Un Oscar “di gomma”. Attrici testimonial Pirelli
Nella notte degli Oscar del Cinema, a Los Angeles, viene assegnato il premio più ambito che solo alcune celebri interpreti – legate anche alla storia di Pirelli – hanno avuto l’opportunità di vincere. Già dai primi anni del Novecento Pirelli ha infatti lavorato con grandi attrici, come Paola Borboni, a cui il premio non fu mai assegnato, un po’ perchè preferiva il teatro al cinema, un po’ perché era già famosa ben prima che inventassero gli Oscar. Si autodefiniva infatti “la prima attrice del secolo”, essendo nata l’1 gennaio del 1900. Aveva ventisette anni quando il pittore Mario Bazzi la ritrasse per il manifesto pubblicitario delle sovrascarpe Pirelli “Hevea”. Già allora anticonformista e vivace, la diva che mostrava al pubblico le magiche “galoshes” di caucciù che avrebbero riparato dalla pioggia le sue preziose scarpe era solo la prima delle tante attrici che negli anni hanno legato il loro nome alle pubblicità Pirelli.
Non aveva ancora compiuto vent’anni ma era già famosa Lucia Bosè, nel dicembre 1950. Tre anni prima aveva vinto il concorso di Miss Italia, ed era già stata diretta da Michelangelo Antonioni: una star lanciata verso il successo. E dunque tutto quanto la circondava diventava automaticamente “di classe” e desiderabile. Come la valigia in “vinilpelle” Pirelli che l’attrice promuoveva -nella fotografia di Federico Patellani– dalla quarta di copertina della rivista “Pirelli” n°6 del 1950.
Nel 1952, a ventisei anni, Norma Jean Baker aveva già un burrascoso passato ma soprattutto una grande difficoltà a “sfondare” nel cinema. Per poter diventare finalmente Marilyn Monroe. Era dunque una “stupefacente bionda” a metà strada tra la sfortunata Norma Jean e la diva Marilyn quella che sorrideva sulla spiaggia, fotografata per la pubblicità 1952 dei costumi da bagno in Lastex Pirelli. Il magico filo elastico italo-americano indossato dall’attrice che più di tutte avrebbe rappresentato, nella storia del cinema, il mito ideale della Bellezza.
Si dovettero aspettare oltre quarant’anni per ritrovare nelle pubblicità Pirelli un’altra splendida star bionda. Era il 1993 e lei era Sharon Stone, la Catherin Tramell che in “Basic Instinct”, l’anno precedente, aveva stregato gli spettatori di mezzo mondo. Nello spot Pirelli “Se vuoi guidare, guida davvero.”, l’attrice americana scendeva dall’aereo e poi sfiorava un pneumatico Pirelli salendo in macchina: il video diventò per tutti “Driving Instinct”.
E l’Oscar va a lei, Sophia Loren, la prima attrice a vincere la famosa statuetta in un film non in lingua inglese. Pur non avendo mai posato come testimonial per le pubblicità Pirelli, è lei a comparire sulle copertine del magazine “Vado e torno” negli anni Sessanta, per poi tornare protagonista – magnifica settantasettenne- nell’edizione 2007 del celebre “The Cal”.
Nella notte degli Oscar del Cinema, a Los Angeles, viene assegnato il premio più ambito che solo alcune celebri interpreti – legate anche alla storia di Pirelli – hanno avuto l’opportunità di vincere. Già dai primi anni del Novecento Pirelli ha infatti lavorato con grandi attrici, come Paola Borboni, a cui il premio non fu mai assegnato, un po’ perchè preferiva il teatro al cinema, un po’ perché era già famosa ben prima che inventassero gli Oscar. Si autodefiniva infatti “la prima attrice del secolo”, essendo nata l’1 gennaio del 1900. Aveva ventisette anni quando il pittore Mario Bazzi la ritrasse per il manifesto pubblicitario delle sovrascarpe Pirelli “Hevea”. Già allora anticonformista e vivace, la diva che mostrava al pubblico le magiche “galoshes” di caucciù che avrebbero riparato dalla pioggia le sue preziose scarpe era solo la prima delle tante attrici che negli anni hanno legato il loro nome alle pubblicità Pirelli.
Non aveva ancora compiuto vent’anni ma era già famosa Lucia Bosè, nel dicembre 1950. Tre anni prima aveva vinto il concorso di Miss Italia, ed era già stata diretta da Michelangelo Antonioni: una star lanciata verso il successo. E dunque tutto quanto la circondava diventava automaticamente “di classe” e desiderabile. Come la valigia in “vinilpelle” Pirelli che l’attrice promuoveva -nella fotografia di Federico Patellani– dalla quarta di copertina della rivista “Pirelli” n°6 del 1950.
Nel 1952, a ventisei anni, Norma Jean Baker aveva già un burrascoso passato ma soprattutto una grande difficoltà a “sfondare” nel cinema. Per poter diventare finalmente Marilyn Monroe. Era dunque una “stupefacente bionda” a metà strada tra la sfortunata Norma Jean e la diva Marilyn quella che sorrideva sulla spiaggia, fotografata per la pubblicità 1952 dei costumi da bagno in Lastex Pirelli. Il magico filo elastico italo-americano indossato dall’attrice che più di tutte avrebbe rappresentato, nella storia del cinema, il mito ideale della Bellezza.
Si dovettero aspettare oltre quarant’anni per ritrovare nelle pubblicità Pirelli un’altra splendida star bionda. Era il 1993 e lei era Sharon Stone, la Catherin Tramell che in “Basic Instinct”, l’anno precedente, aveva stregato gli spettatori di mezzo mondo. Nello spot Pirelli “Se vuoi guidare, guida davvero.”, l’attrice americana scendeva dall’aereo e poi sfiorava un pneumatico Pirelli salendo in macchina: il video diventò per tutti “Driving Instinct”.
E l’Oscar va a lei, Sophia Loren, la prima attrice a vincere la famosa statuetta in un film non in lingua inglese. Pur non avendo mai posato come testimonial per le pubblicità Pirelli, è lei a comparire sulle copertine del magazine “Vado e torno” negli anni Sessanta, per poi tornare protagonista – magnifica settantasettenne- nell’edizione 2007 del celebre “The Cal”.