Osservare, criticare, promuovere
“È nostro dovere consegnare alle giovani generazioni un Paese in cui sia ancora possibile aver fiducia nel futuro”. Questo il messaggio di benvenuto del presidente Marco Tronchetti Provera all’apertura del convegno Idee Italiane. Un osservatorio sullo stato della cultura nel nostro Paese che quest’anno ha avuto come focus l’architettura; in cerca d’identità quella italiana, anche perché, secondo Vittorio Gregotti “la quantità del costruito oggi prevale sulla qualità”, “non ci sono più regole”, “un popolo di barbari impazienti in cerca di modernità costruisce architetture che sono solo oggetti di design ingranditi e messi per terra”.
Una preoccupazione, quella di Gregotti, che in qualche modo ha anticipato il suggerimento offerto da Umberto Eco in chiusura: “l’Osservatorio Idee Italiane accanto al compito di osservare, dovrebbe avere anche quello di criticare e promuovere”. Promuovere in primo luogo la conservazione di quelli che sono i pilastri della nostra cultura: il congiuntivo, il punto e virgola, la costituzione, lo studio della storia, esemplifica Umberto Eco citando Massimo Cacciari.
Essere conservatori oggi può essere rivoluzionario, perché “solo conservando si potrà marciare verso il futuro”.
Lo scrittore e semiologo è entrato nella storia di Pirelli molti anni fa, ha ricordato il direttore della Fondazione Antonio Calabrò, quando pubblicò per la prima volta la ” Fenomenologia di Mike Buongiorno ” proprio sulla Rivista Pirelli, allora curata dal poeta Vittorio Sereni. Rivista Pirelli interamente conservata presso l’archivio storico della Fondazione e presto consultabile anche online.
Al convegno sono intervenuti anche il ministro del Beni Culturali Sandro Bondi e l’onorevole Walter Veltroni.
Link utili
Se l’ architettura insegue lo choc
Oggi solo i conservatori sono rivoluzionari
“È nostro dovere consegnare alle giovani generazioni un Paese in cui sia ancora possibile aver fiducia nel futuro”. Questo il messaggio di benvenuto del presidente Marco Tronchetti Provera all’apertura del convegno Idee Italiane. Un osservatorio sullo stato della cultura nel nostro Paese che quest’anno ha avuto come focus l’architettura; in cerca d’identità quella italiana, anche perché, secondo Vittorio Gregotti “la quantità del costruito oggi prevale sulla qualità”, “non ci sono più regole”, “un popolo di barbari impazienti in cerca di modernità costruisce architetture che sono solo oggetti di design ingranditi e messi per terra”.
Una preoccupazione, quella di Gregotti, che in qualche modo ha anticipato il suggerimento offerto da Umberto Eco in chiusura: “l’Osservatorio Idee Italiane accanto al compito di osservare, dovrebbe avere anche quello di criticare e promuovere”. Promuovere in primo luogo la conservazione di quelli che sono i pilastri della nostra cultura: il congiuntivo, il punto e virgola, la costituzione, lo studio della storia, esemplifica Umberto Eco citando Massimo Cacciari.
Essere conservatori oggi può essere rivoluzionario, perché “solo conservando si potrà marciare verso il futuro”.
Lo scrittore e semiologo è entrato nella storia di Pirelli molti anni fa, ha ricordato il direttore della Fondazione Antonio Calabrò, quando pubblicò per la prima volta la ” Fenomenologia di Mike Buongiorno ” proprio sulla Rivista Pirelli, allora curata dal poeta Vittorio Sereni. Rivista Pirelli interamente conservata presso l’archivio storico della Fondazione e presto consultabile anche online.
Al convegno sono intervenuti anche il ministro del Beni Culturali Sandro Bondi e l’onorevole Walter Veltroni.
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Oggi solo i conservatori sono rivoluzionari