Fondazione Pirelli – L’impresa si racconta – I rivenditori al cinema: le diavive
Nel 1962 Pirelli sperimenta un mezzo pubblicitario nuovo per l’epoca. Si tratta delle diavive, veri e propri film pubblicitari della durata di 26 secondi, considerati molto efficaci proprio per la brevità e la semplicità del messaggio, messi a disposizione dei rivenditori di pneumatici, che potevano inserire il proprio nome alla fine del filmato. Per realizzarle viene chiamato Riccardo Manzi, illustratore e vignettista dall’inconfondibile stile ironico e umoristico, già collaboratore assiduo della Pirelli, per la pubblicità e per la rivista “Pirelli”. Manzi realizza 8 soggetti, animati poi dalla casa produttrice dei fratelli Pagot, che già avevano realizzato due pubblicità cinematografiche per l’azienda.
Nel 1962 Pirelli sperimenta un mezzo pubblicitario nuovo per l’epoca. Si tratta delle diavive, veri e propri film pubblicitari della durata di 26 secondi, considerati molto efficaci proprio per la brevità e la semplicità del messaggio, messi a disposizione dei rivenditori di pneumatici, che potevano inserire il proprio nome alla fine del filmato. Per realizzarle viene chiamato Riccardo Manzi, illustratore e vignettista dall’inconfondibile stile ironico e umoristico, già collaboratore assiduo della Pirelli, per la pubblicità e per la rivista “Pirelli”. Manzi realizza 8 soggetti, animati poi dalla casa produttrice dei fratelli Pagot, che già avevano realizzato due pubblicità cinematografiche per l’azienda.