Pirelli, da sempre “la parola al gommista”
Pirelli ha recentemente inaugurato a Noranco, nel distretto di Lugano in Canton Ticino, il primo centro della propria rete di rivenditori Driver in Svizzera. Progettato seguendo i canoni identificativi che sono propri della rete, con un concept architettonico innovativo che tiene conto sia della funzionalità pratica sia della bellezza estetica, il punto vendita Driver di Noranco è strutturato su spazi che compongono un mix di showroom, technology gallery, area lounge, spazi di vendita e assistenza e i servizi di accoglienza e intrattenimento dedicati al cliente rendono davvero esclusiva l’esperienza dal gommista. L’operazione Driver in Svizzera è solo l’ultimo capitolo di una storia ormai lunghissima che lega Pirelli alla rete dei propri rivenditori, nella certezza che il ruolo della “P lunga” come azienda innovativa e all’avanguardia nel campo industriale vada rafforzato anche consolidando un rapporto di fiducia e fidelizzazione nei confronti delle proprie strutture di vendita.
In questo obiettivo nacquero già nel corso degli anni Cinquanta del Novecento alcune campagne pubblicitarie, firmate dai più importanti artisti dell’epoca, in grado di fornire ai rivenditori soluzioni innovative per promuovere prodotti di punta come il Cinturato o il pneumatico N+R a carcassa in Rayon e Nylon. Campagne poi proseguite negli anni Settanta con i filmati pubblicitari di Carosello con il gommista nel ruolo di protagonista: “La parola al gommista” e “Ti cerco, ti filmo, ti premio” furono le serie televisive più note tra il 1972 e il 1974.
Sul fronte editoriale, già nel settembre del 1958 era uscito il primo numero di “Pi vendere”, periodico prodotto dalla Pirelli con lo scopo di supportare i gommisti italiani. All’interno della rivista, oltre a illustrare i nuovi prodotti fornendo utili consigli per la vendita, venivano proposte attività legate alla promozione come la partecipazione Pirelli ai saloni, oppure suggerimenti legati all’assistenza tecnica. In questo senso, è stata emblematica l’operazione che, nel 1959, vide Pirelli aprire una serie di punti vendita nelle aree Autogrill lungo la nascente Autostrada del Sole.
Un discorso a sé merita la varia produzione di gadget e oggetti promozionali come mezzo più immediato per stabilire un contatto diretto tra venditore e acquirente. “Fate ricordare il vostro nome” era il suggerimento per il gommista a dotarsi dei pupazzetti — regalo per i clienti — di Babbut Mammut e Figliut, dei portachiavi a forma di Cinturato, delle carte da gioco personalizzate, di utili componenti per l’automobile: “La nostra pubblicità è la vostra pubblicità perchè è stata fatta per voi, tenendo presenti i vostri interessi. È un servizio messo in atto per aiutarvi a vendere”. Oggi come allora.
Pirelli ha recentemente inaugurato a Noranco, nel distretto di Lugano in Canton Ticino, il primo centro della propria rete di rivenditori Driver in Svizzera. Progettato seguendo i canoni identificativi che sono propri della rete, con un concept architettonico innovativo che tiene conto sia della funzionalità pratica sia della bellezza estetica, il punto vendita Driver di Noranco è strutturato su spazi che compongono un mix di showroom, technology gallery, area lounge, spazi di vendita e assistenza e i servizi di accoglienza e intrattenimento dedicati al cliente rendono davvero esclusiva l’esperienza dal gommista. L’operazione Driver in Svizzera è solo l’ultimo capitolo di una storia ormai lunghissima che lega Pirelli alla rete dei propri rivenditori, nella certezza che il ruolo della “P lunga” come azienda innovativa e all’avanguardia nel campo industriale vada rafforzato anche consolidando un rapporto di fiducia e fidelizzazione nei confronti delle proprie strutture di vendita.
In questo obiettivo nacquero già nel corso degli anni Cinquanta del Novecento alcune campagne pubblicitarie, firmate dai più importanti artisti dell’epoca, in grado di fornire ai rivenditori soluzioni innovative per promuovere prodotti di punta come il Cinturato o il pneumatico N+R a carcassa in Rayon e Nylon. Campagne poi proseguite negli anni Settanta con i filmati pubblicitari di Carosello con il gommista nel ruolo di protagonista: “La parola al gommista” e “Ti cerco, ti filmo, ti premio” furono le serie televisive più note tra il 1972 e il 1974.
Sul fronte editoriale, già nel settembre del 1958 era uscito il primo numero di “Pi vendere”, periodico prodotto dalla Pirelli con lo scopo di supportare i gommisti italiani. All’interno della rivista, oltre a illustrare i nuovi prodotti fornendo utili consigli per la vendita, venivano proposte attività legate alla promozione come la partecipazione Pirelli ai saloni, oppure suggerimenti legati all’assistenza tecnica. In questo senso, è stata emblematica l’operazione che, nel 1959, vide Pirelli aprire una serie di punti vendita nelle aree Autogrill lungo la nascente Autostrada del Sole.
Un discorso a sé merita la varia produzione di gadget e oggetti promozionali come mezzo più immediato per stabilire un contatto diretto tra venditore e acquirente. “Fate ricordare il vostro nome” era il suggerimento per il gommista a dotarsi dei pupazzetti — regalo per i clienti — di Babbut Mammut e Figliut, dei portachiavi a forma di Cinturato, delle carte da gioco personalizzate, di utili componenti per l’automobile: “La nostra pubblicità è la vostra pubblicità perchè è stata fatta per voi, tenendo presenti i vostri interessi. È un servizio messo in atto per aiutarvi a vendere”. Oggi come allora.