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Scrittori, fotografi, pittori e architetti a “Italia ’61”

Come riunire tra loro grandi protagonisti del dibattito culturale come lo scrittore-regista Mario Soldati, il pittore Renato Guttuso, il fotografo Ugo Mulas, l’ingegner Pierluigi Nervi e l’architetto Gio Ponti? Bastano un paio di numeri della rivista “Pirelli” del 1961, l’anno in cui si celebra il centenario dell’Unità d’Italia.

Arrivederci al 2011” è l’articolo pubblicato sul n°4 di agosto 1961: un reportage per immagini da Italia ’61, l’Esposizione Internazionale del Lavoro che da Torino vuole raccontare un secolo di vita del Paese, unito sotto il segno della cooperazione e dell’impegno. Foto per lo più in bianco e nero, che ci mostrano un’expo torinese “senza furia, senza spinte, senza quell’atmosfera particolare in cui confusione, stanchezza, chiasso e una gran voglia di vedere cose, si trasformano in una gioconda eccitazione”. L’autore del servizio è Ugo Mulas, e siamo al primo dei grandi nomi destinati ad incontrarsi sulle pagine della Rivista Pirelli dedicate all’Esposizione torinese. La collaborazione tra il fotografo lombardo e la storica pubblicazione aziendale sta proprio cominciando in questi anni: gli scatti dedicati a Torino ’61 seguono di pochi mesi il servizio che ritrae la Roma delle Olimpiadi 1960. Da allora, quelli di Mulas per la rivista saranno reportage fotografici di grande respiro, dal Brasile delle piantagioni di caucciù al viaggio nel marmo dello scultore Thomas Moore, dalle illustrazioni per gli articoli di Vittorio Sereni al ritratto dell’artista Lucio Fontana.

Tra le foto di Mulas per “Arrivederci nel 2011” ne spicca una a colori vivaci: la foto di un mosaico esposto nel padiglione Pirelli alla manifestazione torinese. Ed ecco la seconda grande firma: quella del pittore Renato Guttuso. E’ lui l’autore del disegno “La Ricerca Scientifica” su cui i maestri mosaicisti dell’Accademia delle Belle Arti di Ravenna hanno realizzato il mosaico per Italia ’61: “una drammatica sintesi del lungo cammino percorso dall’uomo nella conoscenza della natura e delle sue leggi”. Oggi il grande mosaico e il suo cartone preparatorio sono custoditi negli spazi della Fondazione Pirelli a Milano, assieme ad altri schizzi e disegni che Guttuso realizzò nel 1959 per illustrare  -sempre sulla Rivista-  il diario di un viaggio in Egitto in compagnia di Franco Fellini, pseudonimo dello scrittore Giovanni Pirelli.

La copertina di quella Rivista Pirelli n°4 del 1961 è ricavata da un’altra foto di Mulas: una delle inconfondibili colonne del Palazzo del Lavoro di Torino, sede proprio di Italia ’61. E qui intervengono altri due nomi celebri: l’ingegner Pier Luigi Nervi e l’architetto Gio Ponti. E’ Nervi a “firmare” l’edificio simbolo torinese dell’Unità d’Italia, mentre Gio Ponti ha realizzato l’anno precedente, in collaborazione con lui, un altro simbolo della modernità italiana: il milanesissimo Grattacielo Pirelli. Tutti e due, Nervi e Ponti, affideranno più volte negli anni alle pagine della Rivista Pirelli la loro idea di architettura: da “Saper costruire” e “La resistenza per forme” dell’ingegnere-architetto Nervi a “Esperienze d’architetto” e “Perpetuità di un edificio” di Gio Ponti. Quest’ultimo articolo, scritto per celebrare i dieci anni del suo gioiello verticale ormai noto anche come il “Pirellone”.

Ultimo numero dell’annata 1961 della Rivista Pirelli: ecco “Promemoria italiano”. Sottotitolo: “Che cosa ho imparato lavorando alla Mostra delle Regioni di Italia’61”. Un’altra grande firma: Mario Soldati. All’eclettico scrittore-regista-giornalista torinese è stato infatti dato l’incarico di organizzare  -come parte integrante di Italia ’61- la “Mostra delle Regioni”, con lo scopo di  facilitare il percorso verso l’adozione del nuovo ordinamento amministrativo. Questa raccolta di riflessioni d’autore per un’Italia di quasi sessant’anni fa è forse un promemoria ancora valido oggi.

Come riunire tra loro grandi protagonisti del dibattito culturale come lo scrittore-regista Mario Soldati, il pittore Renato Guttuso, il fotografo Ugo Mulas, l’ingegner Pierluigi Nervi e l’architetto Gio Ponti? Bastano un paio di numeri della rivista “Pirelli” del 1961, l’anno in cui si celebra il centenario dell’Unità d’Italia.

Arrivederci al 2011” è l’articolo pubblicato sul n°4 di agosto 1961: un reportage per immagini da Italia ’61, l’Esposizione Internazionale del Lavoro che da Torino vuole raccontare un secolo di vita del Paese, unito sotto il segno della cooperazione e dell’impegno. Foto per lo più in bianco e nero, che ci mostrano un’expo torinese “senza furia, senza spinte, senza quell’atmosfera particolare in cui confusione, stanchezza, chiasso e una gran voglia di vedere cose, si trasformano in una gioconda eccitazione”. L’autore del servizio è Ugo Mulas, e siamo al primo dei grandi nomi destinati ad incontrarsi sulle pagine della Rivista Pirelli dedicate all’Esposizione torinese. La collaborazione tra il fotografo lombardo e la storica pubblicazione aziendale sta proprio cominciando in questi anni: gli scatti dedicati a Torino ’61 seguono di pochi mesi il servizio che ritrae la Roma delle Olimpiadi 1960. Da allora, quelli di Mulas per la rivista saranno reportage fotografici di grande respiro, dal Brasile delle piantagioni di caucciù al viaggio nel marmo dello scultore Thomas Moore, dalle illustrazioni per gli articoli di Vittorio Sereni al ritratto dell’artista Lucio Fontana.

Tra le foto di Mulas per “Arrivederci nel 2011” ne spicca una a colori vivaci: la foto di un mosaico esposto nel padiglione Pirelli alla manifestazione torinese. Ed ecco la seconda grande firma: quella del pittore Renato Guttuso. E’ lui l’autore del disegno “La Ricerca Scientifica” su cui i maestri mosaicisti dell’Accademia delle Belle Arti di Ravenna hanno realizzato il mosaico per Italia ’61: “una drammatica sintesi del lungo cammino percorso dall’uomo nella conoscenza della natura e delle sue leggi”. Oggi il grande mosaico e il suo cartone preparatorio sono custoditi negli spazi della Fondazione Pirelli a Milano, assieme ad altri schizzi e disegni che Guttuso realizzò nel 1959 per illustrare  -sempre sulla Rivista-  il diario di un viaggio in Egitto in compagnia di Franco Fellini, pseudonimo dello scrittore Giovanni Pirelli.

La copertina di quella Rivista Pirelli n°4 del 1961 è ricavata da un’altra foto di Mulas: una delle inconfondibili colonne del Palazzo del Lavoro di Torino, sede proprio di Italia ’61. E qui intervengono altri due nomi celebri: l’ingegner Pier Luigi Nervi e l’architetto Gio Ponti. E’ Nervi a “firmare” l’edificio simbolo torinese dell’Unità d’Italia, mentre Gio Ponti ha realizzato l’anno precedente, in collaborazione con lui, un altro simbolo della modernità italiana: il milanesissimo Grattacielo Pirelli. Tutti e due, Nervi e Ponti, affideranno più volte negli anni alle pagine della Rivista Pirelli la loro idea di architettura: da “Saper costruire” e “La resistenza per forme” dell’ingegnere-architetto Nervi a “Esperienze d’architetto” e “Perpetuità di un edificio” di Gio Ponti. Quest’ultimo articolo, scritto per celebrare i dieci anni del suo gioiello verticale ormai noto anche come il “Pirellone”.

Ultimo numero dell’annata 1961 della Rivista Pirelli: ecco “Promemoria italiano”. Sottotitolo: “Che cosa ho imparato lavorando alla Mostra delle Regioni di Italia’61”. Un’altra grande firma: Mario Soldati. All’eclettico scrittore-regista-giornalista torinese è stato infatti dato l’incarico di organizzare  -come parte integrante di Italia ’61- la “Mostra delle Regioni”, con lo scopo di  facilitare il percorso verso l’adozione del nuovo ordinamento amministrativo. Questa raccolta di riflessioni d’autore per un’Italia di quasi sessant’anni fa è forse un promemoria ancora valido oggi.

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