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Stelle in copertina. Grandi attrici per la rivista “Vado e Torno”

Nel 1962, da un’intuizione di Arrigo Castellani -direttore Stampa e Pubblicità Pirelli- nasce “Vado e Torno”, periodico rivolto al mondo degli autotrasportatori: oltre a temi legati al settore specifico, il giornale propone articoli di varia attualità, costume, spettacolo. E le copertine sono dedicate alle dive del cinema del momento.

E’ una ventiquattrenne Claudia Cardinale ad apparire sul numero di dicembre 1962: reduce da “La ragazza con la valigia”, film che l’ha confermata una volta di più come stella del cinema italiano dopo “I soliti ignoti”, “Il bell’Antonio”, “Rocco e i suoi fratelli”, la Cardinale veste per “Vado e Torno” i panni di Angelica, splendida protagonista del “Gattopardo” di Luchino Visconti. Copertina di aprile 1963: Monica Vitti è ormai l’icona femminile del cinema di Michelangelo Antonioni. Dopo “L’avventura”, “La notte” e “L’eclisse” sta per arrivare nelle sale il capolavoro “Deserto rosso”. Ottobre dello stesso anno 1963: ha solo diciassette anni Stefania Sandrelli, ma il pubblico già ben conosce il fascino dirompente con cui l’attrice di Viareggio ha saputo interpretare il personaggio di Angela in “Divorzio all’italiana”. L’abito, i capelli raccolti, il trucco nero degli occhi per la copertina di “Vado e Torno” ci portano invece ad Agnese, donna “sedotta e abbandonata” dal giovane Peppino Califano che la Sandrelli interpreta nel celebre film di Pietro Germi. E poi arriva Sofia Loren, anzi Sophia come si legge sulla cover di “Vado e Torno” del mese di dicembre 1966. Esce in quei giorni nelle sale cinematografiche “Ieri, oggi, domani” di Vittorio De Sica. Tre episodi, tre Loren diverse, tre diversi Mastroianni.

Hollywood sbarca sulla “Rivista per gli autotrasportatori” nell’aprile del 1964, e si affida al fascino inimitabile di Jane Fonda. Newyorkese di ventisette anni, la figlia del grande Henry forse non è ancora una diva del cinema, ma già conosce il regista Roger Vadim, che sposerà l’anno successivo: quando nel 1968 lui la trasformerà in Barbarella, per Jane Fonda sarà la consacrazione internazionale. La copertina di maggio 1964 è dedicata a Brigitte Bardot, la “première dame” di Francia, ruolo però da dividere presto con la diva di “Vado e Torno” di luglio 1964: Catherine Deneuve. Ha appena vinto il Grand Prix di Cannes per “Les parapluies de Cherbourg” e pochi anni dopo, nel 1967, diventerà per Buñuel l’inconfessabile Séverine di “Bella di giorno”. Tra settembre 1965 e aprile 1966 i lettori italiani possono apprezzare Ursula Andress, già famosa per il suo outfit in “007 Licenza di uccidere”: la scena in cui la splendida attrice svizzera emerge dalle acque giamaicane di Crab Key è già nella storia del cinema. L’ultima diva a terminare la serie delle attrici in copertina di “Vado e Torno”, gennaio 1972- è Pamela Tiffin, da Oklahoma City, nota -non notissima- in Italia per “Straziami ma di baci saziami” di Dino Risi, accanto a Nino Manfredi.

Chiudiamo questa antologia con un’attrice dalla biografia misteriosa: si chiama Liz Allsop e appare sulla copertina di luglio 1966 con un vestito bianco su cui è disegnato il tracciato dell’Autostrada del Sole, da Milano a Napoli. Lei è la bionda al volante della Jaguar protagonista del film “La lepre e la tartaruga”, road movie del regista di “Momenti di gloria” Hugh Hudson, prodotto dalla Pirelli inglese per celebrare il pneumatico Cinturato. Un’altra storia, un altro piccolo capolavoro.

Nel 1962, da un’intuizione di Arrigo Castellani -direttore Stampa e Pubblicità Pirelli- nasce “Vado e Torno”, periodico rivolto al mondo degli autotrasportatori: oltre a temi legati al settore specifico, il giornale propone articoli di varia attualità, costume, spettacolo. E le copertine sono dedicate alle dive del cinema del momento.

E’ una ventiquattrenne Claudia Cardinale ad apparire sul numero di dicembre 1962: reduce da “La ragazza con la valigia”, film che l’ha confermata una volta di più come stella del cinema italiano dopo “I soliti ignoti”, “Il bell’Antonio”, “Rocco e i suoi fratelli”, la Cardinale veste per “Vado e Torno” i panni di Angelica, splendida protagonista del “Gattopardo” di Luchino Visconti. Copertina di aprile 1963: Monica Vitti è ormai l’icona femminile del cinema di Michelangelo Antonioni. Dopo “L’avventura”, “La notte” e “L’eclisse” sta per arrivare nelle sale il capolavoro “Deserto rosso”. Ottobre dello stesso anno 1963: ha solo diciassette anni Stefania Sandrelli, ma il pubblico già ben conosce il fascino dirompente con cui l’attrice di Viareggio ha saputo interpretare il personaggio di Angela in “Divorzio all’italiana”. L’abito, i capelli raccolti, il trucco nero degli occhi per la copertina di “Vado e Torno” ci portano invece ad Agnese, donna “sedotta e abbandonata” dal giovane Peppino Califano che la Sandrelli interpreta nel celebre film di Pietro Germi. E poi arriva Sofia Loren, anzi Sophia come si legge sulla cover di “Vado e Torno” del mese di dicembre 1966. Esce in quei giorni nelle sale cinematografiche “Ieri, oggi, domani” di Vittorio De Sica. Tre episodi, tre Loren diverse, tre diversi Mastroianni.

Hollywood sbarca sulla “Rivista per gli autotrasportatori” nell’aprile del 1964, e si affida al fascino inimitabile di Jane Fonda. Newyorkese di ventisette anni, la figlia del grande Henry forse non è ancora una diva del cinema, ma già conosce il regista Roger Vadim, che sposerà l’anno successivo: quando nel 1968 lui la trasformerà in Barbarella, per Jane Fonda sarà la consacrazione internazionale. La copertina di maggio 1964 è dedicata a Brigitte Bardot, la “première dame” di Francia, ruolo però da dividere presto con la diva di “Vado e Torno” di luglio 1964: Catherine Deneuve. Ha appena vinto il Grand Prix di Cannes per “Les parapluies de Cherbourg” e pochi anni dopo, nel 1967, diventerà per Buñuel l’inconfessabile Séverine di “Bella di giorno”. Tra settembre 1965 e aprile 1966 i lettori italiani possono apprezzare Ursula Andress, già famosa per il suo outfit in “007 Licenza di uccidere”: la scena in cui la splendida attrice svizzera emerge dalle acque giamaicane di Crab Key è già nella storia del cinema. L’ultima diva a terminare la serie delle attrici in copertina di “Vado e Torno”, gennaio 1972- è Pamela Tiffin, da Oklahoma City, nota -non notissima- in Italia per “Straziami ma di baci saziami” di Dino Risi, accanto a Nino Manfredi.

Chiudiamo questa antologia con un’attrice dalla biografia misteriosa: si chiama Liz Allsop e appare sulla copertina di luglio 1966 con un vestito bianco su cui è disegnato il tracciato dell’Autostrada del Sole, da Milano a Napoli. Lei è la bionda al volante della Jaguar protagonista del film “La lepre e la tartaruga”, road movie del regista di “Momenti di gloria” Hugh Hudson, prodotto dalla Pirelli inglese per celebrare il pneumatico Cinturato. Un’altra storia, un altro piccolo capolavoro.

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