei motori
Sono gli anni Trenta, gli anni d’oro dello sport dei motori. La concentrazione della Pirelli verso il mondo delle competizioni e della velocità, infatti, è ai massimi livelli. Corsa dopo corsa, lo sviluppo della tecnologia legata ai pneumatici spicca il volo. Prima tra tutte, l’innovazione apportata dal Cord, un tessuto gommato che elimina il problema dell’attrito tra le cordicelle del tessuto tradizionale, ottenendo maggior resistenza e durata. Il Cord, messo a punto anche nella versione Superflex a bassa pressione, garantisce a Pirelli numerose vittorie al fianco di Fiat e Alfa Romeo. A dimostrarlo, è la fama del Superflex Cord, con cui il Quadrifoglio vince il primo titolo nel 1924 affacciandosi al mondo del Grand Prix, forte di una perfetta triangolazione con Pirelli e con i campioni dell’epoca: Antonio Ascari, Gastone Brilli-Peri, Giuseppe Campari.
L’Europa si sta riprendendo dalla Prima Guerra Mondiale e la ricerca tecnologica entra in una nuova epoca grazie alla ripresa economica degli Anni Ruggenti. Le strade europee vedono ancora pochissime automobili: vetture per lo più di lusso, o sportive, che ancora oggi sono fra le più ricercate dai collezionisti. Gioielli dell’industria italiana che meritano pneumatici adatti alle loro prestazioni. Nasce così lo Stella Bianca, il primo a tele incrociate. Talmente innovativo da accompagnare l’evoluzione della mobilità di massa dagli anni Venti agli anni Cinquanta, e da sfilare al Superflex Cord il titolo di “pneumatico delle vittorie”.
Lo Stella Bianca si caratterizza per un disegno battistrada più complesso rispetto ai precedenti modelli, che ne aumenta l’aderenza su terreni viscidi o bagnati e lo rende perfetto per le utilitarie, ma anche per le auto sportive o i furgoncini.


Sono gli anni Trenta, gli anni d’oro dello sport dei motori. La concentrazione della Pirelli verso il mondo delle competizioni e della velocità, infatti, è ai massimi livelli. Corsa dopo corsa, lo sviluppo della tecnologia legata ai pneumatici spicca il volo. Prima tra tutte, l’innovazione apportata dal Cord, un tessuto gommato che elimina il problema dell’attrito tra le cordicelle del tessuto tradizionale, ottenendo maggior resistenza e durata. Il Cord, messo a punto anche nella versione Superflex a bassa pressione, garantisce a Pirelli numerose vittorie al fianco di Fiat e Alfa Romeo. A dimostrarlo, è la fama del Superflex Cord, con cui il Quadrifoglio vince il primo titolo nel 1924 affacciandosi al mondo del Grand Prix, forte di una perfetta triangolazione con Pirelli e con i campioni dell’epoca: Antonio Ascari, Gastone Brilli-Peri, Giuseppe Campari.
L’Europa si sta riprendendo dalla Prima Guerra Mondiale e la ricerca tecnologica entra in una nuova epoca grazie alla ripresa economica degli Anni Ruggenti. Le strade europee vedono ancora pochissime automobili: vetture per lo più di lusso, o sportive, che ancora oggi sono fra le più ricercate dai collezionisti. Gioielli dell’industria italiana che meritano pneumatici adatti alle loro prestazioni. Nasce così lo Stella Bianca, il primo a tele incrociate. Talmente innovativo da accompagnare l’evoluzione della mobilità di massa dagli anni Venti agli anni Cinquanta, e da sfilare al Superflex Cord il titolo di “pneumatico delle vittorie”.
Lo Stella Bianca si caratterizza per un disegno battistrada più complesso rispetto ai precedenti modelli, che ne aumenta l’aderenza su terreni viscidi o bagnati e lo rende perfetto per le utilitarie, ma anche per le auto sportive o i furgoncini.